Narrativa italiana Gialli, Thriller, Horror I delitti di via Medina-Sidonia
 

I delitti di via Medina-Sidonia I delitti di via Medina-Sidonia

I delitti di via Medina-Sidonia

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

I sani, buoni, misteriosi delitti, che gli mancano tanto. Quelli con un bel movente, quelli da scavarci dentro per arrivare alla fine ai meccanismi elementari della psiche. Da noi, però, c'è la mafia che oscura tutto, e non concede a un detective brillante alcuna possibilità di uscire dalla routine. Ma il delitto, il duplice delitto, che insanguina Palermo, è di quelli sani buoni e misteriosi: senza mafia, radicato invece in una complicanza annosa di gelosie e inconfessabili colpe. Conduce l'indagine una specie di prototipo palermitano, colto e nullafacente, raffinato e sensuale, così simile a una versione sprovincializzata e moderna dei siciliani di cui diceva il principe Fabrizio del "Gattopardo" (o a un miscuglio meridionale di Marlowe e Philo Vance). Ed è questo suo senso metastorico di superiorità che gli permette di condurre l'indagine con la facilità, e la felicità, di chi insegue un ritmo.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 3

Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.7  (3)
Contenuto 
 
4.0  (3)
Piacevolezza 
 
4.3  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
I delitti di via Medina-Sidonia 2017-03-09 15:54:44 Lonely
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Lonely Opinione inserita da Lonely    09 Marzo, 2017
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La Palermo di Lorenzo La Marca

In una Palermo avvolta dall'afa di uno scirocco africano, il biologo Lorenzo La Marca mentre si affaccia alla finestra del suo ufficio scorge un corpo senza vita legato con un cappio a un ramo di un fico dei giardini botanici. Non convinto che si tratti di suicidio, La Marca si rivolge ad un vecchio amico, il Commissario Vittorio Spotorno, per aiuto. Nel frattempo, il cadavere di un altro ex-collega viene ritrovato annegato in una fontana. Per una serie di eventi La Marca si ritrova coinvolto a risolvere da solo il mistero degli omicidi.
Un giallo direi. Si, diciamo che il filo conduttore del romanzo è proprio un giallo, c'è un delitto, c'è un investigatore, un poliziotto,amico dell'investigatore, una vittima, anche più di una, un movente e un assassino.
Ma per Santo Piazzese direi che è un po' riduttivo.
Il giallo è una scusa che lega il romanzo, ma nel mezzo e tra le righe c'è molto altro: c'è la vita dell'autore, i suoi studi classici, la sua carriera scientifica, la sua visione politica, le sue passioni, la musica che ama, i film che vede, le sue letture, e le sue riflessioni, spesso filosofiche.
Fa sfoggio di quello che sa Santo Piazzese, e sa tanto. Conosce diverse lingue, conosce bene la sua terra e la storia della sua terra. Descrive posti e luoghi nel dettaglio, usi e tradizioni, e la cucina siciliana. E' della scuola di Camilleri, ma ricorda Sciascia.
Il giallo è semplice, lineare, mai noir sempre soft e molto ironico.
Ecco, l'ironia è la sua arma vincente, altrimenti tutta questa cultura in bella mostra risulterebbe un po' pesante al lettore, e soprattutto a un lettore di gialli.
La sua scrittura è, direi, elegante e mai volgare, non c'è descritta, ad esempio, una singola scena di sesso, ma neanche l'amore nè la passione emerge da una singola frase o parola.
Il protagonista, Lorenzo La Marca, sembra un uomo che con l'amore ci ha fatto un po' a pugni, l'esatto contrario dello stereotipo del Dongiovanni siciliano.
E' un biologo, che lavora presso i laboratori del dipartimento dell'università di Botanica di Palermo. Ha un amico, Vittorio Spotorno, commissario di polizia e ha, forse, una donna, medico legale. Dico forse perchè questo rapporto non è mai chiaro nè ben definito.
Vive in un palazzetto antico di proprietà al centro di Palermo, e lavora quasi per hobby. Ha un senso innato di superiorità su quasi tutto il genere umano, che lo porta a comportarsi come se tutto fosse predestinato, e prende quello che viene, senza tanti entusiasmi nè patemi.
Ma non per questo è un uomo curioso, intuitivo e deduttivo che collabora spesso alla risoluzione delle indagini del delitto di turno, con un ritmo tutto suo, scandito spesso dai brani di musica, jazz e classica, che lo contraddistinguono.
Inutile dire che il romanzo è tanto pregno di riferimenti e citazioni letterarie e culturali quasi da non poterne più. Ma forse la mia è solo invidia. Il suo peccato veniale? la sopravvalutazione del lettore! tanto da non tradurre nemmeno le citazioni in latino!
Ma non disperate, sto leggendo il suo secondo romanzo, e, devo dire, che è molto meno pretenzioso e decisamente più giallo!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Camilleri, Sciascia
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore
I delitti di via Medina-Sidonia 2011-12-22 19:24:14 joshua65
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
joshua65 Opinione inserita da joshua65    22 Dicembre, 2011
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

I ragazzi di Via Archirafi

Da siciliano doc (quale il sottoscritto è), mi ritrovo sempre a storcere un po’ il naso quando si associa, soprattutto nella letteratura e cinematografia, la Sicilia alla mafia.

Intendiamoci so benissimo che la Sicilia è riconosciuta universalmente anche per la sua storia, le sue tradizioni e la sua cultura, ma, ahimè, il prodotto mediatico siculo che si è sempre venduto meglio è ancora quello che contiene al suo interno cosa nostra e derivati (in effetti, vorrei proprio vedere un ambientazione di CSI o RIS a Palermo)

A nulla è valso scoprire che “100 colpi di spazzola prima di andare a dormire”, mirabile romanzo di emancipazione femminile (???) - a proposito prima o poi scriverò una recensione su questo libro - è stato scritto da una giovanissima scrittrice catanese (????) e che i romanzi di Camilleri riescono a scrivere storie gialle in Sicilia senza fare riferimento alla lupara neanche in una, sottolineo una, pagina dei suoi innumerevoli libri scritti finora

Ed è proprio per questo che con piacevolissima sorpresa mi sono ritrovato a leggere il primo ottimo libro di Piazzese. “Guarda, ti sentirai di vivere tra le vie di Palermo”, mi ha detto un amico che me lo ha consigliato.

Ed è proprio così, e non solo. I delitti di via Medina-Sidonia è un noir panormita azzeccatissimo che racconta le vicende di Lorenzo La Marca, professore di biologia di professione, scapolo un po’ annoiato ed appassionato di musica, vecchi film e ottimi libri di vocazione.

Caso vuole che il nostro si imbatta in un apparente suicidio di un suo vecchio amico e collega, tornato precipitosamente dagli Stati Uniti, per scatenare la sua voglia di indagare, mentre il Commissario e amico Spotorno brancola nel buio, soprattutto perché assorbito a tempo pieno da omicidi un po’ più eccellenti e ammazzatine varie (ci risiamo, eh?)

Per La Marca sarà facilissimo mettersi da subito i panni di Sherlock Holmes (o Nero Wolfe se preferite), ma, trattandosi pur sempre di un noir, durante le sue indagini oltre a scoprire movente e assassino incontrerà anche nuovi e vecchi amori, miserie umane e qualche rancore assopito.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Camilleri, noir
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore
I delitti di via Medina-Sidonia 2010-11-25 17:02:41 Cristina V
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Cristina V Opinione inserita da Cristina V    25 Novembre, 2010
  -   Guarda tutte le mie opinioni

Raffinato e piacevole.

Un'amante di tutto ciò che è "sicilianità" non poteva lasciarsi sfuggire questo romanzo..
Intrigata dall'ambientazione, prima ancora che dalla trama , l'ho acquistato in uno dei miei viaggi siciliani, sempre piacevoli!

Mi aveva colpita una definizione che ne avevo letto: romanzo giallo ( io dico giallino!)per "palati fini".
Mi sono detta:- Vediamo che cosa intende .

Devo ammettere che la definizione era azzeccatissima.
E' un romanzo che ti prende subito, e che definirei diverso. Avvolge in un'atmosfera particolare, di una certa Sicilia raffinata, colta, intellettuale, un pò decadente, quasi...

Completamente diversa, per intenderci, da quella di Camilleri, più selvaggia e ruspante.

Il protagonista Lorenzo La Marca non è un poliziotto, ma un professore universitario, biologo ( come l'autore!), che lavora nell'ambiente universitario della ricerca.
Ha però un amico poliziotto,Vittorio Spotorno, con cui ha spesso a che fare, specialmente in casi critici, come questo: la morte misteriosa di un ex collega, trovato impiccato nel Giardino Botanico.
Le indagini si avviano , ma ciò che prende di questo romanzo è la Palermo che "scorre" dietro la storia. Non solo , quindi, l'ambiente universitario, con lauree, esami, ma tutto: lo scirocco,i luoghi, la gente , il suo stile di vita.
Tutto ciò, raccontato in prima persona, in modo finto- cinico ed ironico , piacevolissimo e scorrevole.

Una lettura rilassante, intelligente e non banale.
Consigliata agli amanti del Noir italiano di qualità.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
20
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Mala. Roma criminale
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Giochi di ruolo
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli