I delitti della salina
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
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La giornalista Clara Simon
Francesco Abate è un giornalista professionista per l’Unione Sarda; il suo primo romanzo è del 1998, Mister Dabolina. Nel 2003 pubblica Il cattivo cronista, a cui fa seguito Ultima di campionato. Nel 2006 inizia una collaborazione con Massimo Carlotto, con cui scrive Mi fido di te. Altri romanzi fanno seguito fino all’ultimo appena edito intitolato I delitti della salina, pubblicato da Einaudi. Un libro curioso e nel suo genere innovativo: la protagonista è Clara Simon, una bella donna, dai tratti orientali. Figlia di una donna cinese di umili origini, e di un capitano di marina Francesco Paolo Simon. Purtroppo la madre muore di parto, e il padre risulta disperso in guerra. Clara viene cresciuta dal nonno, Ottavio Simon, un uomo molto importante a Cagliari:
“Il cavalier Ottavio Simon , le spalle larghe, un metro e novanta d’altezza, si pizzicò il baffo canuto con pollice e indice destro. (…) siamo una stirpe bizzarra, una famiglia eccentrica, bislacca. Oserei dire che abbiamo incanalato la nostra pazzia nel genio, abbiamo mitigato gli umori neri che ci sono propri per natura con l’ingegno, vinto ogni angoscia lanciandoci nel vuoto delle avventure più perigliose.”
Quest’ultimo nutre per la nipote un affetto smisurato, e non riesce mai a dirle di no, accettando i suoi comportamenti, spesso al limite. Come quello di voler a tutti i costi esercitare il mestiere di giornalista investigativa, che per il periodo è del tutto fuor luogo ed impensabile. Da ciò infatti derivano i guai della nostra protagonista:
“Erano giornate infuocate, di scioperi e proteste per il carovita. (…) alla manifattura si scatenò un tumulto tra le sigaraie, che volevano far valere le proprie ragioni, e chi era pronto a mettersi al soldo dei padroni per non fermare il lavoro. (…) Clara decise di vederci chiaro e nei suoi articoli non si fermò davanti a nulla, riuscendo a scalfire il muro di omertà e portando alla luce la verità. “
Ora sembra più tranquilla, anche se non desiste dai suoi propositi. Quando una sigaraia le comunica la sparizione di molti “piciocus de crobi”, lei non può far finta di nulla. Chi sono costoro? Sono:
“i facchini del mercato e il loro mondo di miseria. Bestioline per lo più orfane o provenienti da famiglie mischinissime. “
Aiutata dal suo amico di infanzia Ugo Fassberger, redattore del giornale in cui scrive, e del tenebroso tenente Rodolfo Saporito, che ha un debole per lei, Clara riuscirà a scoprire cosa sta succedendo in città? In particolare cosa accade durante la notte con celebri personaggi che si riuniscono lontani da occhi indiscreti per mettere in atto quali strane pratiche? La verità è un lungo cammino irto di ostacoli, e questo Clara lo sa molto bene.
Un libro scritto ed elaborato con un taglio giornalistico netto e preciso, che non concede scampo e non si perde in inutili fronzoli, che si legge con piacere e coinvolgimento emotivo. La protagonista, Clara, è sicuramente il punto forza di grande impatto, che suscita non solo interesse per i suoi comportamenti, per la sua intelligenza e per il suo intuito; ma è anche motivo di riflessione su tempi passati dove ad una donna era impedito di scrivere articoli di cronaca nera e meno che mai investigare. Un altro punto di grande forza è l’ambientazione, data dalla città di Cagliari, colta nella sua bellezza intrinseca delle saline, del Bagno penale, del bordello e del teatro dell’opera, alla spiaggia del Poetto, ma anche nel suo lato più oscuro, più miserevole, dove il male esercita tutta la sua forza. Ne consegue una lettura avvincente, di un tempo passato, resa dall’autore con perizia narrativa e ricerca alle fonti precisa e ricca di dettagli importanti. Da gustare con piacere infinito.
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Un simpatico terzetto
Ho letto con gusto questo piacevole giallo, ambientato nella Cagliari dei primi del novecento, anni che hanno visto le rivendicazioni delle sigaraie della Manifattura tabacchi affiancate dalle proteste anarchiche di quell'epoca. In questa Cagliari, descritta con amore e grazia, dal Poetto a Giorgino, dall'orto botanico alle saline, avvengono alcune morti di bambini, che stimolano lo spirito di giustizia di alcune persone, in primis la protagonista Clara Simon, una giovane donna che potremmo definire una antesignana del femminismo, con il suo amico d'infanzia Ugo, che lavorano entrambi all'Unione Sarda di cui aspirano a diventare giornalisti di spicco, e con Rodolfo, un giovane tenente dei carabinieri di origine napoletana. Lo sviluppo della storia così come la descrizione della Cagliari dell'epoca, anche sotto il profilo storico, mi hanno veramente intrigato tanto che il finale, che lascia ancora aperto un mistero, mi fa sperare di rincontrare presto questo simpatico terzetto.
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Clara Simon
Clara non riesce proprio a passare inosservata per quanto ci provi. Che sia per i suoi lineamenti, che sia perché la madre di origini cinesi è morta di parto, che sia perché il padre è disperso in guerra ed ella è cresciuta dal nonno Ottavio Simon, un personaggio eclettico e da tutti conosciuto in quel dei Cagliari, in ogni caso non le è possibile. E quel nonno non riesce mai a dir di no a quella nipote, mai. Anche quando il suo sogno è quello di scrivere come giornalista e di essere addirittura giornalista investigativa, anche quando il suo sogno è a dir poco irrealizzabile in quel dell’inizio Novecento. Quando viene a sapere dalle sigarie della scomparsa di molti “picious de crobi” il suo desiderio di sapere e far luce prende completamente il sopravvento. I ragazzi, facchini del mercato ed esponenti per eccellenza della miseria del mondo, hanno iniziato a sparire in circostanze tanto misteriose quanto inspiegabili. Sarà insieme a Ugo Fassberg, amico di infanzia e redattore del giornale per il quale scrive, e del tenente Rodolfo Saporito, con un debole nei suoi confronti chiaro e lampante, che avrà inizio la ricerca e soprattutto il tentativo di svelare cosa sta accadendo a questi dimenticati e reietti di cui la memoria ha perso traccia. Riusciranno a far luce sulla vicenda?
Francesco Abate torna in libreria con un delizioso giallo caratterizzato dalla presenza di personaggi eclettici e originali e da una trama che si lascia divorare e scoprire senza difficoltà. Lo scritto scorre rapido tra le mani del lettore, invita ad andare avanti e pone anche molteplici interrogativi su quel mondo che oggi ci sembra essere così lontano. Uno spaccato di un tempo che fu mixato con una lettura godibilissima e che solletica la curiosità.