Il giro di boa
Letteratura italiana
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IL PICCOLO GUERRIERO
Giallo siciliano estremamente attuale, perché, in una manciata di pagine, porta l’attenzione sul tema dell’immigrazione clandestina nel Mediterraneo, con un gioiello di personaggio, un picciliddro che si arrende a Montalbano ed anche questa immagine mi ha ricordato la recente fotografia di quella bimba siriana che si arrende ad un fotografo, scambiando il suo obiettivo per un fucile. Della storia che dire? Ben intrecciata, con guizzi di ingegno, perché un omo di scienza, un omo di mare ed un omo di logica sbirresca arrivano alle stesse conclusioni. Dello stile che dire? Scoppiettante e colorato, divertente e raffinato. Di Montalbano che dire? Affascinante, come sempre. Ma la perla di queste pagine è il piccolo guerriero, che ha combattuto finchè ha potuto ma poi non ce l’ha fatta più.
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Il giro di boa
Questa è l'ennesima storia del Maestro Camilleri con protagonista il Commissario Montalbano ed è l'ennesimo successo di un autore che ormai è marchio di garanzia.
Ma andiamo con ordine, l'autore questa volta gioca molto molto sporco con il lettore e con il suo protagonista, perchè il sottotitolo dell'opera potrebbe benissimo essere "nulla è come appare". Un susseguirsi di falsi indizi e false impressioni, un incalzare dell'ingagine spinta solo ed esclusivamente dalla caparbietà di Montalbano, indiscusso protagonista attorniato dal fedele Fazio, dall'amico Augello e dal simpaticissimo Catarella.
Da sfondo alla storia vi sono gli sbarchi di extracomunitari sulle coste siciliane accompagnate da un ulteriore male dilagante...
Spettacolari sono le descrizioni di piatti tipici che il nostro commissario divora con grande senso di piacere.
Camilleri questa volta però è risultato un po' più prolisso del solito in alcuni passaggi nella storia, che seppur obbligatori, potevano essere sicuramente più snelli.
Nel complesso una grande storia, che lascia l'amaro in bocca perchè ci ricorda che nulla è come sembra, anche se noi viviamo in una parte di modo "fortunata", forse ancora per poco, ci sono parti del nostro pianeta in cui la gente vive la propria vita nella disperazione.
Grazie Camilleri.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Bel giallo...
Un giallo scritto in modo scorrevole e molto interessante (e talvolta divertente) da leggere. Consiglio questo libro (e tutti i romanzi di Montalbano) a chi piacciono gialli che non siano necessariamente intricati come quelli di Agatha Christie o Rex Stout. Attenzione al siciliano, in quanto il libro è scritto interamente in dialetto: sia nei dialoghi tra i personaggi, sia nella narrazione dello scrittore.
Libro non impegnativo, voto complessivo = 8.
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Il giro di boa
Le indagini del commissario questa volta sono due, insieme. Sono indagini che si muovono con lo stile di Camilleri e avranno il compito stavolta, non soltanto di consegnare i malfattori nelle mani della giustizia, ma, di rimettere in pista Montalbano.
In questa indagine, Salvo che è sempre stato pronto ad andare “oltre”, a seguire il suo istinto, oltre quello che gli viene concesso dalla legge dei suoi superiori, adesso sembra essersi stancato di quello che fa, come se avesse preso coscienza dell’inutile lotta contro i mulini a vento, come se fosse un uomo fuori tempo.
E’ qui che compare la denuncia politica e la presa di coscienza di una società che non cambia; però c’è la svolta camilleriana, quello squarcio, quel qualcosa che rimette in pista il commissario di Vigata, quello a cui basta un’intuizione venuta fuori per caso, come per le vecchie guardie di un tempo.
Un libro in cui è spesso presente l’introspezione di un uomo che va avanti negli anni ma continua a fare le cose da ragazzino animato dal desiderio di prendersi la soddisfazione del suo duro lavoro.
Racconto intervallato come sempre dalla vita del commissariato, dei personaggi tipici di quel luogo, dalla vita privata di Montalbano che ruota intorno a poche figure ma di elevata importanza