Il giallo di Villa Nebbia
Letteratura italiana
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Un mistero fitto come la nebbia
Piero Bianchi vive a Sasso Marconi,ed è stato un alcolista. Sua moglie si è suicidata, ma i suoi compaesani sono convinti che invece sia stato lui ad ucciderla. Per lui quindi la vita in paese non è facile e oltre al dolore della moglie che lo ha lasciato, Piero è costretto a subire ogni sorta di aggressione fisica e verbale dai suoi concittadini , ed è costretto ad abbandonare la sua casa.
A Villa Nebbia cercano un custode, e Piero si presenta al colloquio con l'avvocato Emidio Torsi per avere il lavoro. Emidio è anche l'ex marito di Ilde, l'anziana proprietaria della villa e con lei, nella villa, vive sua nipote, Mariasole.
Ottiene il posto e si sistema nella dependance che rimette a posto con cura, ma tutta la villa è fatiscente e avrebbe bisogno di essere ristrutturata ma per ora l'ingresso all'interno della villa gli è proibito.
Piero dopo quello che ha passato ha solo bisogno di un po' di tranquillità e la nebbia che avvolge la villa, costantemente, sembra fare proprio al caso suo. In qualche modo lo tiene sospeso e lo estranea dalla realtà, e lo irretisce. Si sente però osservato ed ha l'impressione che in quella fitta foschia si aggiri anche un'altra presenza, che percepisce ma non vede.
Quando però cominciano a susseguirsi fatti inquietanti, legati tutti in qualche modo alla villa e ai suoi proprietari, i suoi sospetti si fanno più forti fino a sfociare ad un'evidente realtà, che Piero svelerà oltre e nonostante la nebbia.
Si, perchè la nebbia è la vera protagonista del romanzo, essa confonde e nasconde, e spesso crea muri impenetrabili, che non si riesce ad oltrepassare, se non con un passo cauto e lento,
che poi è proprio il ritmo del romanzo: una narrazione avvolta da un fitto mistero che verrà svelato, appunto, pagina dopo pagina, un passo alla volta.
La lettura è piacevole e coinvolgente, il libro ha una buona trama e una forte suspence che cattura il lettore fin dalle prime pagine.
E' tutto molto ambiguo, soprattutto i personaggi, e difficilmente il lettore riesce a capire il movente di così tanti efferati delitti, che all'apparenza sembrano solo il frutto di una mente perversa; ma in realtà sono il frutto di un piano prestabilito che si rivelerà solo alla fine del romanzo.
Il finale mi ha lasciato un po' interdetta, forse un po' frettoloso e rocambolesco, ma non voglio svelarlo ovviamente, per il resto una buona lettura, leggera e di evasione.