La cacciatrice di teste
Letteratura italiana
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molto buono!
Ho terminato ieri di leggere questo terzo romanzo di Claudio Paglieri, con il commissario Luciani, sempre più anoressico, sempre più tormentato...
Nonostante io abbia sempre nutrito una forma di sgomento verso gli anoressici- pur comprendendo i problemi a monte...- devo ammettere che questo personaggio mi ha conquistata.
Che volete, se non sono travagliati, i commissari, o poliziotti, o avvocati...non mi dicono niente!
La storia è abbastanza complessa,ma intrigante .
Tutto ruota intorno alla statua bellissima ,e di inestimabile valore, della Themis,attribuita forse a Lisippo... che fa gola a troppe persone, dopo il suo ritrovamento!
La vicenda è ricca di risvolti a sorpresa e tiene desta l'attenzione dal primo all'ultimo momento.
Io ho dovuto subito faticare a raccapezzarmi tra i molti flash back; un saltare continuo dal presente al passato- con capitoli brevi...
L'autore dice di essersi ispirato alla modalità dei telefilms più in voga, tipo Lost...che hanno un flash back continuo.
La storia narrata si svolge fra Genova, Camogli ed una suggestiva isola di Ventotene. Qui si trova il carcere di Santo Stefano, che tanta parte avrà nella vicenda.
Una particolarità a cui vorrei fare cenno sono alcune scene di sesso , piuttosto esplicite.
Qualcuno ha sostenuto che non sia necessario leggere dettagli così...accurati , sull'argomento; io personalmente non ne sono stata infastidita, ma consiglio ai ...palati delicati di prepararsi a qualche pagina un pò ...forte!
Ultimo, ma non come importanza: la storia ha un finale NON a sorpresa ( nei gialli è normale...) ma a sorpresissima! nel senso che le sorprese sono DUE! e lasciano veramente spiazzati.
Pur essendo secondo me lievemente inferiore come qualità al precedente Domenica nera, io lo consiglio caldamente.