L'inferno avrà i tuoi occhi
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
IL TRIO MALEFICO
Elena, Vanessa e Samantha sono tre adolescenti come tante che vivono in un paesino della provincia di Milano: la noia quotidiana, la voglia di vivere, di essere qualcuno, di trasgredire in tutto e per tutto, di crescere e di uscire dalla triste realtà in cui si sentono terribilmente in gabbia, le porta a diventare tre ragazze difficili, trasgressive e ribelli a livelli inaspettati.
Fumare spinelli, disinteressarsi alla scuola, avere le prime esperienze sessuali dopo un po’ non bastano più… sentono il bisogno di qualcosa di più forte, di più eversivo, di più diabolico e lo trovano… eccome se lo trovano.
Iniziano con i patti di sangue, piccoli taglietti che le uniscono le une alle altre, proseguono con atti fuori dall'ordinario, come dipingere di nero le pareti della propria camera o provare a evocare satana… finiscono con il peggiore degli atti: progettare di uccidere qualcuno che non ha fatto loro nulla di particolare, se non quello di non meritare di vivere perché troppo buono e inutile al mondo… e chi se non meglio di una suora risponde a questo loro identikit?
E’ così che, a Chiavenna, suor Maria Laura trova la morte in un sentiero vicino al fiume Mera, per mano di tre adolescenti annoiate dal mondo, tre ragazzine cresciute in famiglie perbene, ma con dentro un vuoto micidiale che risucchia tutto quello che le circonda: dalla vita innocente di una persona alle loro stesse esistenze, macchiate da un omicidio nato per un motivo futile e stupido come la noia, come la volontà di voler compiere un gesto folle per uscire dall'anonimato, non capendo che uccidere può essere facile come respirare, ma vivere ed essere qualcuno, ovunque ci si trovi a vivere, è ben più difficile ed arduo.
I miei complimenti a questa giovane autrice, che è stata in grado di scrivere un libro difficile, con una facilità estrema, con una maestria e una bravura degne dei migliori scrittori; si resta incollati a questo libro fino alla fine e nonostante questa triste vicenda sia nota a tutti, non si riesce mai a staccare gli occhi da queste pagine!
Non posso far altro che consigliarvi questo libro e promuoverlo tra i migliori letti negli ultimi periodi!
Buona lettura!!
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Opinioni inserite: 3
A sangue caldo
Rimango sempre senza parole di fronte ad omicidi inspiegabili, spesso compiuti all’interno delle mura domestiche, o comunque in ambienti apparentemente tranquilli, familiari.
Le persone vicine all’omicida sono quasi sempre testimoni inconsapevoli dell’odio che monta e assistono impotenti alla rabbia cieca e assassina quando esplode, oppure, e questo avviene molto più spesso, rimangono increduli quando apprendono chi ha ucciso.
Mi colpisce, quindi, non tanto l’efferatezza del gesto, quanto l’incapacità di capire perché è stato compiuto, cosa è scattato per determinare la furia omicida e soprattutto se c’erano elementi chiari (ma mi sarei anche accontentato di segnali deboli) per prevenirlo.
Perché ogni volta è sempre la stessa storia, l’omicidio di Sara Scazzi, Erica ed Omar, il delitto di Cogne, fino ad arrivare al giovane Pietro Maso, riempiono le cronache dove si tenta di spiegare la reale dinamica dell’omicidio, chi ha collaborato e chi sapeva, si azzarda un perché. Difficile trovare, invece, chi ci spieghi come mai nessuno tra parenti, amici, conoscenti, avesse non dico capito, ma almeno intuito.
Per questo ho letto “L’inferno avrà i tuoi occhi”, per cercare soprattutto di capire come è stato possibile che tre ragazze la sera del 6 giugno 2000 hanno barbaramente ucciso Suor Maria Laura Mainetti, per offrirla in sacrificio a Satana, come avrebbero poi dichiarato agli increduli inquirenti, senza che nessuno avesse minimamente intuito cosa stessero premeditando tre adolescenti, residenti a Chiavenna, un tranquillissimo paesino di montagna, con l’unica pecca apparente di non amare lo studio e di preferire passare i pomeriggi in giro o al bar a chiacchierare.
Il libro tenta di spiegare, e in questo mi ha soddisfatto, percorrendo tre linee temporali diverse. Una è quasi una cronaca che descrive la profonda (e insana) amicizia tra le tre ragazze e il precipitare degli eventi, un’ altra racconta il sofferto ritorno a casa di una di loro dopo alcuni anni per fare da testimone di nozze ad una cugina, e l’ultima, a mio avviso la più interessante e riuscita, riguarda proprio l’autrice quasi coetanea delle tre e abitante nello stesso paese, che riflette sul legame stretto e possiamo proprio dire mortale tra Chiavenna e i suoi luoghi, l’età delle ragazze, la loro amicizia e quanto poi avvenuto.
Bell’esordio quindi per Silvia Montemurro, che grazie ad un racconto genuino, profondamente sentito, a tratti quasi intimo, ma comunque sempre lucido, supera le acerbità dello scrittore al suo esordio e prova a spiegare, riuscendoci, e a rievocare, certamente per trasporto e intensità, Truman Capote e il suo “A sangue freddo”.
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L'inferno avrà i tuoi occhi
Opera prima della scrittrice criminologa Silvia Montemurro, un romanzo duro come un martello sulla solida incudine, dilaniante come una motosega ma preciso e tagliente come un bisturi, inquietante come solo un'opera tratta da una storia realmente accaduta può essere.
Sono narrate le impressioni e le giornate precedenti al martirio di Suor Maria Laura Mainetti, suora della Congregazione delle Figlie della Croce, avvenuta il 6 giugno del 2000, da parte delle tre autrici di questo inaudito delitto e di alcune coetanee delle tre che vivono di ricordi di persone e luoghi, ormai lontani ma così vicini.
Cosa ha scatenato realmente questo tragico avvenimento? La noia? La spregiudicatezza e la superficialità? Il contesto? Il Male? Di certo queste cose non avvengono mai per caso e sono il frutto di sedimentazioni derivanti da un po' tutto quello che ci circonda e da quello che interiorizziamo nel nostro corpo e nella nostra mente.
Chiavenna un Comune della Provincia di Sondrio, un luogo che per alcuni giovani può rappresentare il dormitorio per chi lavora e si arricchisce grazie al lavoro in Svizzera ma anche un posto in cui l'oblio e la noia possono indurre a stati di depressione e ricerca di svaghi e divertimenti anche estremi.
Riuscita ed apprezzata la scelta da parte dell'autrice di narrare la storia dal SUO punto di vista e dal SUO vissuto.
Interessanti i riferimenti criminologici e sociologici collocati all'inizio di ogni capitolo, che sono incastonati come un faro per il lettore che si lascia guidare verso il senso dell'opera.
Un libro che non tradisce le aspettative del lettore e che è leggibile in una giornata.
Complimenti Silvia, vorrei incontrarti e scambiare alcune mie impressioni con te.
Lettura consigliatissima.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Inquietanti interrogativi...
Questo libro si ispira a una vicenda realmente accaduta: l'uccisione di una suora da parte di tre ragazzine, adolescenti annoiate e desiderose di provare emozioni forti...
Silvia, la ragazza più giovane di loro che frequenta la medesima scuola, decide di scrivere la loro storia, dopo un suo involontario coinvolgimento in una seduta spiritica.
Ne esce uno straordinario giallo a tinte noir, che provoca nel lettore una serie di interrogativi inquietanti:
cosa ha spinto le tra amiche: Elena, Samantha e Vanessa ad iniziare un tenebroso cammino verso il culto satanico? Perchè hanno fatto un patto di sangue e deciso di offrire a Satana la vita innocente di una suora...cosa dovevano dimostrare? Da dove provengono le oscure invocazioni che rivolgono ai demoni e che hanno invaso pericolosamente le loro menti?
Molto suggestive sono le descrizioni dell'ambiente di Chiavenna che evocano leggende di streghe e demoni....leggende antiche...che si perdono nella notte dei tempi..e che forse sono parzialmente responsabili del contagio...del male...il soffio dei demoni....i rituali delle streghe...e forse qualche oscura setta che opera silenziosamente nella zona...
Tutto pare riportare....al contatto...con il male.
Fatale, incredibile...che purtroppo è costato la vita a una suora innocente...il cui solo scopo era di aiutare una ragazza in difficoltà e che per questo ha trovato una morte atroce...
Dopo 8 anni Silvia che ha avuto il coraggio di scrivere questa storia, liberandosi così del suo pesante fardello interiore e mettendo a tacere in tal modo i suoi fantasmi mentali, sta per laurerarsi in criminologia...mentre Vanessa...torna al paese...ha ancora incubi..
Teme infatti che il bambino che porta in grembo...abbia gli occhi rossi e infernali del demonio...quel demonio che ha invocato tante volte...
Ma il perdono porterà nuova luce nella sua vita...
Il libro si chiude infatti con messaggio di speranza...anche il male può essere vinto...
Dall'amore....dalla luce...dalla gioia di sentirsi perdonati...e di potersi perdonare...di tornare alla quieta quotidianità..
Consiglio questo libro sopratutto agli educatori per riuscire a comprendere meglio il mondo giovanile...a coloro che amano i gialli...Non adatto comunque ai ragazzini per le parole cariche di violenza che traspira da ogni pagina...
Certo il mistero rimane...con il suo fascino occulto....con le sue domande che forse non avranno mai una risposta razionale, una risposta che soddisfi la nostra sete di conoscenza.
Saluti.
Ginseng666