Narrativa italiana Gialli, Thriller, Horror Delitti di gente qualunque
 

Delitti di gente qualunque Delitti di gente qualunque

Delitti di gente qualunque

Letteratura italiana

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La formula del radium, un libro con una annotazione a matita che rimanda a un altro libro che contiene l'elenco di quattro ville storiche di Bologna e del suo territorio: Villa Aldini, Villa delle Rose, Casa Beroaldo e la Rocchetta Mattei. Questo è ciò che hanno in mano un fotografo conosciuto come "Duescatti" e un ricercatore universitario di nome Rosas, detto "il talpone". E con queste tracce Rosas arriva a un episodio storico documentato: un furto di radium commesso dall'esercito tedesco all'ospedale Sant'Orsola nel 1944. Radium sottratto ai malati e destinato alla macchina bellica di Hitler. Solo che, arrivati a questo punto, Duescatti trova una morte orribile a Casa Beroaldo e Sarti Antonio, sergente, si trova di fronte a una scena del delitto enigmatica, mentre Rosas, che in Questura viene indicato come colpevole della morte del fotografo, è misteriosamente scomparso.



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Delitti di gente qualunque 2013-05-20 19:37:38 verdat
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verdat Opinione inserita da verdat    20 Mag, 2013
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Davvero un bel libro!

Macchiavelli non delude mai!

L'azione si svolge tra Bologna, e vecchi manieri...

Sarti Antonio con l'inseparabile Talpone hanno tra le mani davvero qualcosa di scottante, un qualcosa che è sparito nel 1944, il radium che sarebbe servito per curare i malati di cancro, ma che invece fu sequestrato dai tedeschi...

Si intreccia la grande umanità di Sarti Antonio, con la necessità di venire a capo dei delitti....come può Centoscatti, morire in quel modo così strano.....?
A me non ha dato respiro e l'ho letto tutto di un fiato!

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Consigliato a chi ha letto...
A chi ama il noir italiano...condito da un pizzico di storia recente e non.
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Delitti di gente qualunque 2009-08-15 15:50:57 Valeria
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Opinione inserita da Valeria    15 Agosto, 2009

Mi è piaciuto tantissimo !

Adoro il modo di scrivere di Loriano Macchiavelli !

La trama è piacevole e avvincente, e l'ambientazione affascinante, forse ancor più per me perchè sono di Bologna.

Sarti Antonio, sergente, è un personaggio davvero interessante, un po' alla tenente colombo, anche se con un taglio del tutto diverso.

Tanta ironia, spesso tra le righe, e riferimenti a fatti di cronaca contemporanea che ti coinvolgono ancor di più, comunque a cavallo tra il divertente, l'ironico e il commovente, come per esempio quando Sarti Antonio, impietosito per le condizioni di vita riscontrate in un campo nomade abusivo e contemporaneamente per la solidarietà e l'umanità riscontrata in quella gente, riempie il baule della macchina d'ordinanza di viveri e si reca al campo per distribuirli, ma quando arriva trova le ruspe che stanno demolendo il campo e addirittura viene incaricato dal questore di prendere il controllo delle operazioni, cosa che fa con la morte nel cuore.

Mentre lo leggevo la mia mente immaginava Cavina interpretare Sarti Antonio, sergente, in quella stessa scena, ed era fantastico.

Da leggere assolutamente, addirittura da non perdere se se amavano gli sceneggiati di Sarti Antonio interpretati da Cavina.

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