Il singhiozzo del violino
Letteratura italiana
Editore
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Atmosfere di indifferenza
Un’amicizia senza parole è il motivo per cui il capo della Sezione Omicidi della Questura di Milano si prende a cuore la morte di un violinista mendicante. L’uomo, con la sua musica, era uno dei piccoli punti fermi del suo quotidiano durante i suoi passaggi in quella via di Milano. Con l’istinto animale che lo caratterizza, riesce a condurre l’indagine arrivando a scoprire, grazie ad un prezioso testimone, il colpevole. La narrazione risulta però nel suo complesso scialba, arricchita di particolari inconsistenti ed insignificanti ai fini della storia, che vogliono forse dare una cornice più ampia, anche privata, al protagonista, ma che alla fine danno a questo giallo una dimensione frivola del tutto fuori luogo. Il finale, seppure inaspettato, sembra quasi passare nell’ombra nell’indifferenza generale del lettore.