L'ombra del bosco scarno
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Di ghiaccio, accanto.
Lassu’ sulle montagne una splendida valle, una piccola comunita’ di trecento anime, perlopiù uomini e donne nati e cresciuti in quel nido cosi’ scrupolosamente disegnato dalla natura : un cielo terso, l’aria pulita, i dolci pendii, il verde del bosco. Tra pascoli e antichi masi, un culto millenario lega i valligiani proteggendoli dalle incursioni maligne, il culto di San Mathias, beato protettore degli abitanti della piccola comunita’.
In questo idilliaco affresco montanaro, una macchia nera insidia i colori affrescati, in continua espansione, che invece di oscurare le trasparenze porta alla luce vizi e segreti da tempo repressi e ostentatamente secretati.
Un bambino sparisce nel bosco ed il suo silenzio urlera’ piu’ di qualsiasi voce.
Bello questo thriller, un poco giallo ed un poco noir proposto da Massimo Rossi.
Brevi capitoli che dal ritmo inizialmente moderato aumentano incessantemente il pulsare dei battiti fino ad importi la storia, a costringerti nel racconto brancolando in un buio dove mistico e terreno sembrano occultarsi a vicenda, intrecciandosi, tenendoti sulle spine fino all’ultima pagina alla ricerca della connessione, del dettaglio, della chiave di lettura.
Intenso e angosciante, questo libro parla di mostri. Della peggior specie, quelli che si accaniscono sui bambini. E se il luogo pare un Eden tra le cime, i mostri non sono angeli cacciati dal paradiso, non sono nemmeno depravazione della natura. I mostri appartengono alla razza umana.
Cosa accadde in quel bosco ? Cosa accadde nella valle di Stille ?
Non solo mi ha intrigata e costretta ad una lettura incessante, mi ha anche molto emozionata.
E quando un libro mi emoziona e’ inevitabilmente una soddisfazione per me ed un successo per l’autore, cui auguro di ottenere il meritato tornaconto per questo romanzo , a voi invece non posso che augurare una buona lettura.
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L'ombra del bosco scarno
“Senza voltarsi, disse: “Ho ammirato l’altare della sua chiesa, zeppo di candelieri e calici dorati e lucidati, senza nemmeno un granello di polvere. E’ una pessima abitudine nasconderla sotto i tappeti, non trova?.....”
“L’ombra del bosco scarno” opera prima di Massimo Rossi, edito da Scrittura&Scritture. Un thriller con sfumature di noir, singolare ed originale. Un thriller che esce dagli schemi classici e si sottrae al tradizionale cliché di questo genere. Volendo semplificare, potremmo parlare di thriller psicologico, con una tensione narrativa che si mantiene alta fino alla fine.
Il libro è originale tanto per la trama, coerente e veritiera, quanto per il luogo dove si svolgono i fatti, l'immaginaria e bellissima valle di Stille, un posto incantato e isolato dove sembra che il mondo si sia fermato tanti anni fa, un paradiso naturale. La valle è abitata da una comunità millenaria che si rifà ai precetti del suo fondatore e protettore, San Mathias, gente comune che lavora la terra e accudisce il bestiame. Gli abitanti vivono pacificamente insieme, si sposano tra di loro e non amano gente estranea. Le donne accudiscono il “maso” e la famiglia. Tutti aiutano tutti, nel bene e nel male, questa è la regola fondamentale della comunità.
L'arrivo nella valle di stranieri dalle tendenze sessuali particolari e la contemporanea sparizione di un bambino, successivamente ritrovato ma chiuso in un mutismo quasi inaccessibile, gettano scompiglio nella valle, alterando la secolare tranquillità della comunità.
Le indagini saranno ostacolate da vecchi segreti, sepolti e inimmaginabili, da l’omertà e dalla diffidenza degli abitanti. Niente e nessuno dovrà turbare la serenità e la vita della comunità di San Mathias nella valle di Stille, dove tutto e tutti possono essere il contrario di quello che sembrano.
Il romanzo colpisce per l'ambientazione (ottimamente descritti i luoghi e la vita degli abitanti) ma anche i personaggi ti restano dentro. Helena, Greta, Aron e Barnabas sono meravigliosi, e ti entrano dritti nel cuore. Il bambino Aron, e il ragazzino Barnabas, non puoi non innamorarti di loro. Le donne, Helena e Greta, delicate, sensibili, dolci......vere e vive. Helena, ex poliziotta ora psicologa, segue ed aiuta la polizia nelle indagini. E' una donna umana e carismatica. Riuscirà a conquistare gli abitanti anche se è una “esterna”. Greta si è trasferita nella Valle quando si è sposata, ha una famiglia numerosa a cui pensare, e vive insoddisfatta . Barnabas è un ragazzino particolare, speciale, di una sensibilità profonda, darà una mano ad Helena e ad Aron, il bambino scomparso e ritrovato, nella ricostruzione dei fatti.
La scrittura è semplice e visuale, le vicende sono descritte con realismo e cambi di scena quasi cinematografici . Ma la cosa che mi ha colpito di più, e che rende veramente originale questo libro, è trovare insieme due argomenti così scottanti e spinosi e nello stesso tempo attualissimi,la pedofilia e l’omosessualità.
Con grande maestria, l'autore è riuscito a non cadere nella volgarità, grazie ad una sensibilità e delicatezza incredibili.
Un libro intenso, che fa riflettere e mette in discussione i rapporti umani. Un libro che ti lascia un segno, che ti entra nel profondo e ti invita ad andare oltre le apparenze. Un libro che non finisce dopo l'ultima pagina e di cui consiglio vivamente la lettura!