Il ladro gentiluomo
Letteratura italiana
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Opinioni inserite: 5
Un diamante rosa
In questo episodio della serie dell’allieva, ritroviamo un’Alice un po' più matura, un po' più indipendente, che si trasferisce, temporaneamente, per lavoro a Domodossola, all’inizio forse un po' per scappare, poi più per ritrovarsi. Nel racconto emerge, come sempre, quello che è il suo lato un po' più infantile, così caratteristico della sua personalità e che ben si alterna con i suoi guizzi intuitivi degni dell’attenzione di ogni questore d’Italia. In questo libro l’evoluzione della sua vita sentimentale, abbastanza ingarbugliata, è sicuramente prevalente rispetto alle indagini per la risoluzione del caso che si trova ad affrontare e a risolvere, come sempre, come se fosse una vera e propria detective provetta. Alice è una miscela instabile di contraddizioni, di emozioni, di valori, ma è un piccolo diamante rosa del nostro panorama giallo nero italiano.
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Libro ripetitivo
Il caso che la protagonista deve risolvere in questo volume non è scadente a livello di complessità, ma non posso dire che mi abbia entusiasmato. Sembra quasi che il lettore sia più portato a girare le pagine del libro per curiosità verso le vicende personali della protagonista che per una genuina volontà di scoprire il colpevole e i dettagli del giallo in modo articolato. La relazione tra la protagonista e il suo attuale partner sembra pertanto un filo conduttore importante che spinge a finire il libro, ma penso che il legame tra Claudio ed Alice riesca a danneggiare Alice più di qualsiasi rimprovero dei suoi superiori circa la sua professionalità. La protagonista non gode di un approfondimento psicologico importante e pertanto non riesco a trovarlo un personaggio interessante e tridimensionale come mi è successo con personaggi presenti nei libri precedenti,come per esempio Ambra, dipinti in modo molto diverso se non negativo ma decisamente più appassionanti e profondi. Alice sembra essere dotata di un intuito incredibile e meno del composto rigore del metodo medico-scientifico, al punto che in certi passaggi fa dimenticare completamente la sua professione. Mi chiedo pertanto perché presentare una protagonista con un percorso medico se poi la si riduce ad essere una macchietta oggetto di scherno da parte di professori e del suo stesso partner nonché centro di episodi buffi che ormai rendono Alice monotona e ripetitiva senza un buon motivo. Mi auguro che l'autrice possa rendere in futuro Alice Allevi una donna capace di una crescita psicologica, professionale e personale di un certo spessore, capace di risolvere un caso grazie soprattutto alla preparazione medica e non da un generico quanto poco credibile intuito.
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Il mistero della gemma Beloved Berly
Torna Alice Allevi, splendida protagonista dei libri di Alice Gazzola ne Il ladro gentiluomo. Alice Allevi, specialista in medicina legale, è una giovane donna, molto competente, ma anche molto pasticciona, ha l’abitudine di voler andare a fondo dei casi di cui si occupa, avviando indagini parallele, al limite del consentito, che spesso non sono del tutto gradite ai suoi superiori, anche se sono perspicaci ed intelligenti. Qui ha a che fare con “un ladro gentiluomo”. Ovvero? E’:
“il ladro di diamanti della Val d’Ossola, più spregiudicato e gentiluomo di Sir Charles Lytton e di Arsenio Lupin messi insieme.”.
Ma che ci fa un uomo simile a Bardonecchia, e soprattutto cosa ha a che fare con Alice? Un uomo viene trovato cadavere nel giardino di una importante dimora, appartenente a una famiglia del luogo, brutalmente ucciso ed Alice, incaricata di effettuare l’autopsia fa una scoperta travolgente. All’interno del suo stomaco viene trovata una importante gemma, detta:
“Il Beloved Berly, questo è il nome ufficiale della pietra, è un diamante rosa proveniente da Golconda, in India, dove ornava la statua di Brahma. Lì fu rubata da un soldato inglese e, secondo la leggenda Brahma si vendicò scagliando una maledizione. (…) Il valore non riguarda tanto le sue dimensioni quanto la sua colorazione, classificata come Ila: è la più pura al mondo ed assimila il Beloved Berly ai due diamanti più importanti della storia, il Cullinan I e il Koh-i-noor. E’ inoltre uno dei rarissimi diamanti a fluorescenza brillante arancione. Se esposto ai raggi ultravioletti, assume la colorazione arancio trasparente, anziché rosso opaco.”.
Come ha fatto tale gemma a finire nello stomaco dell’uomo? Inoltre Alice commette una imprudenza, oltre che una ingenuità, consegnandola ad un tale che si spaccia per ufficiale giudiziario in forze alla Procura, tale Alessandro Manzoni, che nulla è chi dice di essere. Si apre in questo modo una caccia al ladro degna del migliore Hitchcoch.
Un bel romanzo, fresco e vivace. La prosa è giovanile, fresca e procede spedita. La trama è avvincente, e il libro risponde bene alle caratteristiche tipiche del genere a cui appartiene. La protagonista, poi, non può che accogliere le simpatie del lettore, che la apprezza soprattutto per il suo essere svagata, ingenua, ma anche molto preparata, e perspicace nelle sue indagini. Alice Allevi, sempre un po’ alle prese con i suoi problemi sentimentali, produce nel letture, con i suoi comportamenti e i suoi studi, una ventata di aria fresca, salubre ed innocente, per una lettura bella e coinvolgente.
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Il ladro gentiluomo
"Qualunque cosa fosse, in ogni caso, è durata un attimo".
È sempre lei la protagonista dei romanzi di ALESSIA GAZZOLA.
Un romanzo dopo l'altro, Alice Allevi è ormai una specialista in Medicina legale. La vita, sia professionale sia sentimentale, ha disseminato, per lei, varie scelte che le hanno permesso, talvolta, di approdare a svolte concrete che di adagiarsi in un tranquillizzante passato. "Ma ad ascoltare il cuore spesso si sbaglia". Dopo un lungo e burrascoso corteggiamento, sembrava che tra lei e l'affascinante e imprevedibile Claudio Conforti fosse nato qualcosa di concreto, di serio, l'inizio di un percorso che avrebbe potuto portare verso l'agognata stabilità. Per un attimo, Alice ha creduto di essere approdata in un rifugio sereno. Ma l'imprevisto per lei è sempre dietro l'angolo, pronto a sconvolgerle la vita. Altre volte lo incontra dietro la porta ed ha il più altisonante e celebre dei nomi. Le vicissitudini della vita l'hanno condotta nel più sperduto degli Istituti di ricerca, quello di Domodossola. È proprio lì che Alice continuerà a seguire il suo istinto e imparerà che spesso le fa compiere un passo falso, soprattutto quando incontrerà un affascinante individuo, IL LADRO GENTILUOMO.
"Forse la verità è che siamo tutti buoni o cattivi a seconda delle circostanze. Non per perorare il relativismo, ma come altrimenti giustificare che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, abbia cambiato faccia in base al proprio interlocutore? Siamo capaci di grandi slanci e di grande acrimonia, dipende solo dal contesto in cui ci troviamo".
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ALICE ALLEVI: SARA' L'ULTIMO LIBRO?
Continua la fortunata serie che ha come protagonista il medico legale Alice Allevi.
Ho iniziato a leggere la serie dell’Allieva fin dall’inizio e forse per la prima volta mi sono veramente appassionata a una protagonista, l’ho vista crescere, maturare e diventare una splendida donna e un ottimo medico legale.
Alice dopo ben sette libri da Roma si trasferisce a Domodossola, in realtà lei stessa aveva chiesto di cambiare istituto legale, ma era stata una decisione presa in un momento di profondo sconforto e di arrabbiatura.
Ma ora non può sottrarsi alle sue scelte e quindi è costretta a cambiare città.
Per lei ci sarà un nuovo caso da affrontare e ancora una volta la sua sbadataggine le farà commettere un errore.
L’intreccio narrativo legato alla trama gialla è ben congeniato e come al solito ricco di dettagli sia nell’ambito della medicina legale che per quanto riguarda l’aspetto investigativo, in questo l’autrice ci regala sempre dei romanzi molto approfonditi e veritieri.
Dall’altra parte c’è la storia ormai infinita di amore e odio tra Alice Allevi e il suo CC, all’inizio di questo libro sembrano essere sempre più vicini e complici, che tra di loro le cose siano arrivate ad un punto di svolta?
Noi lettori lo speriamo forse dal secondo libro della serie e pensare che CC all’inizio non doveva essere uno dei protagonisti del cuore della nostra allieva, come infatti rivelato più volte dall’autrice, il suo ruolo doveva essere ben diverso. La fiction e l’attore che interpreta CC nella serie tv, hanno sicuramente contribuito a far crescere di importanza questo personaggio.
Per Alice i cambiamenti sono sicuramente molti in questo libro, a partire dal clima molto più freddo, dal trasferirsi in un nuovo istituto, ad avere dei nuovi colleghi e un nuovo commissario. Ma quello che però è sicuramente importante è che la protagonista non dimentica i colleghi e gli amici che ha lasciato a Roma e nemmeno il buon Calligaris.
Per l’autrice questo dovrebbe essere l’ultimo libro della fortunata serie, sono passati anni dal primo e con lei se ne va sicuramente una parte della mia vita di lettrice, ma spero di poter leggere ancora qualcosa del personaggio di Alice e dei suoi turbamenti lavorativi e amorosi.
Certo questo non mi impedirà di continuare a leggere Alessia Gazzola, che come dimostrato anche di persona, è una donna umile e semplice e che ha un gran talento nello scrivere.
Per Alice e CC come andrà a finire la loro storia d’amore? Questo tormentato sentimento troverà finalmente la direzione giusta per entrambi? Io non vi svelo nulla e sicuramente quello che posso suggerirvi, se ancora non conoscete Alice, è di iniziare la serie dell’Allieva, perché non ve ne pentirete.
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gli altri libri di Alessia Gazzola