La ballata di Mila La ballata di Mila

La ballata di Mila

Letteratura italiana

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Due gang di criminali che si contendono il territorio veneto: quella dei Pugnali Parlanti, affiliata alle triadi cinesi, e una cosca locale che fa capo al sanguinario Rossano Pagnan. In mezzo a tutto questo una donna spietata e pronta a sparigliare le carte. Abbandonata dalla madre, violentata da una banda di criminali che le ha massacrato il padre, Mila Zago è una killer a sangue freddo, un’assassina definitiva. Cresciuta dal nonno sull’altopiano dei Sette Comuni secondo i codici di un’educazione marziale, è tornata dal passato per attuare una vendetta esemplare. Per far questo, nella più classica delle tradizioni, metterà cinesi contro veneti in un doppio gioco che ricorda un classico del cinema come Per un pugno di dollari.



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La ballata di Mila 2014-06-10 11:15:17 Fonta
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Fonta Opinione inserita da Fonta    10 Giugno, 2014
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Mila Zago, i dread rossi che infiammano il lettore

Veneto. Territorio rigoglioso, costituito e costruito da persone laboriose da generazioni attaccate ai valori della fatica e della comunità.
Quale miglior posto per gli affari loschi ed il giro di denaro della malavita?

Due cosche si dividono i vasti spazi di riciclaggio e commercio "sporco" in questa regione.

Da una parte la cosca locale, capeggiata dalla famiglia Pagnan che, con il boss Rossano ha allestito un traffico di droga, prostituzione e riciclaggio di denaro che sta diventando un buisness milionario e sul quale vivono numerosi affiliati.

Dall'alta fazione troviamo la cosca dei terribili Pugnali Prlanti che, sospentui dalle Triadi cinesi stanno estirpando tradizione e qualità al mercato artigianale vento sostituendolo con l'economico e sfruttato sistema cinese.

Dopo anni di studio e taciti accordi è arrivato il momento della resa dei conti. Ad innescare questa micidiale bomba, una donna, una macchina da guarra, una ragazza dalla vita segnata da un passato pesante e da una vita fatta di allenamento, armi a scapito dei sentimenti. Il tutto finalizzato ad un unico obiettivo: la vendetta. Un nome, Mila Zago.

Con questo libro, l'esordio narrativo dello scrittore veneto Matteo Strukul, si possono riscontrare le passioni dell'autore, dai film pulp alla Tarantino (Mila Zago ha movenze e carattere che ricordano una Beatrix Kiddo nostrana), ai fumetti anni80, fino alla passione per la propria terra e per le sue tradizioni (hockey su ghiaccio compreso).

Ho conosciuto questo scrittore con "La Giostra dei Fiori Spazzati" che ritengo un'opera più matura e ben congeniata ma, ho riscontrato diversi fattori interessanti che mi hanno incollato alle pagine di questo libro che si divora letteralemnte. Un neo credo ci sia nel costo del prodotto, 17 euro (7,99 nell'edizione e-book) per un libro di nemmeno 200 pagine forse sono tantini...ma, il libro non mi ha deluso e alla fine posso dire di aver speso bene i miei soldi!!! =)

Consigliato agli amati dei personaggi forti e sicuri di sè, del Cleant Estwood e dei Chuk Norris...ma made in Italy!

Bravo Strukul! Promosso!!!
Buona lettura

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La ballata di Mila 2013-06-03 17:25:29 Rokiweb
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Rokiweb Opinione inserita da Rokiweb    03 Giugno, 2013
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LA REGINA DELLA MORTE

“…La forza della furia. Maniere forti. Occhio per occhio. Dente per dente. Le uniche parole che conosco… io sarò Furia e Tormento…”
“La Ballata di Mila” di Matteo Strukul, edizioni e/o, collezione Sabot/age. E' la prima opera di questo autore, un pulp-noir adrenalinico che per apprezzarlo fino in fondo vi deve piacere il genere. Fin dalla prima pagina, ciò che balza subito agli occhi è lo stile della scrittura: scorrevole, veloce, aggressiva, fortemente visiva e cinematografica, in alcuni punti fumettistica. E' questo stile che rende molto particolare il romanzo.
Ambientato in Veneto, per l’esattezza nel Nordest, narra di due gang criminali che vi spadroneggiano, quella veneta di Rossano Pagnan e quella cinese “I Pugnali Parlanti” di Guo Xiaoping, membro della potente Triade 14K. Ci troviamo immersi in un panorama criminale spietato, fatto di spaccio di tutti i tipi di droga (eroina, cocaina, droghe sintetiche), di traffico di schiavi immigrati, di bustarelle, di corruzione. Di omicidi efferati, sangue, sbudellamenti, stupri e torture. Una guerra tra gang violenta, crudele, una lotta al potere senza limiti… tutto è permesso!
La descrizione dei personaggi delle due gang è quasi superficiale, quanto basta per farti un’idea su di loro. I cinesi, ricchi di “aplomb” e freddezza, contrastano coi veneti, che al confronto, appaiono come dei “fumetti” quasi ridicoli e superficiali.
Mila Zago, l’eroina della storia, emerge su tutti. Sarà lei, con astuzia e doppio gioco, a mescolare le carte in questa guerra, e grazie a un capitolo del libro, “Dal diario di Mila Zago” , scopriremo la motivazione di tutto ciò.
La descrizione particolareggiata di Mila riconduce a Uma Thurman in Kill Bill di Quentin Tarantino, una vendicatrice, una killer a sangue freddo, che sa usare tutte le armi con perfetta padronanza e che eccelle nelle arti marziali. Mila, la Regina della Morte, un metro e settantacinque di muscoli pronti all’azione. Mila Zago aka Red Dread ma questa è un’altra storia…
(… Era sexy e rapida, con quei dread rossi che frustavano l’aria. Non uccideva i criminali, li tritava… Si muoveva come un gatto selvatico e falciava braccia e gambe con la sua katana in una danza mortale che faceva venire i brividi. Che grazia! Che perfezione nei movimenti!...)

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