Il gigante sfregiato
Letteratura italiana
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ANCHE AL FESTIVAL NOIR DI COURMAYEUR VANZINA VA AL
Anche alla presentazione del volume "Il Gigante Sfregiato" al Festival del Noir di Courmayeur il pubblico si è dichiarato entusiasta di questo romanzo (che in pochi mesi è stato ristampato più volte). Merito dell'autore che ha saputo fondere in maniera ottimale il genere "noir" con una narrativa sempre leggera (seppur professionalmente altissima con riferimento al genere letterario) condendosi così il lusso di far avvicinare al genere "hard boiled" tutto quel "popolo di lettori" che mai avrebbe pensato di apprezzarne i contenuti e la tipologia stessa (cosa che invece è puntualmente avvenuta).
Nell'attesa -sperata- di leggere l'eventuale seconda avventura di Max Mariani, invito tutti -ma proprio tutti- a regalarsi (o a regalare) "Il Gigante Sfregiato" in occasione delle imminenti Festività Natalizie. Fidatevi !
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UN LIBRO CHE SI DEVE ASSOLUTAMENTE LEGGERE .......
Da affezionato ed appassionato cultore dei vecchi "gialli mondadori" anni '50, per me Enrico Vanzina con questo romanzo ha davvero fatto centro.
Senza dire nulla della trama, preciso che quello che mi ha colpito di più del romanzo sono due aspetti: da un lato l'Autore è riuscito a far "vivere" benissimo nella Roma degli anni 2000 un personaggio che sembra di peso preso dai "noir" degli anni '50 (attenzione: non si tratta di un personaggio vecchio o antico che viene lanciato in modo inconcludente nella nostra realtà ma piuttosto un uomo dei nostri giorni che vive con disincanto, ed amarezza concreta, la vita guardandosi attorno - con quel minimo di cinismo che lo rende realistico, anzi reale, e quindi estremamente credibile, e non il classico "eroe senza macchia" di cui sono permeati una buona parte dei romanzi gialli attuali, in particolare i cd. legal thriller).
l'altro aspetto davvero interessante (che mi ha tenuto in senso fisico incollato al libro) è il continuo ed inaspettato sconvolgimento della storia così come si presenta di volta in volta agli occhi del protagonista; l'assoluta imprevedibilità (dota massima -questa- secondo me del genere in questione): una specie di infinita serie di .................. "scatole cinesi" l'una nell'altra: per il lettore la reiterata convinzione che l'ultima scoperta e/o tesi del detective sia quella giusta e definitiva ................ cosa che mai è !
Davvero un romanzo da consigliare !
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Un bel libro divertente e raffinato
Questo primo romanzo"giallo" di Enrico Vanzina è davvero una sorpresa. Si legge con gusto, divertendosi da pazzi. E' una trasposizione, a Roma, di quelle avventure gustose che scriveva Chandler per il suo Marlowe. Max Mariani è un detective che sembra uscito da quel tipo di letteratura "hard boiled". Il caso che deve risolvere, quello di Sandrone, un ex rugbista invecchiato in mezzo ad un mare di guai, è complesso e molto ben strutturato. Si entra nel mondo della malavita romana, popolata da mafia cinese, delinquenza dell'Est e sudamericana. Ci sono donne fatali, "dark ladies", gangster e poliziotti border line. Roma è descritta in maniera magnifica. Ma il grande pregio del libro è che mescola con grande abilità, dialoghi spiritosi e una trama avvincente. Viene voglia già di leggere una nuova avventura di questo Max, cinico ma dal cuore d'oro, tosto e spiritoso, sempre dalla parte dei perdenti. Un libro perfetto per la lettura estiva.