Chi muore giace
Letteratura italiana
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un nuovo caso per l'ispettrice Luce Frambelli
Chi muore giace di Marina Bertamoni vede per la prima volta sulla scena dell’investigazione, come affermato dallo stesso sottotitolo, L’ispettrice Luce Frambelli alle prese con un caso alquanto singolare. Chi è Luce Frambelli?
“Luce Frambelli è giovane e piena di entusiasmo, a volte fin troppo. (..) Alta e flessuosa, non passa inosservata e a Binaschi non sono sfuggiti gli sguardi di ammirazione che spesso seguono il suo passaggio nei corridoi in Questura. I lunghi capelli ramati incorniciano un viso regolare e grazioso, ma sono gli occhi, verdi ed intelligenti, a calamitare l’attenzione di chi la guarda.”
Ora è alle prese con un caso tanto complicato quanto singolare. Infatti:
“il volto della vittima , con la bocca carnosa spalancata in un urlo muto, la lingua tumefatta, i bulbi oculari spinti in fuori dalla violenza dello strangolamento. (…) La donna non aveva effetti personali, a parte un piccolo ciondolo d’argento a forma di angelo, smaltato a sbalzo, che portava al collo appeso ad un cordino di cuoio nero.”
Un provvidenziale test del DNA fa emergere una scoperta esilarante: la donna è la sorella di un uomo accusato molti anni prima di aver commesso un omicidio. Accusa rivelatasi poi del tutto infondata. L’uomo sconvolto e segnato per sempre, si ritira in una cascina isolata e diventa un famoso scrittore di romanzi rosa a sfondo erotico, di cui nessuno conosce la vera identità. La sua vera identità risponde, infatti, al nome di Angelo Di Dio, ed:
“Ha 36 anni , un fisico atletico, carnagione ambrata, capelli e occhi nerissimi e lucidi. Ha un sorriso accattivante che può diventare abbagliante quando è felice, cosa che purtroppo gli capita di rado.”
Ora sembra ripiombato nel passato che tanto lo aveva fatto soffrire, per di più nulla sapendo di questa fantomatica sorella, di cui finora ha ignorato l’esistenza. Non può che iniziare ad investigare, sorretto dalla stessa ispettrice Luce, con la quale sente di avere molte affinità in comune. La base di partenza è:
“un piccolo ciondolo in argento a forma di angelo”,
lo stesso che lui stesso indossa sempre, per giungere al nucleo della vicenda che si muove tra la sonnolenta e tranquilla Lodi e giunge alla colorata e fascinosa Spagna.
Un romanzo scritto molto bene, con una prosa precisa, fresca e giovanile, che non annoia mai. Una trama avvincente e molto ben elaborata, per una lettura che coinvolge il lettore in un vortice continuo di emozioni e di colpi di scena.