Il testamento del papa Il testamento del papa

Il testamento del papa

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Roma, 999. Impaurito e disorientato, il popolo aspetta l'alba del nuovo millennio. Incoronato papa da pochi mesi, Silvestro II sa bene tutto ciò, eppure dedica gran parte del suo tempo al dono inviatogli dall'imperatore d'Oriente: una statua che emette un suono simile a un canto. Ma, quando la situazione precipita, Silvestro è costretto ad abbandonare Roma e nasconde la macchina nei sotterranei di un monastero, costruito sulle rovine del tempio di Marte... Roma, 1928. Alberto Marni si guadagna da vivere trafficando in oggetti d'antiquariato e, un giorno, viene avvicinato da un operaio che gli mostra la fotografia di una statua. Quando l'operaio viene barbaramente ucciso, Marni capisce che quella scoperta ha messo in moto una catena di eventi molto pericolosi.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
3.0  (1)
Piacevolezza 
 
4.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il testamento del papa 2014-01-28 07:03:45 silvia71
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
silvia71 Opinione inserita da silvia71    28 Gennaio, 2014
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il mistero di Silvestro II

Da pochi mesi Giulio Leoni, autore in prevalenza di thriller a sfondo storico, ha pubblicato il suo ultimo lavoro.
“Il testamento del papa” corre su un doppio binario temporale: anno 999 d.c e 1928, il luogo è lo stesso, ossia la città di Roma.
Due epoche lontanissime e protagonisti mutati, eppure il filo conduttore della storia è uno solo, una misteriosa statua donata a papa Silvestro II.
Leoni elabora la sua trama partendo da uno spunto genuino fornitogli dalla figura di un papa di cui i resoconti storici tramandano la passione per le scienze matematiche ed astronomiche, grande studioso, ma al tempo stesso tacciato da taluni contemporanei di stregoneria e culti demoniaci.
Una figura di spessore storico che ben si presta a divenire motore di una vicenda misteriosa ed intrigante che prende le mosse nel lontano anno Mille, carico di paure e superstizioni per giungere fino all'epoca moderna, in una Roma in pieno regime fascista.

Il romanzo di Leoni alterna ritmicamente le vicende dei due periodi storici, con maestria, con cura studiata, senza destabilizzare ed innervosire il lettore, anzi stuzzicando un crescendo di attenzione e di interesse. Si percepisce la capacità dell'autore di legare il lettore alla storia, di crearne una dipendenza fino allo svelarsi dei misteri e dei nessi tra gli eventi.
Se sul piano dell'azione e della spy story, il romanzo può dirsi riuscito, sul versante storico manca un affondo più concreto, una rappresentazione più incisiva delle due epoche che fanno da sfondo al racconto.
Elemento questo che avrebbe incontrato il plauso certo di quella parte di pubblico che non riesce a rinunciare ad un maggior dettaglio storico pur avendo tra le mani una buona storia avventurosa e misteriosa.

Nel complesso Giulio Leoni possiede un'ottima vena narrativa, la sua penna è limpida e avvolgente, sa dosare la suspense, sa caratterizzare i suoi personaggi.
Il suo racconto non eccede in truculenza, ma è percorso dal mistero, sfociando più che nel sangue, in una corsa per le strade di Roma, tra spie, ecclesiastici, reperti archeologici, gente comune e figure storiche note.
Una lettura gradevole, tra le cui pagine riesce a fare capolino una delicata vena ironica che addolcisce l'aria e smorza le tinte fosche del noir.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
210
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Mala. Roma criminale
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Giochi di ruolo
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli