Gotico rurale
Letteratura italiana
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Orrori dal mondo contadino
Ottima questa raccolta di racconti in cui Eraldo Baldini, come sua abitudine, riesce a fondere il meglio delle più inquietanti tradizioni agresti con una realtà immota ed atavica, associabile all'apparente quieto vivere di piccoli paesini di campagna, di minuscole comunità dimenticate dai più.
Qui l'orrore prende vita: antiche leggende, superstizioni, piccole e grandi crudeltà prettamente umane, oltre che una strenua chiusura verso chi quel microcosmo non può comprenderlo -rischiando tra l'altro di comprometterlo- stanno alla base dei brevi scritti.
E' un po' come ascoltare vecchie storie di paura per bocca di qualche parente o conoscente anziano avvezzo alla vita di campagna, novelle alle quali non crede nessuno eppure hanno uno strano potere perturbante. Il tutto magari la sera durante l'infuriare di un temporale, seduti davanti a una camino: ecco l'apprensione montare, nonostante la compagnia rassicurante e il luogo accogliente. Allo stesso modo le parole dell'autore scavano nell'inconscio facendo affiorare paure sconosciute, facendo cozzare al meglio la bellezza di quei panorami incontaminati con qualcosa di estremamente pericoloso strisciante sotto la radiosa superficie.
Baldini è antropologo oltre che romanziere, conosce bene la gente e il folklore dei luoghi presentati, è nato in quella zona a cavallo tra il mare della Romagna e la pianura padana, qui immerge i protagonisti in incubi ancestrali utilizzando argomenti a lui cari: ci sono l'incapacità di comprendersi di due mondi separati solo da pochi chilometri, la crudeltà infantile e l'ingiustizia nei confronti del "diverso", l'amore negato. Sono i misteri di zone un po' magiche e al tempo stesso rese difficilmente addomesticabili per via di una natura rigogliosa, depositaria di non detti che è meglio restino tali.
Interessante notare il legame tra la terra e la mitologia rurale: troviamo La Borda (già presente in "Mal'aria") ma anche altre presenze come La Vecchia nel Pozzo o il Gorgo nero, tutte strettamente legate al lavoro nei campi, capaci di influenzare in negativo la mente degli uomini raggiungendone il lato più oscuro.
Lo stile di scrittura asciutto e preciso fa la differenza, regalando compattezza ad un tema variato su più fronti (non manca un racconto piuttosto divertente).
Ne esistono due edizioni: la prima contiene dodici episodi, la seconda diciotto, entrambe vedono la postfazione di Francesco Guccini.