L'estate non perdona
Letteratura italiana
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L'Isis in Friuli.
L’estate non perdona è il secondo libro di Flavio Santi, dopo La primavera tarda ad arrivare, con protagonista l’ispettore Drago Furlan. In quel primo caso si è trovato ad affrontare un primo caso di omicidio, arrivato ad interrompere la sua serena routine quotidiana tutta concentrata solo sulla cura del suo orto e su quei pochi episodi al lavoro che avevano richiesto la sua attenzione, perché fino a quel momento la vita di provincia nella bella terra friulana non aveva dato nessun altro tipo di problema. Dalla primavera all’estate: è tempo di vacanza per tutti anche per l’ispettore Furlan e per la sua compagna di sempre, Perla, infatti insieme si stanno godendo un rilassante soggiorno al mare. Che sarà bruscamente interrotto: infatti per Furlan è in arrivo un altro caso molto rognoso e complicato da affrontare e da seguire. Un caso a dir poco terribile, che tocca un tema di drammatica attualità: il terrorismo islamico. Infatti sul greto del fiume Natisone è stato ritrovato cadavere con la faccia spappolata a colpi di Kalashnikov. Chi è la vittima? E perché l’assassino si è accanito sul cadavere tanto da sfigurarne il volto? L’autore costruisce una vicenda ricca di colpi di scena, nella provincia friulana coi suoi squarci di paradiso in cui, inatteso, può scatenarsi l’inferno.
Infatti col proseguo della narrazione troviamo: un cadavere sfigurato, un secondo morto, diciottenne, sparato mentre era al volante del suo regalo di maturità, un terzo preso a bastonate, una comunità di religione musulmana in fermento, e in ultimo la convinzione dell’ispettore che :
“la storia è una centrifuga”, e
“i turcs tal Friul di Pasolini potrebbe tornare a lasciare scie di sangue, solo che ora si chiamano “foreign Fighters.”.
Questa nuova indagine racconta l’Italia ai tempi dell’Isis, e bisogna riconoscere che il giallo è un’arma espressiva potentissima: permette di narrare luci ed ombre del nostro Paese forse meglio di un reportage giornalistico. Fioriscono i saggi sull’Isis, ma sono piuttosto rare le narrazioni romanzesche che prendono di petto la questione: è quello che cerca di fare L’estate non perdona. Se la letteratura non racconta l’oggi, quale è il suo scopo principale? Uno splendido esempio, stilisticamente ben narrato, strutturalmente ben costruito. Un’ottima prova.