La bestia nera
Letteratura italiana
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Il cuore nero degli uomini
La bestia nera è il settimo libro della giornalista, scrittrice, esperta di comunicazione, docente di storia del costume e signora del giallo italiano Elda Lanza, che ha come protagonista l’avvocato Max Gilardi.
Durante una passeggiata con Dick, il cane di razza dobermann, Max Gilardi aveva sentito delle urla provenire dal pianterreno di un palazzo. Era la voce terrorizzata di una ragazza, la sedicenne Marta Izzo, la quale aveva appena assistito alla morte di un uomo, Pasquale Cuotolo, di anni trentatré, azzannato da un cane nero simile a quello di Gilardi nel cortile sottostante. Lo stesso Dick è, inizialmente, accusato della feroce aggressione. Proprio lui che era fedele ombra dell’avvocato da oltre dieci anni. Ma lui era un vecchio cane, dolce e mansueto; mentre “la bestia nera” che aveva ucciso Cuotolo, capo di una cooperativa di scaricatori di porto di Napoli, individuo losco ed ambiguo, era addestrato ad uccidere rispondendo ad una parola d’ordine.
Due mesi dopo, come ogni mattina, Max era andato a correre nel parco con Dick. Ad un tratto lui si allontana, e torna con il muso sporco di sangue, al che Max Gilardi lo segue notando il cadavere di una bimba bionda, di otto o dieci anni, orribilmente mutilata.
Il perspicace avvocato, ora, è certo che ci sia in giro una mente criminale che lo vuole morto, con qualunque mezzo, che si accompagna ad una “bestia nera” addestrata ad uccidere.
Elda Lanza, in queste pagine, scritte con la consueta sagacia ed ironia, indaga il cuore nero degli uomini, quel “lato oscuro”, tetro, che alberga nell’animo umano. E lo fa con rispetto, mai con una parola di troppo, come le è sicuramente d’uopo.
In questo romanzo, tanto tenebroso quanto avvincente, la descrizione di alcuni scorci partenopei con il mare protagonista sullo sfondo, fa da contrasto alle vicende narrate.
Un ottimo giallo.