La regina dei sentieri La regina dei sentieri

La regina dei sentieri

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Serena Martini e Corinna Stelea, nuove protagoniste del giallo italiano nate dalla fusione del punto di vista maschile e quello femminile della rodata coppia letteraria composta da Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone, anche coppia nella vita. Di nuovo assieme a duettare in una indagine tra i vigneti e le uve rosse della Maremma toscana. Serena, mamma di due figlie, casalinga ultraindaffarata, chimica con il «superpotere» dell’olfatto formidabile e professionalmente coltivato nel suo ultimo lavoro da sommelier. E Corinna, sovrintendente di polizia, alta un metro e novanta e con un carattere ruvido, opposto a quello irruente e solare di Serena, ma con lei da subito in sintonia. A riunire l’irresistibile coppia è un caso che coinvolge il mondo vitivinicolo del borgo toscano di Bolgheri. È stato ritrovato il motocarro del marchese Crisante Olivieri Frangipane, patriarca di una antichissima famiglia di produttori di vino, scomparso anni fa in circostanze misteriose. Una sera di ottobre del 2013 il conte si allontana con il suo Ape coupé e non farà mai ritorno. Il ritrovamento del mezzo durante il drenaggio di un bacino artificiale della tenuta Tegolaia fa scattare immediatamente nuove indagini e riaccende vecchie scintille tra le due proprietà. La tenuta Tegolaia, passata dalla famiglia Colantoni ad una multinazionale olandese, era diventata bersaglio degli scherzi pungenti in perfetto stile toscanaccio del vecchio Crisante. A loro volta, attraverso il manager italiano, Walter Gori, gli olandesi si lanciavano in continue minacce di azioni legali o, peggio ancora, di azioni fisiche contro la persona. Quando all’interno della tenuta riaffiora anche il corpo del conte, alle due argute investigatrici appare chiaro che la risoluzione dell’enigma deve trovarsi all’interno di queste schermaglie. E nella memoria di Andrea Pace, ora nuovo proprietario della tenuta Tegolaia, nonché nel 2013 enologo della famiglia Olivieri Frangipane.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La regina dei sentieri 2024-11-04 15:55:18 Stefano89
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Stefano89 Opinione inserita da Stefano89    04 Novembre, 2024
  -   Guarda tutte le mie opinioni

Curioso e divertente

Cosa potrebbe succedere se nel laghetto di una tenuta vitivinicola della Maremma venisse rinvenuto il motocarro Ape di un noto produttore di vino, tale Crisanti Olivieri Frangipane, proprietario della tenuta adiacente peraltro scomparso ben dieci anni fa? Potrebbe essere un caso che proprio il giorno della misteriosa sparizione entrambe le aziende fossero impegnate nei festeggiamenti per la vittoria di un importante riconoscimento (i Tre Bicchieri della rivista specializzata “Gambero Rosso”)? Chissà poi se è rilevante il fatto che proprietari e amministratori delle due tenute limitrofe fossero notoriamente in pessimi rapporti tra loro? Effettivamente a sentire le premesse, qualche motivo per storcere il naso ci sarebbe pure. Sinora pare che gli ingredienti per un buon giallo siano tutti presenti. Servirebbe a questo punto una buona dose di acume e un fiuto sopraffino, qualità che non mancano rispettivamente alle due protagoniste della vicenda: Corinna Stelea, sovrintendente di origini rumene, un metro e novanta di intuito sbirresco e Serena Martini, chimica casalinga, nonché moglie e madre a tempo pieno ed esperta sommelier. Tanto brusca e ruvida la prima quanto solare e impetuosa la seconda. Seppur con caratteri diametralmente opposti la loro sarà un’accoppiata vincente e insieme riusciranno a mettere a posto i pezzi di questo puzzle.
La trama di per se è abbastanza semplice e non voglio anticipare altro anche perché già dopo poche pagine si può intuire quale sarà lo sviluppo della vicenda. Tuttavia il libro a mio parere è davvero singolare. A renderlo speciale è sicuramente l’ambientazione. Le descrizioni sono talmente accurate che durante la lettura si ha l’impressione di veder sfilare davanti agli occhi gli indimenticabili paesaggi della Maremma. Oltre a questo viaggio così suggestivo nelle campagne toscane è particolarmente piacevole l’esplorazione del mondo dell’enologia: tra bottiglie, annate, temperature e processi produttivi, tappi e degustazioni c’è davvero da imparare, sia per chi qualche conoscenza già la possiede, sia per chi è assolutamente estraneo alla materia. Non mancano poi svariate digressioni (dalla famiglia al rapporto di coppia, dalla società alla vita lavorativa e più in generale alle difficoltà quotidiane) insaporite con un pizzico di ironia e sarcasmo che conferiscono un gusto unico alla scrittura e lasciano il lettore a metà strada tra il comico e il paradossale, indeciso se orientarsi verso la riflessione o lasciarsi andare alla risata. Si legge, si impara, si riflette e ci si diverte. Cosa affatto scontata direi! La sintonia tra narrazione e dialoghi rende il libro perfettamente equilibrato, sintomo di una capacità espositiva fuori dal comune. Originale anche la scelta di alternare capitoli esposti in prima persona femminile da Serena, a capitoli scritti in terza persona da un narratore maschile esterno che viene presentato come il senso del dovere di Corinna. Questa fusione dei punti di vista di genere è un altro elemento di forza che rende la lettura ancora più intrigante.
“La regina dei sentieri” si cela tra le pagine e gioca con i lettori, insegnando che ogni mappa disegnata intorno a noi è un labirinto, fatto di percorsi più o meno impervi e pericolosi, tra i quali si nasconde sicuramente la via che può renderci liberi: una libertà che, alla consapevolezza di se, unisce quella forza necessaria per raggiungere ogni meta. E’ il primo libro che leggo firmato a quattro mani da Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone e sicuramente non sarà l’ultimo. Il consiglio che posso darvi è di fare altrettanto.
Sorseggiate ogni pagina come fareste con un buon vino!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
I romanzi del Bar Lume
Trovi utile questa opinione? 
50
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Mala. Roma criminale
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Giochi di ruolo
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli
Omicidio fuori stagione