Il cane che parla
Letteratura italiana
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L'agnello disse molte belle parole al lupo.Voleva
L'agnello disse molte belle parole al lupo.Voleva che il lupo divenisse buono e mite come lui...
Siamo in America,nell'East Coast, un gruppo di amici e colleghi di lavoro, dopo
un soggiorno di piacere ospiti nella villa dell'editore Marino Grant, si ritrova sul treno diretto a Boston,tornano a casa.Si tratta del poeta Aroldo Banner, Dady Dadies vice direttore della Nuova Stampa col suo cane lupo Ciannell , il giornalista Carlo Svedensson, Tom Fharanda Editore e Fiorella Garrett scrittrice.D'un tratto qualcuno tira il freno d'emergenza. Tutti i passeggeri si sporgono dai finestrini per capire cosa possa essere successo. Dalla boscaglia che stava attraversando il treno parte un colpo. Aroldo Banner cade morto fra le braccia di Fharanda.
Viane chiamato il capitano Merulay della piccola cittadina di Corsey ad indagare, ma il caso si rivela più intricato di quanto si credesse, da Boston giunge l'ispettore Arthur Jelling.
Da un primo sopralluogo sul treno e nella boscaglia, per le numerose prove recuperate emerge
al di là di ogni ragionevole dubbio un unico colpevole l'editore Marino Grant, il signor Grant odiava, a quanto affermano molti testimoni, il poeta, possedeva un fucile da caccia con pallottole simili a quelle che avevano ucciso Banner ed era nella boscaglia a caccia quel giorno. A questo punto il caso sembra risolto, ma c'è un cane, che...come dire...parla! Beh, non esageriamo, chi ama i cani sa che sono animali molto intelligenti e alle volte assumono pose e comportamenti tali che sembrano parlare.Saranno,quindi, i "pensieri" di un cane a far luce su un delitto molto intricato.
Scerbanenco è un grande maestro, fortuna che Sellerio ripubblica i suoi capolavori, peccato non averlo più qui tra noi.