L'inganno della morte L'inganno della morte

L'inganno della morte

Letteratura italiana

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Daniel è un ragazzo di sedici anni. Nel suo paese, ogni estate, si tiene un evento speciale, la Festa delle Fiamme. Nove ragazzi vengono estratti a sorte; ciascuno indossa un costume diverso e sfida gli altri a superare ostacoli di ogni genere. Uno solo è il vincitore, acclamato e osannato da tutti. Daniel è uno dei prescelti. Dopo ardue prove, il giovane vince: è lui l'eroe della Festa delle Fiamme. La vita, però, sa riservare sorprese e imprevisti. E così, proprio la notte della vittoria, Daniel muore. Forse ucciso, forse no. Catapultato in un mondo nuovo e guidato da tre guardiani, Daniel cercherà di ricostruire il mistero della sua morte. Nel frattempo, una bambina dal nome armonioso, Cybele, lo accompagnerà alla scoperta di uno dei viaggi più entusiasmanti che si possano fare. Da vivi o da morti. Il viaggio alla scoperta dell'amicizia.



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L'inganno della morte 2013-09-18 07:43:49 Yoshi
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Yoshi Opinione inserita da Yoshi    18 Settembre, 2013
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L'inganno della Morte

Questa è la storia di Daniel, un ragazzino un po sulle sue, che con altri 8 ha vinto la possibilità di partecipare alla Festa delle Fiamme.
Questi devono superare delle prove, facendo fede alla tradizione e chi vince sarà l'eroe del palio.
Daniel, ovviamente, sarà il vincitore della gara ma per sua sfortuna, quando si incontra il destino, difficilmente ci si può scansare.
Quindi Daniel muore.
Ma non sarà un caso, troppe coincidenze gravano sulla sua morte e sarà proprio lui, catapultato nel mondo dei morti a scorprire chi e come è dovuto morire in così giovane età.

Il ritmo del libro è incalzante e veloce, pieno di azione e cambi di scena.
PIENO ZEPPO di particolari, nomi, personaggi, magie, cose.
Infatti talvolta mi sono trovata in confusione.
Tante belle idee in un libro solo e alcune di queste sviluppate relativamente poco.
I fuochi fatui, le torte, le zucche di Halloween, la magia.
Ritmato da azioni e momenti di calma, ci ha buttato dentro un sacco di particolari che spesso non ha avuto modo di spigarci o che ha lasciato li, nella speranza che forse nessuno se ne accorgesse.
Mi viene in mente quello che non ha idea di cosa scrivere: storia d'amore? storia di magia? storiella gotica? storia horror? o un giallo? Ma si, scriviamole tutte!
Non è per nulla scritto male perchè fortunatamente ha una scrittura semplice e fluida (infatto l'ho letto in due giorni), l'idea era ottima ma secondo me troppe cose hanno creato caos.



SPOILER
Il finale me lo immaginavo completamente diverso, pensavo che una volta scoperto chi fosse stato il suo assassino, visto che era anche innocente e vittima di una leggenda, che ci fosse la possibilità di farlo risvegliare, come da un incubo.
Tutto torna al punto di partenza e la maledizione spezzata.
Lo speravo e sinceramente man mano che mi avvicinavo alla fine iniziavo ad assaporare il gusto amaro e senza speranza del lieto fine.
Si, mi rendo conto che sarebbe stato scontato, ma avrebbe dato forse un senso circolare alla sfortuna subìta da Daniel.
Questo secondo me.

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L'inganno della morte 2013-07-19 22:07:15 _sectumsempra
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_sectumsempra Opinione inserita da _sectumsempra    20 Luglio, 2013
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Un buon primo tentativo

Probabilmente guadagnarmi l'autografo di Guglielmo Scilla è stata un'avventura più pericolosa di quella che ha vissuto il protagonista nel libro, ma direi che è meglio tralasciare il fatto che alla Feltrinelli di Catania ho dovuto passare due ore in fila schiacciata tra ragazzine eccitate che urlavano ogni volta che Guglielmo sbatteva le palpebre e passare alla recensione del libro.
Come primo tentativo mi sembra che il colpo sia andato a segno, ma ovviamente ciò che ha influito maggiormente è stata la celebrità dell'autore.
Le premesse del libro sono buone e la storia si prospetta intrigante sin da subito.
La prima parte del libro è incentrata sulla Festa delle Fiamme (descritta davvero molto bene), ma già dalle prime pagine qualcosa nella vita di Daniel appare "fuori dalla norma": sacerdoti vestiti di nero che compaiono nel giardino e una bambina dagli occhi rossi e la pelle bianca che sostiene che qualcuno voglia ucciderlo.
Dopo la morte di Daniel l'azione si sposta a Dyuturna, la città dei morti, dove le cose cominciano a complicarsi non solo per il protagonista, ma anche per il lettore, il quale viene catapultato in questo mondo fin troppo "pieno" di creature e nomi e nozioni nuove. Arriva la parte più confusionaria del libro, nel quale vengono presentati una lunga serie di nuovi personaggi, con i rispettivi nomi e "ruoli", e una sfilza di oggetti sconosciuti. Personalmente sentivo il cervello entrare in confusione, Scilla ha reso le cose un po' troppo complicate.
Successivamente i pezzi del puzzle cominciano a incastrarsi nel modo corretto e il libro torna ad essere scorrevole nella parte in cui i ragazzi devono prepararsi per le cosiddette Prove Ponderali, il cui esito sarà fondamentale per le anime, nonostante non viene chiarito in che senso siano così importanti.
Ed ecco che il libro entra nel "vivo". Una serie di eventi portano Daniel a sconcertanti rivelazioni e ad una corsa contro il tempo per salvare i suoi amici. Daniel scoprirà i segreti della sua morte prematura e si comporterà da eroe, da buon protagonista quale è.
Il libro si conclude con milioni di domande rimaste ancora nell'aria. Non so se Guglielmo abbia in mente un seguito, ma gli conviene cominciare a progettarlo per rispondere a quei quesiti rimasti irrisolti.
Il suo stile di scrittura è buono, ma ho l'impressione che abbia cercato di utilizzare intenzionalmente un linguaggio più ricercato per poter far sembrare questo libro non come il suo "primo tentativo". Il risultato è più che sufficiente, peccato per alcune descrizioni che lasciano un po' a desiderare.
In conclusione le premesse sono buone nonostante il romanzo si perda un po' in se stesso. Se le vostre aspettative sono alte potrebbe deludervi, ma se cercate un buon fantasy non troppo impegnativo potete cominciare la lettura.

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L'inganno della morte 2013-07-05 11:41:12 andrea70
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andrea70 Opinione inserita da andrea70    05 Luglio, 2013
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Promesse non mantenute

Non mi è piaciuto ma non lo boccio su tutta la linea perché mi rendo onestamente conto di essere poco adatto ad un libro del genere. Perché lo hai letto vi chiederete, solo per parlarne male ? No. Il Fantasy di solito mi annoia , ma quando mi prende mi lascia belle emozioni, il fantasy quello ben riuscito non ha un target, affascina tutti . In realtà l'ho iniziato per caso e la parte iniziale non è male, mi ha incuriosito parecchio spingendomi ad andare avanti. Bella la descrizione dell'approssimarsi di questa "Festa delle Fiamme", la leggenda del Buio, le aspettative , la corsa tra giochi senza frontiere e il tedoforo olimpico. E' da quando muore Daniel e finisce nel mondo di Dyuturna che sinceramente la tensione , il pathos sono andati affievolendosi drasticamente, perdendosi poi in una storia con poca trama, un sacco di azione, combattimenti a colpi di armi new age, personaggi descritti con lo scalpello e una ambientazione che potrebbe essere molto suggestiva ed intrigante ma è descritta con superficialità .
Il racconto di Scilla, dove dovrebbe prendere slancio e conquistare definitivamente il lettore, sfiorisce come la vita dei suoi personaggi, si appiattisce in un susseguirsi di scontri, scaramucce , sospetti ribaditi anche troppo.
Il giovane Daniel si interroga sulle circostanze e le ragioni della sua prematura dipartita, convinto che ci sia qualcosa di poco chiaro dalla presenza di figure inquietanti, in primis la morte (con tanto di falce ci mancherebbe), poi una ragazzina con gli occhi rossi (eh beh classico no? Avrà esagerato con la piscina...) che gli svela che è stato assassinato , uno spaventapasseri poco raccomandabile e il solito seguito di gente che non gli crede.
C'è poca introspezione, l'autore cerca più di tenere alto il ritmo che di farci amare i personaggi o farci ambientare con questo nuovo mondo. E' un peccato perché Scilla scrive anche benino , ci mette qualche veloce riflessione tutt'altro che banale e se devo dirla tutta non mi ha annoiato, semplicemente non mi ha lasciato niente. Anzi qualcosa mi è rimasto, la sensazione di tanti pezzi presi un po' qua e un po' la e messi assieme : dal Palio di Siena alle saghe paesane, da Tim Burton a Gaiman (ma "Nessun Dove" è di un'altra galassia...).
Chi ama follemente questo genere lo apprezzerà sicuramente più di me.

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L'inganno della morte 2013-06-04 08:27:49 LuigiDeRosa
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LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    04 Giugno, 2013
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Persino la morte ha un inizio e una fine

Daniel ha tre grossi problemi, una madre che è rimasta molto delusa dal suo rendimento scolastico, una nonna che l'adora è lo vuole ,per le vacanze estive , nella sua grande tenuta nel piccolo paese dove vive da sempre e dove ogni anni si festeggia un'antica ricorrenza "La Festa delle Fiamme". Questa festa consiste in una gilda dove nove concorrenti che indosseranno un costume che rappresenterà altrettanti animali:l'ariete,il piccione,il polpo,l' asino,il ragno,il leone,la volpe,il castoro e il bruco, si sfideranno in una specie di palio al vincitore finale la riconoscenza di tutto il paese come fu per il leggendario primo rappresentanti che con l'aiuto degli animali liberò il paese dall'oscurità .Ed ecco il terzo problema di Daniel, per partecipare alla festa bisogna partecipare ad una riffa e a lui è toccato l'odiosissimo costume del verme, perdòn , del bruco, che non ha mai vinto il palio e forse porta anche sfiga! Fortunatamente le cose per il nostro eroe sembrano mettersi bene, perchè, bruco o non bruco, lui vince! A questo punto: la tragedia, Daniel muore, finisce in un oltre mondo chiamato Dyuturna, in questa città dei morti conoscerà Cybele una ragazzina che gli mostrerà come recuperare la pace interiore perduta con la terribile e improvvisa dipartita. Ho trovato il testo ben scritto e di facile lettura, non molto originale, c'è un infarinatura di teorie New Age, un pizzico di Bambarèn e un pò di Coelho con una manciata di Tim Burton e Stephen King, nel complesso un romanzo che diverte e vista la giovane età la fantasia e la verve dell'autore destinato a sorprenderci con storie sempre più intriganti man mano che al talento si aggiungerà l'esperienza

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L'inganno della morte 2013-05-28 18:54:53 Nadiezda
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Nadiezda Opinione inserita da Nadiezda    28 Mag, 2013
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Dìa de los Muertos

Ho “conosciuto” questo autore quasi per caso, un giorno stavo girovagando su YouTube e mi sono imbattuta in un suo video.
Su questo sito Guglielmo ha come nickname: Willwoosh.
Dopo aver ricevuto un sacco di visualizzazioni per i suoi video divertenti, ha iniziato a lavorare in un programma radiofonico, fare l’attore ed ora anche lo scrittore.
La stesura di questo romanzo è iniziata in giovane età, perché l’idea era nata quasi dieci anni fa, ma grazie alla famiglia ed altri amici conosciuti su YouTube la sua idea è diventata realtà.

Ho preso questo libro più che altro per curiosità perché non lo ritengo molto sul mio genere, si può quasi dire che si tratti di un fantasy/horror.
Devo dire che mi aspettavo molto di più, ma non è neanche da buttare per essere il suo primo libro non se l’è cavata male.
Guglielmo ha molta fantasia e nella scrittura se la cava bene.
Sicuramente la storia trattata è molto particolare ed in alcuni tratti non mi ha molto convinto, ma devo dire che in compenso lo stile mi piace molto.
La trama è molto articolata e lunga, ma tutto ciò non mi ha preoccupato e le pagine mi sono volate abbastanza velocemente.

Passiamo alla trama del libro.

Daniel è il protagonista, lui è un adolescente che vive in un paesino dove ogni estate si svolge La Festa delle Fiamme.
In questa particolare occasione vengono scelti nove adolescenti, i quali dovranno indossare dei costumi che rappresentano degli animali ed affrontare e vincere delle prove.
Daniel riuscirà a conquistare la vittoria, ma purtroppo morirà subito dopo e si risveglierà a Dyuturna, la città dei morti.
Qui conoscerà anche una strana bambina di nome Cybele.
Daniel dovrà riuscire a capire le cause della sua morte ed arrivare alla pace interiore.

Che altro dire?
Mi sento di consigliare questo libro, però voglio anche mettervi in guardia che è un po’ particolare e non a tutti potrà piacere. Io stessa non ero molto convinta di alcune parti anche se nel complesso l’ho gradito!

Buona lettura!

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L'inganno della morte 2013-05-20 10:12:49 Ginseng666
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Ginseng666 Opinione inserita da Ginseng666    20 Mag, 2013
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Inquietanti presenze,in una favola a sfondo gotico

Devo dire che mi attendevo di più da questa lettura; ma il suo stampo favolistico, mi ha trasmesso comunque delle emozioni.
L'autore è molto giovane e quindi non si può pretendere la stesura di un capolavoro...
L'inganno della morte è una storia un po' bislacca, bizzarra, insolita..
Daniel è un ragazzino che vive in una famiglia allargata, ed è costretto dalla nonna a partecipare alla "Festa delle fiamme" , un palio che si svolge annuamente nel suo paese...
Daniel nonostante la sua controversa avversione, lo vince e diventerà l'eroe indiscusso del paese...e dei suoi orgogliosi parenti...
Purtroppo si dimentica di offrire il sacrificio agli Dei per la benevolenza ricevuta e ciò gli costerà molto caro.
Daniel muore, dopo uno spericolato tuffo nelle acque del mare...prima del palio delle inquietanti presenze erano entrate in contatto con lui...
Fatalità o casuali allucinazioni?
Il mistero ci circonda mentre l'autore ci presenta un insolito oltretomba che assomiglia assai a un mondo spaziale o marino....mondi alternativi, molto particolari, rivestiti di un certo fascino occulto, infatti si parla di vesti meduse, di custodi, di maestri...di guide...di laghi oscuri che possono inghiottire le anime perdute...di prove da superare....e di tutte le leggende che si possono recuperare da una discreta cultura illusionistica, dantesca e superstiziosa.
Certo Daniel vorrebbe tornare in vita, anche perchè è convinto che la morte l'abbia falciato prima che venisse la sua ora, ma attraverserà innumerevoli prove...
Chissà, se la sua morte è stata un omicidio come sostiene lui oppure era davvero giunta la sua ora...
Durante questo faticoso percorso verrano evidenziati tutti i misteri e certo il lettore, incuriosito da questo insolito cammino troverà tutte le risposte...
Ma la vita e la morte restano comunque...un mistero occulto, al quale nessuno per ora ha saputo dare una spiegazione razionale...
"Due sono le cose certe: l'inizio e la fine. Esistono storie che hanno un inizio e una fine.
Altre iniziano solo finendo"
Consigliato, anche se con qualche lieve riserva...
Saluti.
Ginseng666

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Consigliato a chi ha letto...
Ai ragazzini...ai giovani...
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L'inganno della morte 2013-05-20 09:35:02 gracy
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gracy Opinione inserita da gracy    20 Mag, 2013
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Generazione di fenomeni...

I giovani sanno tutto su Guglielmo Scilla, meglio conosciuto come Willwoosh sul canale Youtube che vanta parecchie milioni di visualizzazioni, praticamente una star indiscussa della rete. Noto conduttore radiofonico, blogger, attore ed anche giovanissimo scrittore. Tutto acquisito in poco tempo!

La stesura di questo libro è durato parecchi anni, è stato scritto nell’arco di dieci anni, era praticamente ragazzino quando Scilla ha buttato le basi di una semplice storia che poi ha modificato e plasmato nel tempo dando solidità a tutta la struttura, mantenendo costante il messaggio di fondo sulla morte e sull’amicizia.
La storia è parecchio lunga, abbastanza articolata, concentrata di personaggi e primo fra tutti spicca il sedicenne Daniel, il protagonista che compare prepotentemente fin dall’inizio con la sua bella famiglia allargata. Daniel, assieme ad altri nove coetanei partecipa al Palio delle Fiamme del suo paese, un’avventurosa gara in costume fatta di ostacoli, dove un solo partecipante ne uscirà vittorioso.
Daniel muore, incidente o omicidio?...
Poco importa, perchè il trapasso dalla vita alla morte lo proietterà a Dyuturna, la città dei morti e vivrà in balìa di altre figure fantastiche, mitologiche, tra lucciole che inforcano le maschere di luce, tra giudici bislacchi, tra gargoyle mefitici e sorrisi di Proserpina. Daniel vuole ritornare a vivere sulla terra, ha assistito impotente anche al suo funerale….riuscirà nell’impresa?
Di certo Guglielmo ha veramente tanta fantasia e non gli mancano le parole, che infatti utilizza davvero bene, infarcendo di tanto in tanto anche rudimenti filosofici.
Peccato che però la mia sensazione è quella di aver letto un libro ricco di tante cose che però non mi hanno convinta, un po’ come aver dato tantissimo fiato a un kazoo senza dare la voce alle corde vocali….
Forse i giovani apprezzeranno questo fantasy quasi horror, è una questione di target ed io sono un po’ troppo fuori margine e non ho colto la sua anima e non mi sono lasciata “ingannare”.

“La paura è il metro delle scelte importanti. Se non provi paura, è perché la tua scelta non è importante o non stai scegliendo affatto.”

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