La notte delle falene
Letteratura italiana
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Prigionieri di un segreto
Bellissimo giallo, raccontato dal punto di vista della vittima, e per questo ricorda un altro splendido libro, “Amabili resti”. E’ un libro fatto di ricordi che restano incollati addosso. Quelli delle persone che hanno amato la ragazza, quelli delle persone che l’hanno uccisa o che comunque sono stati coinvolti da quegli eventi, quelli della ragazza stessa, che interviene più volte nella narrazione. A volte si vogliono tenere lontani certi fantasmi, ma più li si tiene lontani, più a volte loro ti inseguono, fino a farti precipitare in un buco nero che ingoia tutto. In questa storia tanti sono i personaggi che sono rimasti prigionieri di un segreto più grande di loro ed ogni personaggio esprime una sua sofferenza a proprio modo. Molto azzeccate anche le scelte stilistiche di alternare i punti di vista ed ottima la capacità di tenere in equilibrio la lentezza della narrazione, che permette di rivivere i ricordi insieme a loro e nello stesso tempo la velocità dell’approssimarsi del finale, in cui ogni segreto viene svelato.
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Twin Peaks all'italiana
Riccardo Bruni, giornalista e scrittore, è considerato pioniere del self-publishing. Nel 2010 ha pubblicato Nessun dolore e nel 2013 il suo Zona d’ombra è diventato un caso letterario. Ora pubblica: La notte delle falene, un:
“thriller mozzafiato, tra Twin Peaks ed Amabili resti.”.
Un thriller ad alta tensione adrenalinica, dove la falena è:
“qualcosa che ha a che fare con il culto dei morti. (…) Si dice che una falena porti con sé lo spirito di un morto che di notte torna a farci visita. E’ per questo che a volte entrano dentro le case. Secondo antiche credenze popolari è un’anima che non trova pace e cerca qualcuno per una preghiera.”
E falena è, sicuramente, divenuta la povera Alice, trovata morta in un bosco di un paesino sulla costa tirrenica. Il suo omicidio è sconvolgente per brutalità e violenza, e colpisce nel profondo il fratello Sandro, mai più ripresosi e dedito a droghe di ogni tipo, l’ex fidanzato Enrico e tutti gli amici di allora. Il colpevole viene individuato nel Marcio, un povero demente e disturbato, che non sa neppure lui cosa fa, ma gli trovano in mano una catenina appartenuta ad Alice. Il padre di Alice lo considera colpevole e lo condanna per sempre , spaccandogli seduta stante la testa.
Enrico torna dopo tanti anni in quei luoghi e incomincia a respirare una strana aria. Incomincia a ricevere messaggi inviatogli dal vecchio cellulare che apparteneva ad Alice, mai più ritrovato, e qualcuno lo spia di notte. Inizia così una ricerca assoluta di verità, intrigante ed assai avvincente.
Il testo accompagna una narrazione che si svolge su due filoni nettamente in contrasto: da una parte Alice, la sua storia di vita, i rapporti con la famiglia, la scuola, le amicizie; e dall’altra Enrico e la sua investigazione, la sua necessità di sapere, di scoprire verità scomode ed apparenti, celate sotto il filo dell’apparenza e del perbenismo. Un libro dalla prosa vivida, attenta e scorrevole. Una trama ben elaborata e ricca di colpi di scena. Un libro sugli intrighi, sui misteri di un piccolo paesino, regno incontrastato dell’opportunismo e dell’ipocrisia. Da perseguire ad ogni costo, oltre ogni limite.