Il patto
Letteratura italiana
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Un anomalo terzetto investigativo
Giulio Irneari è lo pseudonimo dell’autore che vive a Bergamo. Nel 2016 pubblica “Plissè”, ora pubblica il suo secondo romanzo: Il patto.
Il patto narra la storia di una investigazione: quella compiuta da Fosco, Nico ed Ugo, per chiarire lo strano ritrovamento di un cadavere in una casa abbandonata a Carpi. Il delitto risale all’indietro nel tempo della Seconda Guerra Mondiale e i tre analizzano il grave omicidio con una analisi accurata per scoprirne la dinamica, il movente e l’assassino. Sono tre investigatori sui generis. Nicodemo, detto Nico, è:
“lavoro per l’Interpol e mi occupo di coordinare le attività della polizia italiana con quelle europee in materia di crimini informatici, in inglese si direbbe cyber-crime il che è molto più qualificante. “
Fosco, invece, è un uomo costretto all’immobilità totale da una malattia che non perdona: la sclerosi laterale amiotrofica. Per lui parla ed agisce Ugo, in tutto e per tutto sostituto perfetto del giovane. I tre stringono un “patto” inusuale: la mente analitica dell’investigazione è data dal connubio Fosco/Ugo, la ricerca sul campo spetta a Nico. Tale accordo conduce a far luce su una vicenda il cui male annida radici e tentacoli lontani nel tempo. Una storia che
“superati i confini angusti dell’insignificanza si spoglia di ogni inganno, della finzione, per trasformarsi in un vortice irresistibile che travolge sul suo cammino tutto quello che trova.”
Una storia gialla, affascinante per la sua ambientazione e per la sua narrazione. Una lettura che riporta indietro, in un periodo buio, oscuro, indicibile.