Narrativa italiana Gialli, Thriller, Horror L'educazione delle farfalle
 

L'educazione delle farfalle L'educazione delle farfalle

L'educazione delle farfalle

Letteratura italiana

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La casa di legno brucia nel cuore della notte. Lingue di fuoco illuminano la vallata fra le montagne. Nel silenzio della neve che cade si sente solo il ruggito del fuoco. E quando la casa di legno crolla, restano soltanto i sussurri impauriti di chi è riuscito a fuggire in tempo. Ma qualcosa non è come dovrebbe essere. I conti non tornano. E il destino si rivela terribilmente crudele nei confronti di una madre: Serena. Se c’è una parola con cui Serena non avrebbe mai pensato di identificarsi è proprio la parola «madre». Lei è lo «squalo biondo», una broker agguerrita e di successo nel mondo dell’alta finanza. Lei è padrona del suo destino, e nessuno è suo padrone. Ma dopo l’incendio allo chalet tutto cambia, e Serena inizia a precipitare nel peggiore dei sogni. E se l’istinto materno che lei ha sempre negato fosse più forte del fuoco, del destino, di qualsiasi cosa nell’universo? E se davvero ci accorgessimo di amare profondamente qualcuno soltanto quando ci appare perduto per sempre? Questo non è semplicemente l’ultimo capolavoro di Donato Carrisi. Perché Serena non è un personaggio come gli altri, e questa non è una storia come le altre. Questo è un viaggio inarrestabile alla scoperta degli angoli più oscuri del nostro cuore e delle nostre paure, al termine del quale il nostro modo di vedere il mondo, semplicemente, non sarà più lo stesso.



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L'educazione delle farfalle 2024-02-21 15:37:20 barbara.g.76
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barbara.g.76 Opinione inserita da barbara.g.76    21 Febbraio, 2024
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L'ISTINTO HA SEMPRE RAGIONE

Serena è una broker finanziaria, "lo squalo biondo", viene chiamata, ha fatto arricchire tanti investitori grazie al suo fiuto per gli affari.
Ha pochi amici, rapporti occasionali con uomini diversi, abita in un appartamento al 19° piano di un palazzo a Milano, "è abituata a vivere la vita dall'alto, ciò che accade per terra non le interessa", ama fare shopping nelle boutiques del centro e passare qualche serata al teatro La Scala. Nella sua vita tutto è minuziosamente calcolato e scandito; non c'è spazio per gli imprevisti, eppure, dopo una vacanza a Bali, scopre di essere incinta. Non sa mininamente chi sia il padre e non potendo più interrompere la gravidanza, decide di dare in adozione il bebè, ma il destino si interpone ed è costretta a tenere Aurora, che viene cresciuta da tate, autisti senza che le manchi nulla, tranne l'amore materno. Una mattina, a colazione, Serena chiede alla figlia se vuole imparare a sciare; le dice che è stata iscritta ad un prestigioso Campus di una settimana a Vion, in Svizzera e sarà in compagnia di altre 11 bambine...si divertirà! Durante la notte precedente il rientro a casa, Serena riceve una telefonata da Berta, una delle tre tutors addette alla custodia delle bambine: è scoppiato un incendio e una bambina risulta dispersa,,ma Aurora sta bene...
Serena intuisce che non è la verità e decide di partire subito per Vion. Aurora è la bambina dispersa e in Serena si risveglia un istinto materno ma provato prima. Dov'è Aurora? Quali segreti nasconde Vion?
.
Fin dal colore della copertina sono rimasta sorpresa, infatti si discosta molto dai colori delle precedenti. Ed anche sulla trama posso dire la stessa cosa: l'inserimento nella storia del valore del sentimento materno, dell'empatia che sviluppano i personaggi tra loro è davvero ben riuscito e speciale . Il suo stile di scrittura è sempre brillante, accattivante, sa tenerti incollato alla lettura come pochi sanno fare.
Serena, il personaggio principale, è molto ben riuscito la sua evoluzione di donna in carriera senza scrupoli a madre dolcissima che si auto riscopre tale è bellissima, unica.
Per me assolutamente uno dei migliori romanzi di Donato Carrisi, ne consiglio la lettura oltre che per la trama avvincente, per questo nuovo assetto che ha voluto dare, l'effetto empatico coinvolge e appassiona maggiornamente.

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I romanzi di Donato Carrisi perchè tutti dei garndi thriller e per capirne meglio la diversità di questo
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L'educazione delle farfalle 2024-01-09 16:44:56 cesare giardini
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cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    09 Gennaio, 2024
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Aurora è veramente dispersa?

Il significato del titolo può trarre in inganno, se ne comprenderà il senso leggendo pagina dopo pagina tutta la storia, ricca di colpi di scena, narrata dall'autore con il consueto stile preciso, attento alle sfumature ed abilissimo nell'introspezione psicologica dei personaggi.
Protagonista una donna, Serena, una manager dell'alta finanza, sicura di sé, abituata a vivere ad alti livelli, al successo, alle conquiste sociali: nel suo ambiente è chiamata lo "squalo biondo", definizione azzeccata quanto mai, per una professionista regina in un mondo liquefatto, che seduce ed evapora, onnipotenza e successi effimeri. Non ha spazi per la vita privata, sesso solo per necessità e con rapporti occasionali che non implichino affetti duraturi e impegnativi. Purtroppo le capita di restare incinta durante una vacanza a Bali (un muscoloso surfista? un norvegese affascinante? un gioielliere raffinato?): un incidente di percorso che Serena pensa di liquidare con un'interruzione di gravidanza (ma è troppo tardi) o con l'affido ad altri dopo il parto. Ma un cesareo urgente l'obbligherà ad altre prospettive: si terrà la bimba appena nata, Aurora, tutta riccioli biondi, alla quale darà tutto il necessario per un'infanzia agiata ma non un sincero affetto materno.
Tutto cambierà quando Aurora verrà mandata a sei anni in un esclusivo collegio svizzero, a Vion, una nota località sciistica: un incendio (doloso?) divorerà la palazzina ospitante, tutte le bimbe verranno salvate tranne una, Aurora, dispersa. Inizia qui la parte più intrigante del giallo e, nel contempo, la trasformazione di Serena: nasce in lei un istinto materno mai provato, la disperante assenza della figlia sconvolgerà la sua vita e la porrà di fronte a tanti interrogativi. Partirà per Vion, conoscerà strani personaggi, proverà l'ostilità dell'ambiente, si accorgerà che certi silenzi potrebbero nascondere connivenze, timori, convincendosi lentamente ed a suo rischio e pericolo che Aurora potrebbe essere ancora viva, forse rapita e nascosta da qualche parte. Serena è distrutta, esasperata, corre anche seri pericoli per la sua incolumità: alla fine si arrende e torna a casa. Passano anni, conoscerà Lamberto, un professore, si innamorerà, si ritroverà incinta, nascerà in lei la speranza di una vita diversa, anche perché, licenziata, dovrà trovarsi un nuovo più modesto lavoro: il pensiero di Aurora sarà sempre presente, finché una vecchia foto trovata in una cassetta la indurrà a ripartire per Vion dove l'attendono nuovi drammatici colpi di scena e la soluzione inaspettata della vicenda.
Serena ha compiuto il suo percorso, così ben descritto dall'autore: lo squalo biondo è diventato una donna matura, che troppo ha sofferto e tanti ostacoli ha dovuto abbattere per far riemergere un senso materno soffocato per anni da una vita nei grattacieli del potere.
E l'educazione delle farfalle? Ci vuole tempo, sembra alludere l'autore, per trasformare un lombrico a sangue freddo in un essere umano, ci vuole tempo per sviluppare dal vuoto esistenziale un istinto materno struggente e convinto come quello sperimentato da Serena nella sua affannosa ricerca della verità.
Le farfalle hanno le ali, come il costume indossato da Aurora nell'ultima notte a Vion, prima dell'incendio: e le ali possono portare lontano e causare addirittura straordinari effetti ai quali accenna Carrisi, riferendosi alla famosa conferenza di Edward Lorenz del 1972 (" "può il batter d'ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas ?").
La trasformazione di Serena e di Aurora è descritta magistralmente dall'autore: non è comunque il solo pregio del romanzo, di cui consiglio la lettura anche per la presenza, soprattutto nella seconda parte, di altri personaggi che contribuiscono a tener viva l'attenzione di chi legge fino all'ultima riga.








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L'educazione delle farfalle 2023-12-03 16:07:00 Golfina
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Golfina Opinione inserita da Golfina    03 Dicembre, 2023
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Scoprirsi madre troppo tardi

Ammetto di non essere una fan sfegatata di Carrisi; ciononostante ho letto parecchi suoi libri perché le trame sono abbastanza intricate da affascinare anche se trovo i suoi personaggi improbabili.
Ho acquistato “L’educazione delle farfalle” ma sono rimasta delusa.
Il personaggio principale è una contraddizione assoluta. Resta incinta in modo del tutto inatteso e il primo pensiero è quello di liberarsi del bambino. Quando la bambina nasce la descrive come un fastidio, la affida continuamente a personale prezzolato (autista, baby sitter, ecc.) ed arriva a dimenticarsi della sua esistenza:

“In quell’occasione non si era semplicemente scordata di recuperarla da scuola. Anche se questa sarebbe stata la versione ufficiale.
In realtà, aveva rimosso del tutto dalla memoria l’esistenza di Aurora.”

Ma quando la figlia scompare Serena si trasforma improvvisamente in una tossica madre disperata ed in detective sprovveduta, compiendo azioni incomprensibili e cacciandosi nei guai.
Va bene, in fin dei conti sono espedienti narrativi. Ma il vero grande difetto è un altro: il libro è noioso, noioso, noioso. Per arrivare alla fine ho spesso saltato parti del testo, concentrandomi solo sull’essenziale.
E questo è un peccato mortale per un thriller.

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