Il boss è immortale Il boss è immortale

Il boss è immortale

Letteratura italiana

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Dopo il successo nelle indagini sul traffico di opere d'arte, l'ispettore Bernard Bastiani, francese con origini italiane, è stato promosso a Lione all'Interpol, sezione Tutela internazionale del patrimonio artistico. Viene presto contattato dal colonnello Gagliano per indagare su un furto misterioso, che ha qualche elemento in comune con un sequestro. Lisa Miller, figliastra di Anastasio, ultimo discendente della casata dei principi di Sansevero - consiglieri del Regno di Napoli al tempo dei Borboni -, è stata rapita fuori dall'Università Federico II. Dalla Cappella Sansevero, dove è custodito il famoso Cristo velato, è stata sottratta una macchina anatomica, un corpo di donna perfettamente conservato con arti, viscere e vene, realizzata dall'antenato del principe di Sansevero, un esorcista massone che aveva condotto studi ed esperimenti nella convinzione di poter conquistare l'immortalità. Chi è il responsabile del reato? Si tratta di un furto su commissione? E cosa hanno in comune la macchina anatomica e il sequestro della ragazza? Nella cappella ci sono lavori in corso, gestiti da strani operai. L'intrigo s'infittisce e l'ispettore Bastiani, insieme al colonnello Gagliano, sprofonda nell'impero della camorra aggirandosi per i bassifondi di Napoli, che tanto gli ricordano la sua Marsiglia. Da questa vicenda carica di mistero prende le mosse un thriller anomalo, pieno di colpi di scena e risvolti sorprendenti, che portano l'ispettore Bastiani nei meandri di una città affascinante, decadente e tenebrosa. Massimo Nava cattura il lettore fino all'ultima pagina, in una discesa agli inferi che svela a poco a poco i drammi e i conturbanti segreti di Napoli.



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Il boss è immortale 2019-01-29 09:36:37 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    29 Gennaio, 2019
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Bernard Bastiani tra camorra, alchimia e amori mal

Torna l’ispettore Bernard Bastiani, già protagonista de Il mercante di quadri scomprasi, ne Il boss è immortale: un romanzo intrigante che mescola con abilità e sapienza narrativa temi affascinanti quali l’alchimia, il tentativo umano di raggiungere l’immortalità, e la camorra.
L’ispettore Bastiani, un uomo sobrio, sbrigativo e di poche parole, era:
“ispettore capo ora, aveva accettato malvolentieri il trasferimento all’Interpol. Si sentiva come un attore non più protagonista, con il nome scritto in minuscolo sulla locandina. I superiori avevano deciso che la sua esperienza fosse più utile in attività investigative a livello internazionale e il recupero delle opere d’arte apriva fronti di lotta al crimine che andavano oltre la tutela del patrimonio. (…) Lui era cresciuto in provincia e vestiva come un funzionario pubblico: fresco di lana grigio in tutte le stagioni, camicie scure e anonime cravatte, se si ricordava di metterne una. A volte, un dolcevita nero accentuava l’aria trasandata e vissuta, che è poi l’immagine comune dell’uomo francese. “.
Ora si ritrova ad affrontare una serie di eventi inspiegabili: una giovane studentessa inglese, Luisa, viene rapita e scompare nel nulla, e nessuno si premunisce di chiederne un eventuale riscatto. Parallelamente il vecchio boss di camorra, don Michele, sta morendo afflitto da un male incurabile, e dal suo letto di morte formula richieste a dir poco sorprendenti. Cosa c’entra lui in tutto questo e chi è Michele?
“Un uomo piuttosto bello e dai modi gentili, dal suo saper dare ordini con uno sguardo e vederli eseguiti all’istante. Non si domandava da dove scaturisse tanto potere.”
Il suo mondo è:
“le cose nel mondo di don Michele, di un codice del disonore che appestava l’aria, marchiava generazioni di giovani, condannava al sottosviluppo territori e popolazioni.”
Lui ha un figlio, Luca, allontanato ben presto da Napoli, portato lontano per sottrarlo a qquesto mondo, dove diventa avvocato a Londra. Ora il padre lo manda a chiamare, rompendo una promessa fatta molto tempo prima. Perché? Cosa vuole da lui?
Parallelamente accade un fatto insolito: dalla Cappella Sansevero, a Napoli – la cappella famosa per il Cristo velato, un fine velo di marmo appoggiato impalpabilmente come una leggera stoffa sul corpo del figlio di Dio- scompare una delle due macchine anatomiche custodite all’interno, ovvero il corpo di una donna conservato con arti, viscere e vene. Che cosa sono le macchine anatomiche?
“Le macchine anatomiche. Sono perfette: hanno ossa, vene, arterie, organi interni, occhi… insomma tutto il corpo. Non si sa cosa rappresentino, perché nessuno è mai riuscito a decifrare gli studi del Principe. Pare si fosse ispirato al culto dei morti dell’antico Egitto e che volesse riprodurre con metodi e materiali moderni le tecniche di conservazione delle mummie.”
Il tutto è assurdo ed inquietante. E il colonnello Gianni Gagliano, incaricato delle indagini non comprende nulla o poco, e chiede la collaborazione di Bastiani. Il colonnello:
“era a capo della sezione recupero di opere d’arte, istituita in considerazione dell’importanza del patrimonio italiano. Aveva appena ricevuto un encomio. (..) aveva uno stile ricercato : abito blu di taglio sartoriale, camicia azzurra, cravatta di seta Marinella e scarpe inglesi. Il colonnello era di qualche anno più giovane, ma capelli brizzolati e baffetti bianchi lo invecchiavano. Era di statura media, dotato di un fisico asciutto e slanciato imbellito dai lineamenti regolari degli uomini del Sud.”
Le indagini, complesse e difficili, conducono i due fino a Lione, nei meandri oscuri dell’alchimia e del conseguente tentativo di assicurarsi l’immortalità a lungo cercata e mai ottenuta. Un libro affascinante. Una narrazione asciutta, fredda, distaccata, che non lascia spazio ad inutili fronzoli, e che risente della professione dell’autore, Michele Nava, giornalista. Un testo che si svolge tra passato e presente, per una lettura che corre spedita attraverso il racconto e lo sviluppo di temi ammalianti quali il processo alchemico, il coinvolgimento in questo procedimento di facoltosi membri del Vaticano, e in ultimo la camorra e il suo mondo abietto. Veramente un ottimo libro.

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Consigliato a chi ha amato Massimo Nava, Il mercante di quadri scomparsi.
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