La cattedrale dell'anticristo
Letteratura italiana
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Opinioni inserite: 6
Satanisti e nazisti
Un libro che ho odiato, sinceramente.
A parte il fatto che, ambientato a Torino e scritto da un torinese, mi aspettavo qualche ambientazione in più, non che ruota sempre tutto attorno a Piazza Castello. Poteva trovare qualche luogo meno conosciuto, così da far conoscere di più la nostra città (sì, io sono di Torino).
Poi fa sembrare tutti i torinesi dei satanisti (ogni personaggio coinvolto è in una setta, o gli trovano altarini e libri strani in casa) e tutti i tedeschi nazisti, con scene di violenza su dei neonati che davvero ci potevamo risparmiare.
E non è che non abbia mai letto libri con violenza, ma questa sembra fine a se stessa, e prendersela in quel modo con dei neonati è davvero tremendo.
Nietzche è ossessionato dalla sorella, non parla quasi di altro, ed il finale è troppo affrettato.
Dopo aver sbrodolato le pagine con cose che sembravano non c'entrare niente una con l'altra, far finire tutto in quel modo irrita maggiormente il lettore.
Mi è sembrato poi che l'autore abbia messo un sacco di paroloni difficili uno dopo l'altro solo per darsi un tono, o per confondere il lettore. Alcune parti risultano davvero difficili da capire, e anche se si saltano, non si perde nulla della storia, perchè tanto al fine della narrazione non servono a nulla, anzi, servono solo a confondere appunto, e ad un certo punto ti chiedi: ma i neonati morti non se li ricorda più nessuno?
Ho trovato strano poi il modo di interagire dei personaggi tra loro, perchè ricordiamoci che è ambientato nel 1888. Forse l'autore non se lo ricordava, e comunque, non ha molto a che fare con i libri realmente scritti in quell'epoca o giù di lì.
Non lo consiglio, davvero, mi ha lasciato una brutta sensazione addosso.
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LA CATTEDRALE DELL'ANTICRISTO
Leggendo la trama di questo libro, ho avuto la sensazione che si trattasse di uno dei tanti thriller-storico-religiosi; ed é per questo che ho sempre rimandato la sua lettura. Devo invece ammettere che mi sbagliavo. L’ho trovato decisamente interessante sia dal punto dello scorrimento e organizzazione della trama, ma soprattutto per i contenuti storico-sociali.
Nella mia personale classifica ritengo molto importante che un libro stimoli il lettore ad approfondire alcune tematiche trattare al suo interno; come mi è successo con questo romanzo.
Fabio Delizzos è stato molto abile nel far entrare in una storia di fantasia, un personaggio reale come il famoso filosofo tedesco Friedrich Nietzsche. Questa riuscita “fusione” è riuscita a dare spessore e credibilità al romanzo. Il pensiero filosofico di Nietzsche farà da sfondo, in maniera più o meno travisata, all’inizio dell’antisemitismo e alla convinzione della superiorità della razza ariana. “La cattedrale dell’anticristo”, pur facendo parte della categoria thriller-storico, riesce a toccare temi che ci faranno capire come già alla fine dell’800 si iniziava a porre le basi alla pazzia del nazismo di Hitler, sfociato nella seconda guerra mondiale con le conseguenza che tutti purtroppo conosciamo.
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TITOLO ACCATTIVANTE E...
Bene, questo libro l'ho finito di leggere gia' da un mese. Puntualizzo i tempi perchè le recensioni fatte col senno di poi e non a caldo sono... diverse, sedimentate.
Primo: modalità di scelta = a caso.
C'era mio cognato (uno dei miei fornitori di "libri a random") che lo aveva appena finito ed era entusiasta (ma lui si infiamma sempre...). Non sempre i nostri gusti si incontrano ma, come si usa dire, a caval donato non si guarda in bocca.
Eseguo senza voler sapere nulla.
Unico indizio la cover ed il titolo. Ah il titolo. Può catturarti in un lampo e... fregarti alla grande. Ma bisogna tentare, spesso ti va bene. Tento.
Il genere che mi aspettavo dagli indizi lo becco, ok.
La trama parte interessante. Un po tutto oscuro ma ben per questo intrigante.
Incuriosisce la Torino ottocentesca. Nietzsche proposto in veste "da quasi normale" mi piace e mi incita a proseguire. Comunque non mollo mai, e solo se proprio il libro mi fa veramente schifo. Questo è scritto bene, tra l'altro.
Proseguo abbastanza con passione e finisco.
Mi è piaciuto 6.
Forse ++.
Voglio provare quello scritto dopo e poi vi dico.
An
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Non male, ma poteva impegnarsi di più!
Leggendo la trama viene voglia di comprarlo subito e di "divorarlo", anche perchè se come protagonista viene coinvolto anche un filosofo del calibro di Friedrich Nietzsche ti dici "Cavolo, dev' essere proprio un libro bello e intrigante". Per carità, brutto non è, ma... si esatto c'è sempre un ma! Ci sono alcune parti un po' scontate e poi vorresti (o almeno io avrei voluto) sapere di più di Nietzsche, ma non vieni accontentato appieno. Molto scorrevole, il che non guasta mai.
Da leggere dopo avere appreso le tematiche fondamentali del pensiero del filosofo tedesco!
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- no
Breve ma intenso
"La cattedrale dell'anticristo" è il secondo romanzo di Fabio Delizzos; de "La Setta degli Alchimisti" non ne avevo sentito parlare e su questo secondo romanzo mi ci sono "buttato" ad occhi chiusi, avendone soltanto letto la trama. Questo romanzo non è (parlando su scala da 1 a 10) né da 10 né da 2 e credo proprio che meriti un voto oltre la sufficienza (7). Abbastanza scorrevole e piacevole, ma - a volte - presenta parti troppo scontate che però non tolgono al lettore la voglia di inoltrarsi nella lettura, accrescendo in lui la curiosità. Linguaggio semplice, capitoli brevi e buone descrizioni di personaggi e ambientazioni accompagnate da una discreta trama sono i punti forti del romanzo, i quali però vengono a mancare in alcuni passi, dove le descrizioni sono troppo superficiali e non fanno capire un granché al lettore. Nonostante ciò "La cattedrale dell'anticristo" è un romanzo consigliato, "breve ma intenso" come si suol dire.
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La cattedrale dell'anticristo
Secondo libro di Delizzos, ambientato in una Torino del 1888 durante la settimana natalizia.
L'opera è stilisticamente valida, caratterizzata da capitoli brevi che portano il lettore ad ultimare la storia in poche ore (letto in 24H escluse quelle passate a lavoro).
Si intuisce quindi che il libro è scorrevolissimo anche dal fatto di ritrovare un argomento, la massoneria e le sette, affiancato da un personaggio di cui solo il nome genera una forte curiosità ossia il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche.
Alcune morti violente dilaniano una società torinese avvolta da un mantello di misteri ma con voglia di rinascita dopo l'unità d'Italia.
La trama è caratterizzata da ritmi alti e bassi che si susseguono molto velocemente travolgendo il lettore che si ritrova travolto da grandi complotti da parte della Chiesa di Roma, di gruppi antisemiti e dall'avvento di una Germania che sta per essere caratterizzata dal nazismo, il tutto infarcito da orge nelle quali si ritroverà invischiato lo stesso filosofo tedesco.
L'Anticristo per i cristiani e i musulmani è il nemico del Messia, è l'avversario o antagonista di Cristo (è detto anche "falso Cristo") e dell'avvento del Regno di Dio sulla Terra, alleato di Satana, potentissimo ma destinato a soccombere.
Alla fine la mia raccomandazione è la seguente: leggete le opere di Friedrich Nietzsche e cercate di carpirne la vera essenza, qui è solo velata, alla fine rimane sempre un romanzo e non un trattato filosofico.
Buona lettura.
Syd
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