La gita a Tindari La gita a Tindari

La gita a Tindari

Letteratura italiana

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La gita a Tindari, assai più di un semplice giallo (come sempre con Camilleri), ha la felicità e la facilità della commedia. Come se il processo ideativo e fantastico iniziasse - così credeva Aristotele - dall'occhio, dalla vista. Si apre una quinta e spunta un personaggio con una scansione perfetta dei tempi, e ciascuno ha un carattere che lo fa uscire, vivido e completo, dal fondale: e non solo i personaggi principali, ma anche la vicina che compare una volta sola, i vecchietti della gita, i picciotti di guardia al boss, gli avventori del ristorante. E al di là del fascino della lingua, della consonanza con l'universo metaforico siciliano, della suggestione dell'intreccio, ogni pagina offre un momento di divertimento letterario.




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La gita a Tindari 2014-06-28 08:36:04 Sydbar
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Sydbar Opinione inserita da Sydbar    28 Giugno, 2014
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L'ulivo

Perchè dare questo titolo alla mia recensione? Ulteriore domanda: lo avete mai visto un ulivo secolare?
Bene guardatelo in foto o se vi è più facile guardatelo dal vivo.
Un ulivo secolare ha un tronco che è un vero e proprio monumento della natura, un esercizio cosmico la cui trama è inspiegabile ma al tempo stesso giustificabile, un albero le cui fronde sono di per sè un oggetto misterioso, i cui frutti donano un bene preziosissimo e salutare per l'uomo, le cui radici lo ancorano come possedendolo al terreno.
Ecco l'essenza di quest'opera è proprio questa, una pianta di ulivo secolare.
Un Montalbano astuto, mai banale, sempre umano, istintivo e razionale in modo disarmante, un personaggio nel pieno della sua forma intellettuale.
La trama è intricatissima e si annoda su se stessa come il tronco d'ulivo esplodendo in un finale catartico per alcuni personaggi.
Tutti i personaggi coinvolti hanno una loro perfetta collocazione e degli spazi equilibrati nell'ambito della storia, dai secondari ai protagonisti.
Un Camilleri che sicuramente sfoggia doti di mastro tessitore in un congegno letterario che fino a questo momento, per quanto riguarda le trame elaborate per Montalbano, non ha eguali.
Un'opera scorrevolissima seppur non poco riflessiva, un camillerese ormai divenuto un codice linguistico familiare ed accattivante.
La gita a Tindari rappresenta un gioiello letterario dal punto di vista della trama, così intricata possente ed armoniosa al tempo stesso.
Buona lettura a tutti.
Syd

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Opere di Camilleri o gialli in genere
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La gita a Tindari 2013-03-07 16:55:35 Marghe Cri
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Marghe Cri Opinione inserita da Marghe Cri    07 Marzo, 2013
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Un caso per Montalbano

Un giallo di Camilleri con Montalbano.
Non mi so spiegare il motivo per cui, nonostante la simpatia del personaggio e la bravura dell'autore, questi gialli mi lasciano sempre molto tiepida.
Eppure di Camilleri ho adorato i tre libri delle Metamorfosi e apprezzato anche altri titoli, ma privi di Montalbano.
Non sono indifferente alla bravura con cui Camilleri dipinge i personaggi, ognuno portatore di una scintilla vitale che li fa emergere vivi e sanguigni dalla pagina.
Forse è proprio questo tipo di giallo, dai tempi rilassati, che non corrisponde alla mia idea di poliziesco e di certo non è colpa dell’autore.
Comunque una storia ben intrecciata, personaggi credibili, soluzione impossibile da indovinare in anticipo, insomma, tutto quello che ci deve essere c'è.
Per i fan, naturalmente, imperdibile…

[…]
Montalbano, quando non aveva gana d’aria di mare, sostituiva la passiata lungo il braccio del molo di levante con la visita all’arbolo d’ulivo. Assittato a cavasè sopra uno dei rami bassi, s’addrumava una sigaretta e principiava a ragionare sulle facenne da risolvere.
Aveva scoperto che, in qualche misterioso modo, l’intricarsi, l’avvilupparsi, il contorcersi, il sovrapporsi, il labirinto insomma della ramatura, rispecchiava quasi mimeticamente quello che succedeva dintra alla sua testa, l’intreccio delle ipotesi, l’accavallarsi dei ragionamenti. E se qualche supposizione poteva a prima botta sembrargli troppo avventata, troppo azzardosa, la vista di un ramo che disegnava un percorso ancora più avventuroso del suo pinsèro lo rassicurava, lo faceva andare avanti.
[…]

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a tutti i fan di Montalbano, naturalmente!
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La gita a Tindari 2010-07-29 18:45:23 chicca
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chicca Opinione inserita da chicca    29 Luglio, 2010
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la gita a tindari

C'è una Fantastica galleria di personaggi in questo romanzo che Camilleri ci regala. Uno spaccato di vita popolare affascinante e allo stesso tempo divertente. Su tutti naturalmente regna il commissario Montalbano, questa volta alle prese con la sparizione di due anziani coniugi, con l'esecuzione di un giovane stranamente arricchito e con le confessioni di un boss. Imperdibile per chi ama il genere.

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La gita a Tindari 2010-07-08 07:09:23 gracy
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gracy Opinione inserita da gracy    08 Luglio, 2010
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La gita aTindari

Leggere Montalbano è come tornare a casa e questo episodio è una perla non solo del giallo.

Pag 261
Mimì:"Quando vai in pensione puoi metterti a scrivere romanzi"

Montalbano:"Scriverei certamente dei gialli. E non ne vale la pena"

Mimì:"Perchè dici accussì?"

Montalbano:"I romanzi gialli, da una certa critica e da certi cattedratici, o aspiranti tali, sono considerati un genere minore, tant'è vero che nelle storie serie della letteratura manco compaiono"

Mimì:"E a te che te ne fotte? Vuoi trasìre nella storia della letteratura con Dante e Manzoni?"

Montalbano:"Me ne affrunterei"

Mimì: "Allora scrivile e basta"
.......

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Montalbano
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