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Confine di Stato

Letteratura italiana

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Erano sbirri corrotti, traditori della Repubblica, politici con le mani sporche di sangue, spacciatori irlandesi in affari con Cosa Nostra, ragazzi in nero pronti a tutto. Se solo un istante delle loro esistenze avesse imboccato una strada diversa, l'Italia come noi la conosciamo non sarebbe esistita. Tra il 1954 e il 1972 questa gente teneva in pugno il paese. Da Milano a Roma, da Cuba a New York, un viaggio nero e amaro alle radici di un'Italia senza eroi. La storia di un paese dilaniato dalle stragi, fatto a pezzi dalle guerre di partito. Un'Italia che ha perso il ricordo dell'onore, dove le ideologie sono andate a farsi benedire da un pezzo. In mezzo a tutto questo si muove Andrea Sterling, un personaggio che è la personificazione del Male, il filo nero che unisce i delitti più efferati e oscuri compiuti nel nostro Paese.



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Confine di Stato 2013-01-29 08:23:03 gracy
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gracy Opinione inserita da gracy    29 Gennaio, 2013
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Questa è l’Italia…benvenuti!

Finire di leggere questo libro proprio oggi quando tutti i tg danno la notizia che la Strage di Ustica, consumata 32 anni fa, è stata causata da un missile e che che i radar civili e militari all’epoca non sono stati in grado di garantire la sicurezza nei cieli, è davvero una sorprendente coincidenza. Complimenti Stato Italiano, hai saputo dimostrare di essere per davvero “senza confini”.
Prendi il periodo che va dal 1954 al 1972, metti la strage di via Fontana, il caso Mattei, il Commissario Calabresi, la mafia siciliana, la mafia americana, la mafia irlandese, gli USA e Cuba, ancora prima dell’entrata in vigore della legge Basaglia e con gli anni di piombo che incalzano, vedrai che molotov si scatena.
E’ così che Sarasso ha costruito un “rapporto” dettagliato ed epistolare molto avvincente, dell’Italia sconosciuta, dell’Italia fantasmagorica, quella che non viene insegnata nei libri di scuola e che a nessuno piace ricordare, quella del dolore palpabile e insostenibile, l’Italia dei Misteri sullo stile Lucarelli, l’Italia sull’orlo di un colpo di stato, quella degli attentati consumati tra le fiamme della dinamite, tra i fumogeni delle dimostrazioni di piazza, tra gli acidi asfittici e le manganellate.
Per molti aspetti stilistici ci riporta ai precursori di Q dei Wu Ming, la narrazione dai ritmi serrati e truculenti sotto gli effetti di droghe, alcol e sesso spietato ci ricorda Ellroy.
Molto borderline.
I nomi sono fittizi, spicca in primis il terribile Starling, ma le dinamiche di molti eventi narrati ricordano gli inciuci dell’Italia del nostro tempo, grandioso.
Come è “grandioso” il gusto amaro di sapere che molte vite sono state spazzate via con violenza, oggi quasi dimenticate, che inutilmente attendono da decenni giustizia nei vari tribunali italiani .
Si…la giustizia… che tristezza.

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