Donne informate sui fatti
Letteratura italiana
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Un'affettuosa ode all'italica femminilità
Un onesto ed affettuoso inno alla donna, ecco come si può definire il libro di Carlo Fruttero "Donne informate sui fatti". Un giallo semplice ma non banale, molto ben scritto, che racconta la vicenda di un delitto "tutto al femminile", narrato in prima persona dalle interessate nella vicenda. La bidella, la barista, la giornalista, la carabiniera, ognuna con le proprie fissazioni, i propri tic, le proprie passioni e le proprie convinzioni, sono ritratti affettuosi che si muovono nella versione contemporanea della Torino che fece da scenario ai classici del duo F&L, e nei quali è impossibile non intravedere caratteristiche che rimandano ai mirabili personaggi ideati dal duo di giallisti più irriverente del 900 italiano. Certo, l'eccellenza assoluta dei classici è lontana, ma certamente "Donne informate sui fatti" non manca in sagacia e efficacia narrativa, proponendosi infine come un'onesta e divertente ode, che col suo sincero sorriso racconta e saluta le piccole nevrosi dell'amato pubblico femminile
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Dalle stalle alle stelle…al fosso
Per le cosiddette "schiave del sesso" come Milena la vita non è certo facile: portate in Italia con l'inganno si ritrovano tristemente in balia di protettori violenti, di clienti viziosi e di giudizi ipocriti. Cambiare la loro situazione è quasi impossibile ma Milena ci riesce, si rifà una vita, trova un lavoro onesto, serenità, l'amore e un matrimonio da sogno. Passa, per così dire, dalle stalle alle stelle. Ma tutto questo a qualcuno può dar fastidio e un giorno la giovane rumena viene ritrovata in un fosso priva di vita e vestita inequivocabilmente da prostituta. Tutto sembra condurre al gesto di un magnaccia, ad una punizione per chi ha cercato di scappare dal giro, ad un avvertimento per chiunque cerchi di farlo in futuro. Ma non sempre la verità è così semplice e scontata e l'unico modo per capire come sono andate precisamente le cose è affidarsi ai racconti, alle ipotesi, alle scoperte di otto donne informate sui fatti. Dalla bidella impicciona alla barista omertosa, dalla carabiniera petulante alla zelante giornalista, e poi una ricca figlia di banchiere, due facoltose signore e una pseudo suora bigotta, ognuna con il suo punto di vista e le sue congetture, ognuna a rappresentare un diverso strato sociale o culturale, ognuna pronta ad aggiungere un nuovo tassello nel mosaico dell'indagine. Il continuo alternarsi delle voci narranti in prima persona è l'aspetto più originale e rilevante del libro. Fruttero poi è molto abile nel caratterizzare alla perfezione queste otto figure femminili, tracciandone con maestria i tratti salienti del carattere, la storia personale, la mentalità e distinguendole anche nel modo di parlare con uno stile di scrittura che varia da donna a donna. Un giallo dai colori tenui che certo non brilla per suspance e colpi di scena e caratterizzato da un ritmo blando e una trama un po' sempliciotta, ma che ha il pregio di trattare con leggerezza, ironia ed eleganza un tema delicato come la tratta delle prostitute e di presentare un ritratto simpatico e vivace della multiforme società italiana, torinese nel caso specifico, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti.
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donne informate sui fatti
Bello!mi sono fin dalle prime righe sentita presa e portata piacevolmente e con leggerezza a spasso fra i pensieri nascosti o appena osati di donne come me, alla ricerca di una verità non certamente tale, ma comunque possibile, probabile, quasi sicuramente così.
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insomma
carino ma niente di più..
bell'idea dei personaggi solo donna e che in ogni capitolo la protagonista cambiasse.
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donne informate....
devo dire che non sono rimasto particolarmente colpito da questo giallo italico. fruttero ha stirato e allungato all'inverosimile la storia di un omicidio , snaturando la credibilita' stessa del fatto. una caratteristica particolare, il fatto di far parlare soltanto personaggi di sesso femminile.