La regola del lupo La regola del lupo

La regola del lupo

Letteratura italiana

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Due colpi di pistola, all'alba, spezzano il silenzio e la quiete del lago di Como. Un uomo viene trovato morto, riverso sul tender della sua barca a vela al largo di Pescallo, nel comune di Bellagio. A uccidere il ricco imprenditore Filippo Corti, detto «Il Filippino», è stato un proiettile sparato nel giorno del suo quarantesimo compleanno. A bordo con lui c'erano i suoi tre migliori amici e nessun altro: due uomini e una donna. Chi ha sparato e perché? «Il Filippino è un grandissimo figlio di puttana», dicono quelli che lo hanno conosciuto. Uno che la fortuna se l'è costruita da sé, a qualunque costo. I suoi tre amici no, sono cresciuti nell'agio. Ma nulla è come sembra, proprio a partire dalla verità sulla misteriosa figura del Filippino e dalla sua pericolosa corsa verso il successo, finita in tragedia. A indagare sull'omicidio è Steno Molteni, ventisettenne giornalista del settimanale milanese di cronaca nera «La Notte». Dalla stanza 301 dell'albergo Villa Garibaldi, dove vive e in cui la sera lavora come barista, raggiunge al lago la bella Sabine, fotografa di origini eritree. Gli interrogatori ufficiali e i sopralluoghi sulla barca invece sono portati avanti da Salvatore Cinà, maresciallo dei carabinieri di Bellagio prossimo alla pensione. Due indagini parallele, nel contesto meraviglioso del lago italiano più famoso nel mondo. Due verità diverse, destinate a incontrarsi.



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La regola del lupo 2019-08-15 09:41:22 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    15 Agosto, 2019
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Il caso Filippo Corti

Franco Vanni, dopo aver pubblicato nel 2018 Il caso Kellan, torna in libreria con La regola del lupo. In entrambi i libri il protagonista che conduce la narrazione è Stefano Molteni, un giornalista – investigatore che vive in un albergo, e che arrotonda le magre entrate facendo il barmann di notte. Ma che cosa è la “regola del lupo” a cui il titolo fa riferimento? E’ che:
“Non c’è lupo abbastanza forte da sopravvivere ad un branco di cani. Una regola che non sbaglia mai. E’ finito il tempo degli eroi, sempre che ci sia mai stato.”
Il lupo è la vittima che in questo caso si chiama Filippo Corti, detto “Il Filippino”, un individuo senza scrupoli, che dal nulla ha costruito un impero immenso, che viene trovato riverso bocconi nel tender della sua barca a vela, proprio nel giorno del suo quarantesimo compleanno. Ricostruire la sua figura, complessa e cinica, sarà compito del giornalista Stefano Molteni. Dal lago di Como, luogo di infanzia di Filippo, alla “Milano da bere” degli anni Ottanta , si ricompone il quadro di vita di un uomo cinico, senza pietà, con un unico pregio: quello di amare solo ed unicamente gli animali, a totale discapito degli umani.
Un giallo intrigato, dalle atmosfere suggestive e fascinose. Una prosa secca e veloce, a tratti violenta, caratterizza l’elaborato. Tra le righe della narrazione sorge accattivante una spietata analisi sociale che vede contrapporsi lo spietato mondo di Filippo Corti, teso al raggiungimento di una effimera ricchezza, che non prevede emozioni né sentimento, e la famiglia, istituzionale e tradizionale, onesta e rispettosa. Quale dei due si rivela essere migliore? Alla lettura una risposta che giunge inaspettata e sorprendente. Un bel giallo, che cattura ed avvince un lettore amante del genere.

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