Il pregiudizio della sopravvivenza
Letteratura italiana
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La resa dei conti
Torna la fortunata creatura di carta di Paolo Roversi, ovvero Enrico Radeschi, ne Il pregiudizio della sopravvivenza. Un libro giallo molto movimentato e dal forte taglio cinematografico.
Il libro inizia con il racconto di una strana rapina: quattro donne mascherate, armi in pungo, fanno irruzione in casa dove si sta svolgendo una festa privata, a casa di Alfio Perego, titolare di una concessionaria di auto di lusso e compiono qualcosa di stupefacente. Trasferiscono un enorme mole di denaro in conti cifrati sottraendo le somme dai conti correnti dei partecipanti. Per fare questo impiegano tutta la notte. Ma nel frattempo Enrico Radeschi apprende, con costernazione che la sua ragazza Andrea è stato rapita a Salisburgo, dove si trovava per una conferenza. Da chi e perché? Purtroppo il suo vecchio nemico è tornato ed è intenzionato a vendicarsi ad ogni costo. A lui e al Danese, con la sua iguana, non resta che recarsi a Salisburgo e tentare di salvare la ragazza. Riusciranno salvarla? E l’indagine sulle rapinatrici come procede? C’è forse un filo comune?
Un giallo ad alto tasso adrenalinico che si svolge tra Milano e l’Austria. La prosa è trascinante e ricca di suspence, a tratti anche ironica. La trama è ben congegnata e coinvolgente. Una bella avventura, più un thriller che giallo. Per intenditori del genere.