La brava moglie
Letteratura italiana
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Il freddo che appassiona
Non so se questo si possa a rigore definire un romanzo. La storia narrata e' accaduta davvero e la scrittrice la riporta in uno strano modo secco e non sentimentale, quasi oggettivo, freddo e molto efficace. Ho letto questo libro in una notte, perdendo il sonno.Non riuscivo a smettere.
La Tani non si dilunga sulle emozioni delle persone coinvolte da questa vecchia vicenda losca e inquietante - ambizione , invidia, odio., competizione-. Non scava nei loro sentimenti, non si interroga sulle ragioni delle loro azioni. Lascia che sia tu a farlo. E soprattutto non ti da' nessuna risposta. Lei riporta i fatti, semplicemente , con una tensione irresistibile. Il tutto nel quadro di una ricostruzione storica affascinante ma che non ha per niente il sapore del romanzo storico,del "come eravamo". Mentre leggi ti senti immerso/a nella New York di un secolo fa, una citta' tanto diversa da quella di oggi che conosciamo perlomeno dal cinema, e tanto piu' vera.
Di Cinzia Tani ho letto anche "Sole e ombra", che e' ambientato durante la guerra civile spagnola ed e' un romanzo storico, senza dubbio.Questa secondo me e' una lettura piu' interessante, appassionante e profonda. Forse proprio perche' non ti da' risposte, ma ti lascia alla fine con una serie di inquietanti interrogativi. Consigliatissima.
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La brava moglie
Cinzia Tani ricostruisce , romanzandola, una storia vera, triste e amara, svoltasi negli Stati Uniti agli inizi del secolo scorso. Le protagoniste sono madre e figlia, due donne aride, venali, arriviste, disposte a rinunciare alla propria dignità e moralità pur di accaparrarsi un pezzettino di fortuna economica ed un posto di riguardo nel frivolo mondo aristocratico newyorkese.
Una vicenda a tinte forti, destinata a sfociare nel noir, di cui la stampa parlò a lungo, facendone un caso che sconvolse i benpensanti dell'epoca, mettendo a nudo nefandezze, soprusi e sfruttamento perpetrati da uomini in vista per posizione sociale, ai danni di giovani ragazze affamate di denaro e pronte a svendersi al miglior offerente.
I personaggi maschili e femminili emergono con forza dalle pagine di questo libro, proponendosi al lettore vivi e perfettamente delineati, mossi da brame fameliche, inghiottiti da un vortice di passioni insane, per finire annientati da quella stessa vita cui hanno agognato.
E' una lettura che colpisce e fa riflettere, provocando un profluvio di sensazioni, come indignazione, disgusto, incredulità, ma anche una sorta di pietas per quelle giovani donne che in mancanza di un solido appoggio familiare e talora spinte proprio dalla famiglia, caddero nelle spire di uomini potenti e senza scrupoli, pronti a farne delle schiave, approfittando delle loro ambizioni o della loro vulnerabilità.
La narrazione scorre agevolmente grazie ad un linguaggio semplice e leggero, tuttavia in alcuni passi lo stile assume una eccessiva connotazione cronachistica, allontanandosi dalle vesti del romanzo, per avvicinarsi ad un lavoro di natura giornalistica.
Nel complesso è valutabile come un buon lavoro, lucido, oggettivo e ben curato, capace di trasportare il lettore per le strade della New York dell'epoca e di fargli respirare l'aria insalubre degli ambienti di cui si parla.
Consigliato a chi abbia voglia di riscoprire un vecchio caso di cronaca che mette in pista problematiche ancora estremamente attuali.