Dalle finestre del borgo

Alessandro Reali pubblica con la casa editrice Fratelli Frilli un’antologia molto intrigante, intitolata Dalle finestre del borgo. Una edizione speciale che all’inizio di ogni nuovo capitolo vede una bella illustrazione in bianco e nero della città di Pavia, dove avvengono i fatti narrati.
Siamo ad aprile 2020, in piena pandemia, e questo libro racconta le gesta e le avventure dell’agenzia investigativa Sambuco e Dell’Oro. Questi due sono personaggi nettamente antitetici: Sambuco, uomo pacato, intelligente, posato, sposato, con un figlio che purtroppo perderà, è un investigatore nato, riflessivo e ponderato, rispettoso di tutto e di tutti, ha sempre molto garbo e classe nel porsi ai clienti. Di tutt’altra pasta è Selmo Dell’Oro: sempre alla ricerca del piacere, intreccia relazioni sentimentali, o presunte tali, un po’ con tutte le donne che gli capitano a tiro, nottambulo convinto, conosce tutti i locali di città e non, ambienti poco raccomandabili, come le sue conoscenze, che però forniscono l’elemento risolutore al momento giusto. Ecco in questo romanzo sono narrati i primi dodici casi che li hanno visti protagonisti, dall’inizio risalente all’ottobre del 1990. Nei risulta un dipinto dissacrante su una pletora di personaggi e di umanità variegata:
“da delinquenti comuni, maniaci sessuali, politico corrotti, traditori, poveri disperati, ribelli, stravaganti innamorati, prostitute, misteriosi affaristi e giovani yuppies.”
Insomma, un affresco preciso e puntuale su
“Com’eravamo”,
che colpisce, con un po’ di malinconia e di tristezza. E su tutto la città di Pavia, che sorride sorniona sulle gesta dei due protagonisti d’eccellenza, destinati ad un ottimo successo di pubblico e di critica. Per gli amanti del vintage, ma non solo.