Delitto e rovescio Delitto e rovescio

Delitto e rovescio

Letteratura italiana

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Marco Luciani ha lasciato la polizia e l'Italia: un taglio netto, una nuova vita a Barcellona, da padre single. A parte occuparsi del piccolo, vivacissimo Alessandro, l'ex commissario si limita a gestire la casa che Alice, amica e amante occasionale, affitta ai turisti. Forse, però, dentro di lui non si è del tutto spento il gusto di indagare, di frugare nelle vite degli altri, di completare i puzzle. O forse, più prosaicamente, i soldi cominciano a scarseggiare. E così che Luciani si rassegna ad accettare l'incarico di ritrovare la figlia scomparsa di un imprenditore italiano. La ragazza si chiama Martina, ha diciannove anni e viveva in un'Accademia di tennis poco fuori Barcellona, dove si allenava per diventare una professionista. Segni particolari: una bellezza fuori dal comune. La polizia locale non si occupa del caso perché, stando alle apparenze, Martina si è allontanata volontariamente, per sfuggire alle pressioni soffocanti di un padre padrone che la voleva campionessa a tutti i costi. Ma nessuno ha più sue notizie, e il suo telefonino è sempre muto... L'istinto di Luciani gli suggerisce che qualcosa non torna e lo spinge a scavare nella vita della ragazza, iscrivendosi all'Accademia e spacciandosi per un amatore che vuole migliorare il suo gioco. Ben presto, la sua indagine informale si scontra con i silenzi o le bugie delle amiche di Martina, dei maestri - qualcuno in rapporti non solo tennistici con le allieve - e dell'ambiguo gestore dell'Accademia. In questo match la posta in palio è altissima, e Luciani dovrà giocare al meglio delle sue possibilità se vuole ritrovare Martina prima che sia troppo tardi. O almeno fare giustizia in suo nome.



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Delitto e rovescio 2017-11-04 18:24:15 kafkapuoti
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kafkapuoti Opinione inserita da kafkapuoti    04 Novembre, 2017
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DESCRIZIONE DEL TENNIS FEMMINILE SUI GENERIS

RECENSIONE:
E’ il primo libro che leggo di Claudio Paglieri, della serie dei romanzi gialli “le indagini del Commissario Luciani” e l’ho trovato piacevole e in alcuni tratti interessante. Un libro che si riesce a leggere in tre ore, con stilo fluido e leggero.
Il tema centrale del libro è il mondo del tennis femminile, che viene dipinto come un mondo sporco in cui prevale lo sfruttamento sessuale, le minacce, l’uso delle droghe e le scommesse sportive illegali.
Se è vero che lo scrittore, come afferma nei “Ringraziamenti” ama il tennis, in questo libro a mio avviso, non gli rende giustizia. Capisco che ogni romanzo è un’opera di fantasia e le situazioni sono invenzioni dell’autore, ma in questo caso, lo scrittore ha davvero esagerato con la fantasia. Personalmente non condivido la descrizione che lo scrittore fa del mondo del tennis, è uno sport di grandi sacrifici e per emergere c’è bisogno di un grande talento ma soprattutto di spirito di sacrificio, allenamenti durissimi e una forte determinazione.
Tutto il contrario di quello che viene descritto nell’attività dell’Accademia, dove le allieve fanno sesso con i maestri, uso di droghe, prostituzione con gli organizzatori dei tornei e complici nelle scommesse sportive illegali, invece di dedicarsi completamente al tennis e avere come unico obiettivo diventare delle vere campionesse.
Ho trovato interessante la discussione sul tema dei premi vinti fra atleti maschi e femmine e soprattutto la ripartizione degli stessi tra i giocatori che hanno una classifica ATP E WTA oltre i cento.
La trama del libro è prevedibile, anche se ha un finale inaspettato, sia per quanto riguarda il destino di Martina sia soprattutto per la passione del figlio Alessandro, di cui Luciani è totalmente allo scuro.
Ho trovato interessante la figura dell’ex Commissario Luciani, un personaggio con molti problemi personali, ma con una grande onestà intellettuale, con un notevole fiuto investigativo.
Nonostante l’antipatia nei confronti del padre di Martina, decide di ritrovarla a tutti i costi, trascurando la sua vita e quella del figlio Alessandro.
Le scene di sesso descritte nel romanzo non sono volgari ma funzionali alla storia.
Interessante è la premonizione dell’autore sul fatto che “la Catalogna un giorno sarà un paese indipendente” (il libro è stato scritto nel 2016). Infatti il 1° ottobre 2017 si è svolto un referendum sull’indipendenza della Catalogna e la maggioranza si espressa in modo favorevole. Ma se è vero che ogni libro ha un insegnamento, quello che mi ha colpito dalla lettura di questo libro e quanto Luciani afferma: “meglio il rimpianto del rimorso. Meglio tormentarsi per una cosa che non si è fatta, facendo del male a se stessi, piuttosto che disprezzarsi per una che si è fatta, facendo del male agli altri”. Un insegnamento di vita che tutti dovrebbero seguire.

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Domenica Nera
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