L'ipotesi di Copenhagen
Letteratura italiana
Editore
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Opinioni inserite: 6
Il mistero della vita all'incrocio di esoterismo e
Un libro avvincente dall'inizio alla fine, tanto da rimpiangere che il romanzo sia di sole 700 pagine. Oscar Caplan ci guida attraverso tremila anni di storia, dall'Egitto esoterico di Akhenaten ai giorni nostri, con tappe nella Biblioteca di Alessandria, nella Firenze dei Medici, nel Duomo di Siena, nei monasteri del Monte Athos e infine nel deserto del Nord dell'Arabia Saudita(l'antica Terra di Midian), con una sosta importante nel mondo di Bohr e Einstein, un mondo dove uno arriva a destinazione prima ancora d'essere partito. Con uno stile letterario forte e distinto, Caplan ci fa scoprire il mistero della vita nascosto dentro di noi, a un crocevia tra esoterismo, relatività e misticismo orientale. Grazie all'archeologia biblica, alla storia e all'analisi filologica dell'antico ebraico e dell'egiziano ieratico, l'autore spazza via la Bibbia, dimostrando con fatti inoppugnabili e con una logica stringente che nel libro più venduto del mondo, da sempre, non c'è una sola parola di vero. Eppure L'ipotesi di Copenhagen, invece di inpoverirci culturalmente, ci propone una religiosità nuova e intrigante, che mi ha riportato alla mente la musica e certe immagini di 2001 Odissea nello Spazio.
Un cinque con lode a Caplan, ma uno zero senza appello a Fazi Editore. Mesi fa, nella metropolitana di Roma, ho letto lo slogan:
"Se ti piace Dan Brown, amerai Oscar Caplan", una pubblicità che mi ha disgustata, tanto che mi ero ripromessa di non leggere mai il libro.
Domanda a Fazi Editore: cosa c'entra Dan Brown, uno scribacchino che scrive solo clichè da supermercato, con Oscar Caplan, un autore che affascina il lettore per la profondità dell'analisi introspettiva e per quella sua sottile ironia, sempre presente?
Un vero peccato che un libro della statura di L'ipotesi di Copenhagen sia stato dato in pasto al pubblico con una pubblicità di così bassa lega. Un consiglio a Oscar Caplanm se mi posso permettere: che cambi editore.
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L'ipotesi di Caplan.
Sono stata attratta dalle varie recensioni estramamente positive e per nulla preoccupata dalla mole del romanzo ho iniziato piena di aspettative la lettura di questo tomo.
Mi sento una voce fuori dal coro, ma al contrario degli altri lettori ho trovato questo libro pesante, lento, eccessivamente fantascientifico e scientifico. Non sono riuscita a farmi rapire dalla storia, anche se il genere è uno dei miei preferiti, i personaggi non mi sono entrati nella mente e nel cuore. Li ho trovati poco definiti e confusionali nelle descrizioni. Credo che la trama e l'idea fosse ottima, ma forse non sviluppata al meglio delle sue possibilità.
Interessante la rilettura dell'Esodo, la storia di Akhenaten è affascinante per quanto romanzata, ma forse si è esagerato un po sulla parte "quantica" del libro.
Lettura comunque consigliata, forse avevo troppe aspettative per un libro tutto sommato mediocre.
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non spaventi il volume del libro...
Non spaventi il volume del libro! Io che son solito viaggiare sempre con qualcosa da leggere, suscitavo meraviglia in chi mi incontrava: "ché, ti sei portato dietro la Bibbia?". In realtà, è una lettura che affascina sin dalle prime battute e trascina in un vortice di azione e intrighi degno dei migliori thriller. Non nego che i personaggi siano un po' tagliati con l'accetta e i dialoghi quasi scolastici, ma quel che conta qui è la trama, sorretta da una sceneggiatura così ben studiata da sembrare un film. Gli elementi legati ai misteri dell'antichità, che Caplan inserisce a profusione e non prima di esserseli studiati nei minimi dettagli, faranno poi la felicità dei lettori appassionati del genere, e io sono uno di quelli. L'interpretazione data alla storia dall'Esodo a oggi è singolare ma molto meno distante dalla realtà di quanto l'autore ci voglia far credere. E ce lo suggerisce lui stesso alla fine, introducendo il concetto nella dissertazione finale sulla fisica quantistica spiegata ai bambini.
Consigliato a tutti, e che i fedeli di qualsivoglia religione non si sentano offesi...
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Una buona lettura
Davvero una buona lettura anche se lo stile dell'opera chiede anche alcune pause e riflessioni.
Il contenuto è davvero variegato ma assolutamente sorretto da un'ottima trama, poi mi sono sentito davvero fortunato perchè alcune particolarità di alcuni monumenti sia in Italia che in Egitto, menzionati nel libro, li avevo sia notati che fotografati non più di un anno fa in alcuni viaggi da me fatti. Bellissimo il risvolto esoterico.
Diciamo che nel complesso il libro risulta piacevole alla lettura soprattutto per gli amanti dell'esoterismo, dell'arte egizia e delle tre grandi religioni monoteiste.
Non capisco perchè in alcune recensioni si faccia riferimento ad altri scrittori, per me questa è un'opera ben scritta da Caplan.
Consigliata la lettura a chi ha voglia di varcare la soglia di un confine con l'infinito. Capirete leggendolo il perchè di questo mio ultimo consiglio.
Buona lettura.
Syd
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L'ipotesi di copenhagen
Questo libro di Oscar Caplan è semplicemente splendido. Un romanzo che apre all'esoterismo tradizionale e ai misteri egizi come nessun'altro nel genere fino ad ora ha fatto. Dan Brown ha semplicemente preso un libro di Laurence Gardner e ci ha infilato qualche coriandolo di immaginazione e di Opus Dei: non sono d'accordo con chi paragona i due autori, sminuendo Caplan. Ha qui infatti affrontato magistralmente una ricerca immensa e corretta nel mondo dell'archeologia, dell'esoterismo,della fisica quantistica, della storia delle religioni, e delle società segrete, tessendo una trama avvincente e complessa, ricca di momenti al cardiopalma.. E i personaggi.. Alla fine del libro mi sono sentito orfano. Chiunque sia anche solo vagamente interessato di esoterismo troverà in questo libro molto per cui entusiasmarsi: si dà uno sguardo nel Sancta Sanctorum dei misteri egizi, si incontrano Ficino, Pico e la polvere di proiezione, Mathers, Akhenathen e la sua iniziazione, il grande mistero celato dietro alla Manna biblica, pratiche meditative (anche se il monastero in Nepal si chiama Kopan non Kopal), una nobildonna chiaroveggente che abita sotto un ponte sulla Senna, la Fonte Eterna.. Per di più tutti gli elementi sono introdotti con coerenza con la Tradizione,è palese la lunga e accurata ricerca dell'autore. Anche la Massoneria è trattata con cognizione e senza le classiche trovate sensazionalistiche che fanno ridere chiunque la conosca da vicino. Secondo me questo libro è il primo potenziale best-seller che abbia le carte in regola per entrare persino nelle librerie esoteriche. Cosa rara, anzi, unica.
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L'ipotesi di Copenhagen
L'ipotesi di Copenhagen di Oscar Caplan (Fazi Editore) è un thriller teologico innovativo, dall'azione incalzante, che raccomando caldamente per il suo contenuto esoterico e spirituale.
Il tema è la ricerca di Dio e delle risposte alle domande di sempre, mentre la trama è impostata su due filoni: uno di archeologia biblica (alla scoperta della verità sull'Esodo biblico, la reale identità di Mosè e le vere origini del Dio dell'Antico Testamento) e l'altro esoterico, alla scoperta di un mistero che passa attraverso la Firenze neoplatonica di Lorenzo il Magnifico e che riporta il lettore al tempo di Akenhaten, il faraone che impose all'Egitto un dio unico.
Anche se il libro dimostra con una serie di dati sorprendenti e difficilmente confutabili che la Bibbia è solo mito, tuttavia esso termina con un affascinante messaggio di fede, all'incrocio tra l'esoterismo egiziano, la fisica quantistica e il pensiero zen.
L'ipotesi di Copenhagen propone una religiosità diversa e lo fa in modo intrigante, tanto che si differenzia da qualunque thriller tradizionale (fortunatamente niente a che vedere con Dan Brown). E' un libro che ci fa scoprire i misteri e la magia dell'Universo, guidando il lettore a trovare una risposta là dove nessuno penserebbe di cercarla.
E' un romanzo cui continuo a pensare anche dopo averlo finito da diversi giorni, il che mi accade raramente.