I numeri della sabbia
Letteratura italiana
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 10
Scorrevole e niente più
Ormai vanno di moda le trame storico-mistiche , qui con un bel complotto per una apocalisse digitale, tema intrigante ma trattato troppo di fretta .
Nel complesso un racconto ben costruito e anche ragionevolmente plausibile con trama scorrevolissima, si legge a velocità sostenuta, "spessore" però pochino...approfondimenti anche. C'erano gli spunti per farne qualcosa di meglio , rimane una lettura piacevole di cui dopo qualche mese non ci si ricorderà più...
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Avvincente
Forse leggermente al di sotto delle mie aspettative ma unicamente per le ottime recensioni viste prima della lettura e che mi avevano fatto pensare ad un capolavoro nel suo genere. In realtà si tratta semplicemente di un discreto romanzo, ben orchestrato, ben scritto e con una trama che funziona. Lo stile è quello ormai consolidato che mixa misteri storici, lotta tra bene e male ed una buona dose di azione.
Il risultato comunque è una lettura piacevole e quindi consigliata.
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Notevole ...
Un libro che si legge tutto di un fiato o quasi avvincente, la trama è ben articolata e ben cadenzata ... forse un pò di fretta nel finale, che forse è la cosa che lascia un pò più di ... forse voluta, magari per tenere aperta la porta a un seguito. Speriamo. Che "La profezia dei Maya" letto dalla nuova badessa sia un'allusione a ... ?
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E se invece?
E se invece fosse non uno scrittore famoso ma una scrittrice famosa. Ad esempio una celebre scrittrice che conosce bene Orta, conosce bene il Monastero di San Giulio, conosce bene la Bibbia, il mondo e i cuori degli uomini? Una scrittrice che ha sempre dedicato i suoi scritti ad argomenti sacri e questa volta si è divertita a giocare e perciò ha deciso di cambiare nome? Insomma: e se questo libro l'avesse scritto Anna Maria Canopi? Se incrociamo i dati troviamo un'intervista a lei in cui si parla del libro. Sarà una coincidenza?
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Forse Genna
Sto leggendo il libro in questo momento, mi sta piacendo, ma tenderei ad escludere che l'autore sia Umberto Eco.
Piuttosto mi sembra di cogliere una certa somiglianza con i thriller di Giuseppe Genna, specialmente con In nome di Ishmael
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bello, ma...
Il libro è scritto in maniera scorrevole e dinamica, la storia riesce a coinvolgere il lettore facendo crescere in lui una forte curiosità che lo spinge fino alla fine del libro.
Il finale ha deluso un po' le mie aspettative, comunque nel complesso è una lettura molto piacevole.
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L'utimo catone
BELLO E MISTERIOSO
Una storia. Dopo averlo letto, entusiasta, sono andato a ringraziare il mio libraio di fiducia, che me lo aveva fortemente consigliato. Allora lui, con un sorriso sornione mi dice: la prima volta che sei al pc prova a incrociare su "goggle" Talbot e Dagospia. Io l'ho fatto e il risultato è stato il seguente:
3 - Sperling & Kupfer riempie le librerie con il thriller "I numeri della sabbia" dove, fra le altre cose, si svela in maniera intrigante il significato del 666 della Bibbia (anni luce dalle boiate sataniste). Il libro risulta scritto dall'esordiente Roger Talbot, irlandese che scrive in italiano. Ma si mormora che dietro questo nom de plum si nasconda uno dei più celebri scrittori italiani...
A questo punto torno dal libraio, ma lui è una tomba. In realtà, dice di non saperne molto. Però siamo entrambi incuriositi perché l'illazione di Dagospia non è stata ripresa da nessuno. Possibile che nell'asfittico panorama di novità editoriali su questo libro sia calato il silenzio? O, come ci sembra più probabile, non è che qualcuno ha deciso di proposito, divertendosi ancora di più, di tenere segreto il segreto? E, appena il Dagospia che tutto sa ha alzato il velo, subito è stato costretto a richiuderlo? A ciò è impossibile rispondere.
Ma il libro, in ogni caso, è scritto da qualcuno che la sa davvero lunga: qui c'è mestiere, abilità nel creare un plot, ma anche scrittura raffinata e troppe competenze notevoli (informatica, mondo finanziario, storia, teologia, meccanica, problemi delle minoranze etniche, dialogo interreligioso, etc). Una lettura straordinaria. E sono a caccia del mistero. E un'idea di chi sei, caro Talbot, me la sono fatta bene bene, soprattutto là dove citi Ubertino da Casale, vero? Un piccolo cameo?
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Raro
"I numeri della sabbia", diciamolo subito, è un thriller di quelli rari. Raro, infatti, è costruire un puzzle con tante tessere e incastrarle una nell'altra con un'abilità simile. Raro è unire una trama avvincente a dei personaggi credibili e non monodimensionali. Raro è inventare un'ambientazione internazionale senza scrivere castronerie. Raro è usare l'attualità con tanta precisione (dai giochi bancari alla causa Mapuche). Raro è usare la Storia e il Greco antico senza pedanterie, ma contemporaneamente senza annoiare e sempre riuscendo a rimanere alla portata di ogni lettore. Raro, infine, occuparsi del 666 biblico senza sfiorare mai le stupidate da cricche sataniste e trovare invece una spiegazione filologicamente ineccepibile, verosimile, e pure un po' inquietante. Raro, insomma, trovare un thriller di questo livello. Lo consiglio.
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i numeri della sabbia
è avvincente e si presta a chiavi di letture diverse e non banali.
Si divora per il rapido susseguirsi di eventi
Ma chi è questo autore che scrive con tanta maestria ..possible che non sia mai apparso sulla scena?
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Imperdibile
Bel thriller, dalla trama davvero ineccepibile. L'autore mischia abilmente il passato, il presente e il futuro (dell'umanità, si intende). Difficile riassumere la trama, complessa ma sviluppata in maniera nitidissima: posso solo dire che è straordinariamente verosimile e parecchio inquietante. Gli ingredienti sono: Roma, Dublino, Dubai, Montecarlo e un'isola che non posso dire. E poi: i computer, i numeri, i giochi bancari, il mistero del 666 nell'Apocalisse. E poi ancora: fanatismi religiosi in guerra fra loro. E poi ancora: l'imperatore Costantino e il concilio di Nicea. E poi ancora: un muro senza fine nel Chubut argentino. Come è possibile che tutti questi ingredienti vivano in un libro in modo equilibrato e avvincente? Chiedetelo a Talbot, che o è l'esordiente più talentuoso degli ultimi dieci anni o è qualcuno di famoso (come si sussurra in molti siti, a partire da Dagospia).
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Luther Blisset - Q<br />
Dan Brown - Il codice da Vinci<br />
Micheal Crichton - Stato di paura