La danza dei veleni. Il ritorno di Blanca
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Anauni, le serpi che infestavano i crateri
La danza dei veleni si balla grazie a Patrizia Rinaldi, un’autrice dallo stile originale e molto personale. Prima ballerina è l’ipovedente Blanca, investigatrice che si destreggia al commissariato di Pozzuoli tra l’agente Carità, il commissario Martusciello, soprannominato ciuccio di paese, e il bell’ispettore Liguori, del quale Blanca è innamorata.
In questo romanzo Blanca deve tenere a bada la propria gelosia nei confronti dell’ambiziosa e seducente giornalista Sofia Rago, che s’intromette come rivale nella relazione amorosa di Blanca e come cassa di risonanza mediatica negli affari riservati dl chi indaga sulla misteriosa sequenza di omicidi commessi con i veleni letali dei ragni esotici (“Il cassetto e l’Atrax robustus caddero sul pavimento”).
Come si connettono gli omicidi dei mercanti d’animali con il contrabbando di cuccioli? Che ruolo svolge il potente malavitoso chiamato Sua Signoria? E l’assassinio dei veterinari impegnati nella lotta animalista (“Gli uomini del commissariato di Pozzuoli avevano rinvenuto i corpi di Gaspare Centopiani e Filippo Martinelli, veterinari dall’impegno animalista, in un’area di sosta della tangenziale… Aveva tutta l’aria di un regolamento di conti. I due veterinari avevano intralciato i loschi traffici della criminalità organizzata…”) è davvero un regolamento di conti?
Giudizio finale: velenoso, esotico e partenopeo (“Agnano. Il nome viene da Anauni, le serpi che infestavano i crateri”), originale.
Bruno Elpis