Narrativa italiana Gialli, Thriller, Horror L'animale più pericoloso
 

L'animale più pericoloso L'animale più pericoloso

L'animale più pericoloso

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Una caccia all'uomo fra sentieri nascosti, masi abbandonati, cadaveri senza nome e interrogativi per cui, forse, non esiste risposta. In particolare uno: qual è l'animale più pericoloso? Dora Holler ha tredici anni e le idee chiare su ciò che non va nel mondo. Adesso si è data una missione: salvare il nido di una lince. Perciò scappa di casa con Gert, uno che ha conosciuto su Internet. Solo che Gert è un adulto e, soprattutto, il movimento ecologista di cui dice di far parte non esiste. Gert le ha mentito; mente sempre, perfino a sé stesso. Una fuga che doveva essere un viaggio iniziatico si trasforma in un incubo, impigliandosi nelle maglie di un disegno spaventoso che parte da molto lontano. La ricerca di Dora scatena volontari armati di fucile, teste calde e lotte di potere. Per salvarla serve qualcuno che ha conosciuto da vicino l’essenza più pura dell’orrore, un uomo «secco come un colpo di manganello e dallo sguardo come filo spinato». Il capitano dei carabinieri Viktor Martini, quello che in un’altra vita, a Roma, ha catturato lo Squartatore di Testaccio. E da allora non è più lo stesso.



Recensione della Redazione QLibri

 
L'animale più pericoloso 2020-02-05 09:02:34 FrancoAntonio
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
FrancoAntonio Opinione inserita da FrancoAntonio    05 Febbraio, 2020
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Dora e i predatori più pericolosi

Dora è una ragazzina di 13 anni, porta le trecce come Greta Thunberg, sua eroina, e adora Dian Fossey, il mito a cui vorrebbe ispirarsi. Dora ha saputo da suo padre, componente del Soccorso alpino di San Candido, che c’è un nido di linci, lassù in val Fiscalina, proprio dove dovrà essere costruita una stazione di risalita. Quella mamma lince dovrà essere catturata, messa in gabbia e spostata altrove. Dora non ci sta: gli animali non debbono finire in gabbia. Dora prepara lo zaino e scappa di casa per andare a salvare la lince. Pensa di farsi aiutare da Gert, suo amico di chat line. Gert dice di appartenere alla Resistenza che lotta contro la distruzione dell’ambiente da parte dell’Uomo. Ma Gert, in effetti, dipendente di uno parco-zoo austriaco, è un schizofrenico omicida. Forse è stato proprio lui a uccidere il collega Hannes Baumgartner, omicidio sul quale sta indagando il capitano Orlandi della locale stazione dei Carabinieri.
Si scatena una disperata ricerca su un territorio enorme, aspro e impervio, con il duplice obiettivo di trovare e salvare Dora e di catturare Gert. Sono coinvolti gli abitanti del luogo, quelli del Soccorso alpino, i Freiwillige (i Volontari). Tutti sono pervicacemente animati dall'ancestrale istinto di difesa del territorio e dei suoi abitanti contro le aggressioni. Però alcuni hanno buone intenzioni, altri meno. Molto meno.
Oltre a questo difficile problema di gestione delle forze, Orlandi deve affrontarne un altro, interno. È stato distaccato presso il suo comando il capitano Viktor Martini, una scheggia impazzita, in attesa della condanna definitiva della commissione disciplinare e del congedato coattivo, è stato confinato nell'ufficio S: l’ufficio scartoffie. Viktor, infatti, dopo aver risolto l’atroce indagine dello Squartatore del Testaccio, ha “dato di matto”. Adesso preferisce seppellirsi nelle pratiche, nei verbali, piuttosto che impugnare nuovamente una pistola. Però sarà proprio Viktor, compulsando documenti, rileggendo deposizioni, mettendo a nudo le sue ferite psicologiche anche con gli indagati, a individuare gli indizi giusti che instraderanno le ricerche.

“L’animale più pericoloso” è un romanzo uscito a puntate sul quotidiano La Repubblica e ora è stato ripubblicato da Einaudi in forma integrale. In quest’opera, che è quasi un istant book, D’Andrea affronta tutti i temi di maggiore attualità del momento: la difesa dell’ambiente, la violenza sulle donne, lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, le intolleranze, etc.
In teoria sarebbe tanta carne al fuoco, forse addirittura troppa. Fortunatamente gli accenni a questa o quella problematica sono solo funzionali allo svolgersi della storia che, sostanzialmente, è una frenetica corsa contro il tempo per il salvataggio della ragazzina e per la cattura dei colpevoli.
La storia parte un po’ zoppicando, a causa di una certa frammentarietà nel modo in cui i vari contesti sono introdotti. Poi, però, una volta ricomposto il mosaico generale che fa da sfondo al racconto, la narrazione procede spedita e tiene col fiato sospeso il lettore sino alla fine, senza mai svelare troppo, senza eccessivi colpi di scena, ma con un realismo e una credibilità delle situazioni da far supporre quasi che si tratti del resoconto romanzato di fatti realmente accaduti, con l’unica esclusione, forse, del finale, abbastanza inattendibile ed eccessivamente convulso.
Lo stile è agile e scorrevole e si legge con piacere, anche se ho sentito un po’ la mancanza di una più accurata descrizione ambientale. La regione in cui si svolge la vicenda è stupefacente (le Dolomiti, le abetaie incuneate nelle strette valli alpine, la Croda Rossa, i pianori da cui spaziare con lo sguardo). Purtroppo chi non conosce la Val Pusteria può solo immaginarseli quei luoghi, e l’A. (altoatesino) si concentra solo sull'azione e sui personaggi, dandi i paesaggi per scontati.
Quanto ai personaggi, ben caratterizzati Dora, Gert e Viktor, mentre gli altri, che non solo comprimari di contorno, avrebbero meritato una maggiore cura descrittiva.
Detto questo “L’animale più pericoloso” è un bel romanzo da leggere tutto d’un fiato, ma anche da meditare, perché sotto la vicenda fittizia covano tanti problemi concreti, irrisolti e di estrema attualità, perché, come dice Gert, “c’è di peggio che la morte”, com'è vero che “l’animale più pericoloso è quello ferito”.

______________

Devo fare una postilla per la pagina del pignolo: nel 2020 è inaccettabile che un libro abbia tanti refusi. Una tiratina d’orecchi a Einaudi e al suo editor!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Recensione Utenti

Nessuna opinione inserita ancora. Scrivi tu la prima!

Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Mala. Roma criminale
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Giochi di ruolo
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli