Il corruttore
Letteratura italiana
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Opinioni inserite: 1
Promosso!
Piacevole, piacevolissima sorpresa!
Ho comprato quasi per caso questo giallo italianissimo e - per quanto mi riguarda -mai sentito nominare.
Ho leggiucchiato la storia: mi sembrava bella.
Si svolgeva in Sicilia: amo le storie che si svolgono in Sicilia!
L'ho comprato e non ho avuto modo di pentirmene.
Ho scoperto poi che questo giovane autore palermitano, Ugo Barbàra, ha scritto anche altri due romanzi; uno, "In terra consacrata" è già nella mia libreria..
La vicenda è scorrevole ed intrigante.
Bella la storia del rapporto tra questi due uomini così diversi, diametralmente opposti.
Il Corruttore , L'avv. Tanlongo, e l'Incorruttibile, Pietrasanta.
Interessante la storia di queste due famiglie, le loro; dello stile di vita, del rapporto tra moglie e marito....anche questi diversissimi.
Parlando del rapporto con la moglie Elisa, apparentemente perfetto, scrive:
"“Quando sognava di fare l’amore era sempre con Elisa. Vittorio era convinto di essere l’unico marito a sognare di andare a letto con una donna che già aveva”.
Una famiglia del Mulino Bianco , insomma. Quelle quasi finte.
Anche se...ma non voglio anticipare nulla!
La vicenda parte così: è necessario ottenere il permesso per la costruzione di un aeroporto ad Agrigento. A qualsiasi condizione. E qui entra in gioco questo personaggio, che fa il corruttore di professione, che sa quali pedine muovere, e in che modo, e fino dove spingersi, mantenendo le mani rigorosamente pulite.
Così si dipana il romanzo, sempre piacevole, mai lento, con un buon approfondimento dei personaggi. Si incontrano, nella lettura, altre figure interessanti, che movimentano la storia, ed il finale non delude.
Giudizio: consigliato a chi apprezza i gialli di casa nostra.