Narrativa italiana Gialli, Thriller, Horror Invito a Capri con delitto
 

Invito a Capri con delitto Invito a Capri con delitto

Invito a Capri con delitto

Letteratura italiana

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Alberto, amore mio... aiutami! Uccideranno anche me... Così riporta una lettera che viene dal passato. È firmata Diana Meyer, e risale al 1976, ma il professor Alberto Sorrentino la riceve solo quarant'anni dopo, e per pura fatalità. Che fine ha fatto la bella austriaca che, in un infuocato agosto caprese, il professore ha immensamente amato? Non era stato facile dimenticarla. Dopo il suo brusco e inspiegabile abbandono, l’aveva odiata per anni, ma ora quella lettera drammatica sbriciola le sue certezze. Forse Diana ha dovuto lasciarlo? Per mettere in pace il cuore e la coscienza, il professore si rivolge all'amico Gigi Berté, invitandolo a Capri. Per il commissario con la coda la sfida è ardua: la vicenda è complicata da molteplici aspetti psicologici e le persone coinvolte sono poco propense a parlare. Inoltre, lavorare fuori dalla sua area di competenza limita la sua libertà d’indagine, già di per sé difficile perché i fatti sono lontani nel tempo. I misteri antichi dell’Isola Azzurra e la sua sfibrante bellezza catturano anche Berté, che esorcizza le sue paure scrivendo racconti e telefonando all’amata Marzia. Ma quando il passato ritorna e colpisce ancora nel presente, tingendolo di rosso, Berté, con la sua abilità e i suoi metodi anticonvenzionali, riesce a ricostruire l’intricata vicenda, fino al colpo di scena finale.



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Invito a Capri con delitto 2017-08-28 08:26:01 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    28 Agosto, 2017
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Una lettera dal passato

Emilio Martini torna con la sesta avventura del commissario Gigi Bertè dal titolo: Invito a Capri con delitto.
“Alberto, amore mio….aiutami! Uccideranno anche me…”
Questo è lo spaventoso messaggio di una lettera che arriva dal passato, dal lontano 1976. La lettera, indirizzata allo storico, il professor Alberto Sorrentino, è firmata Diana Meyer, ma lui la riceve solo quarant’anni dopo … Perché questa missiva, che era nascosta in un cassetto di una scrivania, è stata ritrovata per caso da Rita Esposito che gestisce l’impresa di pulizia incaricata di svuotare mobili ed armadi, in vista della vendita di villa Hermione a Capri.. La splendida Villa Hermione, da troppi anni vuota ed abbandonata, ancora avviluppata dal suo lussureggiante giardino, oggi trascurato e in disordine, e un tempo teatro di viziosi festini in cui giravano fiumi di droga. Ma cosa è accaduto a Diane, l’affascinante pittrice austriaca, la moglie di Carlo Braun, bello e ricchissimo tedesco proprietario della villa che, in un bollente agosto caprese, aveva stregato l’anima e il cuore di Alberto Sorrentino, dopo quel brusco ed inspiegabile abbandono, si era rifugiato in un matrimonio con Paola, cugina della madre di Bertè ed avevano avuto un figlio. Poi per anni si era tenuto lontano da Capri, credeva di odiare e di aver dimenticato il suo segreto amore, ma ora quella lettera cambiava le carte in tavola. Forse Diana era stata costretta a lasciarlo? E dove era mai ora?
Al professore, ormai vedovo, o meglio ‘o professore, come da sempre in famiglia Bertè veniva chiamato Alberto Sorrentino, non resta che telefonare al cugino acquisito, vice questore aggiunto a Lungariva, supplicando:
“Gigi, ti scongiuro vieni immediatamente a Capri! Sei mio ospite. Ho bisogno di parlarti de visu. Ti spiegherò tutto. Questione di vita o di morte.”
Bertè accetta, tra loro ci sono vecchi e saldi rapporti di famiglia. Deve dare una mano, non si può negare, ma è dura. Tanto per cominciare è costretto a lasciare la sua bella casa gialla, e stare lontano dalla sua amata Marzia, e sa già che quello che l’aspetta a Capri non sarà certo una vacanza. E scoprirà anche che nella famosa lettera si parlava anche di un attore morto ..
Ma quanto è scritto è credibile? Bertè non può agire in veste ufficiale. Deve procedere con cautela, facendo domande plausibili, annusando l’aria ed inventarsi un ruolo di romanziere. E come se non bastasse c’è la complicazione dei molteplici aspetti psicologici di quanto è accaduto, tanto lontano nel tempo. Il padrone della villa pare non essere rintracciabile, e gli amici di allora, la baronessa Keller, appassionata fotografa, Cindy Morgan, moglie di un senatore americano e lo psichiatra Weiss, i testimoni superstiti, si trincerano dietro evidenti reticenze. E le memorie locali invece ricordano orgiastiche cerimonie dedicate al dio Mitra e alla dea Cibele. Insomma antichi leggendari misteri legati all’Isola Azzurra potrebbero avere un fondo di verità. Che qualcosa di terribile sia veramente accaduto? E soltanto quando Bertè scopre che il passato ha ucciso ancora e come, potrà finalmente provare ad incasellare le tessere del puzzle e a ricostruire tutta la storia.
Ambiente di alto bordo internazionale, con case da favola per un giallo che ci regala uno splendido viaggio a Capri, accompagnato da un perfetto giro turistico dell’isola, appagando anche le nostre papille gustative con sfiziose e succulente ricette locali. E come sempre “Martini”riesce a tessere per il suo eroe quasi un romanzo nel romanzo. Intrigante ed affascinante come non mai.

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Consigliato a chi ha letto...
Consigliato a chi ha letto i precedenti di Emilio Martini, che poi è uno pseudonimo, dietro cui si celano due donne.
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