La ragazza del collegio
Letteratura italiana
Editore
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Opinioni inserite: 3
Svalvolata e un pò infantile
Ritorna Alice, un po' svalvolata, come sempre. Sempre in bilico tra vita privata, vita professionale e hobby di vestire un po' i panni di una giovane signora in giallo. Alice non riesce mai a lasciarsi alle spalle i suoi morti e la sua curiosità emotiva degli eventi la spinge oltre il limite del proprio lavoro, favorendo intuizioni e scoperte utili alla risoluzione dei casi che le capitano sotto i ferri del mestiere. Quello attorno a cui ruota quest’ultimo libro è particolarmente ben congeniato. Occorre riconoscere alla protagonista un’indubbia grande capacità di calarsi nella vita degli altri; ed è il tuo tratto distintivo più caratteristico. Ed anche se non siamo di fronte ai massimi livelli della letteratura investigativa italiana, Alice è comunque un personaggio garbato, con cui è bello entrare in sintonia, anche se per me rimangono sempre un po' troppo marcati i suoi tratti infantili. Un’ultima piccola curiosità: è il primo libro che leggo (saggi a parte) dove la pandemia fa una piccola comparsa…Solo qualche giorno fa mi stavo giusto chiedendo quando e come avrei cominciato a trovarne traccia nella narrativa contemporanea italiana e straniera.
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GAZZOLA: BUSINESS E POCHE IDEE
"La ragazza del collegio" è l'ultimo capitolo pubblicato della serie dedicata al personaggio di Alice Allevi.
E' l'ottavo romanzo, a cui si aggiungono il prequel "Sindrome da cuore in sospeso" e il racconto natalizio "Un regalo inatteso".
Questo piccolo bilancio iniziale era per farvi capire che l'autrice segue ormai un "modello" di storia consolidata e che piace e convince la maggior parte dei suoi lettori.
Il primo libro dell'Allieva uscì nel gennaio del 2011, io lo lessi poco dopo e sono tutt'ora molto affezionata al personaggio di Alice Allevi, però credo che sia giunto il momento di concludere questa serie.
Come lettrice sono cresciuta e sono più esigente, e per fortuna, perché dopo dieci anni credo sia normale esserlo e sarebbe strano il contrario; se io sono andata avanti credo che l'autrice sia rimasta ferma.
Quello che non capisco è perché continuare a cavalcare l'onda del successo se ormai i personaggi non hanno più nulla da dare, anche Claudio Conforti si sta "rammollendo" e Alice è un po' cresciuta sì per alcuni aspetti, ma credo non sia più un personaggio credibile, o almeno ai miei occhi non lo è più.
L'Allieva, il primo capitolo della serie, era una novità anche se non era perfetto come esordio, poi da un "Un segreto non è per sempre" a "Una lunga estate crudele" credo che l'autrice abbia dato il meglio di sè; tanto che più volte lei stessa ha detto che avrebbe voluto concludere la serie al quinto o sesto libro. Poi è arrivata la fiction tv, il successo, carina la prima stagione e abbastanza fedele al libro, la seconda prende il volo sui libri e la terza bè si poteva evitare.
Non vi parlerò del caso investigativo oggetto del libro perché credo sia semplice e non mi ha entusiasmata, quello che mi ha deluso è proprio Alice Allevi. Non è più la stessa, ha perso il suo smalto, è sempre un po' ironica ma le emozioni sia personali che quelle legate al caso stanno prendendo il sopravvento a discapito della sua professionalità. Forse la Allevi è dentro di sè ancora un'allieva, brava, meno pasticciona del solito, un po' fortunata nel risolvere i casi ma secondo me non sta avendo l'evoluzione che mi aspettavo da lei.
Anche nella relazione con Claudio qualcosa non mi torna, la protagonista è convinta di amarlo però non ho compreso alcune cose del suo comportamento in particolare in due occasioni. Alice è sempre stata innamorata di lui fin dal loro primo incontro, forse all'inizio i sentimenti per CC erano solo ammirazione e stima e poi si è trasformato in qualcosa di più forte.
Al matrimonio di Cordelia (non è uno spoiler avviene ad inizio libro) lei ripensa a come potrebbe essere andata con Arthur, quando diciamo che lui non pensa più a lei da quando la protagonista si è avvicinata a Conforti. ***POSSIBILE SPOILER***La seconda cosa che mi ha lasciato alquanto interdetta è la scelta di andare da sola a parlare con il medico riguardo la possibilità di intraprendere una cura per aver un figlio... credo che prima dovesse parlare seriamente della cosa con Claudio e poi andarci insieme. Certo, quando torna a casa glielo dice subito, però perché non farlo prima?!
Io ho trovato in questi due esempi una Allievi poco matura e che fa sempre di testa sua, quando si improvvisa detective ci sta che lo faccia, ma nella vita e nel lavoro come è possibile che si comporti ancora in questo modo? Non la riesco a capire...
Claudio è un po' meno CC ed è cambiato per amore e per fortuna, anche se mi manca a volte il suo sottile cinismo.
Lo stile dell'autrice mi ha lasciata perplessa, ho trovato una prosa fluida ma non brillante, piuttosto semplice e le descrizioni dell'ambientazione di Roma sono state alquanto superficiali.
Da lettrice e da appassionata della serie sono rimasta male, visto che l'autrice non ha intenzione di concludere la serie con questo libro, credo che il prossimo dovrebbe essere quello finale.
La Gazzola dovrebbe dedicarsi ad altro, mi è capitato di leggere altri suoi libri che non ritengo all'altezza di questa serie, dovrebbe dedicarsi al thriller puro oppure darsi allo storico.
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Il ritorno di Alice Allevi
Torna la dottoressa Alice Allevi, felice creatura di Alessia Gazzola ne La ragazza del collegio. Una storia divertente e simpatica, che viene editata a dieci anni esatti dall’uscita della prima serie.
Alice Allevi è appena tornata da Washington, dove aveva trascorso un periodo di tempo con il suo fidanzato di sempre: il bel dottore Claudio Conforti, un uomo colto e preparato, ruvido solo all’apparenza, spesso ironico al limite del cinico. Sono tornati a Roma, perché all’Istituto di Medicina Legale c’è la corsa all’elezione del nuovo “Supremo”, ovvero di colui che andrà a dirigere lo storico Istituto. Per Claudio è una occasione da non sprecare e Alice cerca, in tutti i modi, di aiutarlo. Ora lei è medico legale a tutti gli effetti e come tale deve occuparsi dell’incidente che ha visto morire una giovane ragazza che soggiornava in un prestigioso collegio, tale Francesca Rebaldi. Lei era giovane, bionda, bella e spensierata. Ma qualcuno ha troncato la sua giovane vita ed è fuggito. A poca distanza di giorni un altro cadavere: tale Adelina Rusu, giovane originaria della Moldavia , che viene uccisa anch’essa in modo tragico. Il modus operandi è lo stesso, due giovani vite stroncate e poi abbandonate lì a morire in mezzo al nulla. Chi ha potuto rendersi colpevole di una simile tragedia? E perché? Così ad Alice non resta che indagare con curiosità, come è solita fare. Ma …. Gli intralci sono tanti e nulla è più come prima. Riuscirà a venirne a capo?
Per gli amanti della serialità della dottoressa Alice Allevi un nuovo capitolo, ironico e molto entusiasmante. Per gli altri l’occasione di conoscere una nuova figura d’investigatrice, una via di mezzo tra la dottoressa e la poliziotta, condotta con semplicità ed arguzia. Lo stile è semplice, ma ben determinato, e ricco di dettagli. La storia ben congegnata, ricca di mistero. Per chi sa cogliere l’ironia, e non ha aspettative letterarie troppo alte.