L'ombra del falco
Letteratura italiana
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Opinioni inserite: 4
azione,solo azione.
Ho letto questo libro dopo avere letto in rete i giudizi più che positivi dei lettori ed esperti in materia di letture giallo,thriller,noir. Come sempre il giudizio è soggettivo e io sicuramente mi aspettavo molto di più. Tanta carne al fuoco ha sottratto spazio all'approfondimento favorendo l'azione (si parte in quarta e si finisce in quarta...). Comunque la storia si svolge in Friuli,specchio di un'Italia corrotta fino all'osso,dove un ex poliziotto in guerra con i suoi demoni del passato si trova coinvolto in una serie di omicidi. L' autore ci fa respirare lo schifo della corruzione nelle forze dell'ordine e nella politica e viaggiando a ritmi sostenuti ci si addentra nel mondo nero del serial killer. Peccato non abbia dedicato più spazio ad alcune figure interessanti del racconto ma lascia intendere che ci sarà un sequel...
Consigliato per chi non ama i "PRELIMINARI" ma vuole subito la "SOSTANZA" !!!
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Tre palle, un euro
Deve esserci un audace tra i tipi della Marsilio. Ogni tanto riesce ad infilarsi tra gli ingranaggi ben oleati delle rotative e a far stampare un autore italiano tra i gialli scandinavi e i loro derivati, rallentando l’onda lunga iniziata con Millenium, e poi Lackberg, Mankell, Marklund, Person.
Questa volta l’eroico è riuscito nell’intento con L’ombra del falco, di Pierluigi Porazzi, nuovo autore italiano che esordisce con un noir ambientato ad Udine, o faremmo meglio a dire nel nord est.
L’autore sceglie un inizio, direi classico per un noir: il cadavere di una ragazza trovato in una discarica, priva di organi interni, si tratta della figlia del primario che opera nella clinica Salimbeni. La clinica è strettamente connessa con l’onorevole Gonano, che per non avere troppe attenzioni da parte della stampa decide di sfruttare le sue aderenze con il Prefetto. Che a sua volta si affretta ad affidare il caso al Commissario Santoruvo. Lui, abituato a fare carriera nel modo giusto, saprà come far dirigere le indagini verso un vicolo cieco.
Ma subito dopo spunta un serial killer, che si mette una maschera a forma di teschio, filma la vittima mentre la uccide, e manda un messaggio ad Alex Nero, ex poliziotto, ritiratosi dopo la morte violenta della moglie e della figlia per causa del Becchino, un serial killer, suicidatosi subito dopo misteriosamente. E a questo punto, la situazione per Santoruvo, e il fido ispettore Scaffidi, si complica.
Porazzi ama il cinema e si capisce subito, mettendo in piedi un noir corale fitto di personaggi e di situazioni, descritte come scene di un film, montate una dietro l’altra, spesso giocando sull’equivoco che la stessa scena, descritta, crea (“impugnava un bisturi …”, chi? l’assassino? ma, no! l’anatomopatologo).
Il problema è che, caro audace della Marsilio, quando si mettono troppi personaggi in un libro, poi hai difficoltà a seguirli tutti e soprattutto l’autore non ha il tempo per approfondirli e, credimi, ce ne sono alcuni molto interessanti. Ho dovuto utilizzare a pieno le proprietà del mio ebook (e devo ammettere che di gioie me ne sta dando diverse) per annotare fatti, sensazioni, nomi. Anche se, lo riconosco, per la girandola di personaggi, situazioni, colpi di scena, alcuni davvero “fantasmagorici”, mi sono sentito come in una giostra.
E in genere quando vado al Luna Park, mi diverto.
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IL TESCHIO
“Prima di colpire, anche i predatori umani distendono la loro ombra sulle vittime. Le individuano, poi le studiano, le seguono. Difficile che colpiscano a caso, scegliendo la prima persona che incontrano.”
L’ombra del falco, opera prima di Pierluigi Porazzi, pubblicata da Marsilio nel 2010 . Un thriller mozzafiato, machiavellico e per alcune situazioni anche cruento. La storia si sviluppa intorno a due indagini: una porterà alla caccia di un crudele Serial Killer, che uccide le sue vittime in modo truce e agghiacciante, l'altra farà luce sulla clinica Salimbeni, implicata in vicende ambigue.
Il lettore viene catapultato dentro il libro fin dalla prima pagina. Il ritrovamento in una discarica del corpo di una ragazza, ammazzata con violenza, darà inizio alla caccia del Serial Killer il quale, come un falco predatore, punta la preda, la studia, la prende e la uccide. I personaggi che danno forma e spessore alla trama sono tanti, anzi direi parecchi. Inizialmente non si riesce a focalizzarli subito nella vicenda ma, come i pezzi di una scacchiera, andando avanti ognuno di loro troverà un suo ruolo rilevante e decisivo nello svolgimento delle indagini.
Il thriller è ben strutturato, il ritmo è incalzante e adrenalinico, dall’inizio alla fine, senza mai un segno di cedimento. L’autore usa una scrittura semplice, pulita e diretta. Una trama macchinosa, ma non per questo pesante, riesce a sconvolgere le situazioni più volte, suscitando nel lettore parecchi dubbi sullo svolgimento delle indagini, fino alla cattura del killer con un colpo di scena finale straordinario!
Consiglio questo libro a tutti coloro che desiderano leggere un thriller che sfiora la perfezione.
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voto:buono.
Ho sentito parlare di questo scrittore,Perluigi Porazzi, e del suo romanzo, al Salone del libro di Torino.
Tutti ne dicevano meraviglie e l'ho comprato piena di aspettative.
E' certamente nel suo complesso una storia ben scritta , con buone trovate; non ho riscontrato in esso, però, quel "mordente" che mi aspettavo, quello che ti fa leggere e leggere senza sosta!
Romanzo strano, per me.
Eppure gli ingredienti "giusti" ci sono tutti.
Un poliziotto tormentato, con degli scheletri nell'armadio; ragazze facili; medici corrotti, uomini politici disposti a tutto...
Poi.. omicidi trucidi!
La città di Udine, in cui si svolge la vicenda, è affascinante, nelle descrizioni di Porazzi.
Ci sono momenti di vera suspence, nella vicenda.
Ma, nonostante tutto ciò,.....
Io ,come sempre , non avevo capito nulla, e la scoperta del colpevole è stata una sorpresa, come in ogni giallo che si rispetti.
Nel complesso non gli assegnerei più di un Buono.