Buio. My land

Lettura molto scorrevole, semplice e con dialoghi taglienti.
Vengono mischiati diversi generi: dall'urban fantasy, al polizesco, al giallo. La scrittrice in questo primo libro presenta i personaggi protagonisti della storia: c'è la nostra interprete principale, la piccola Alma, bella e dotata di un potere non ancora ben specificato, madre e fratelli, le compagne di scuola, una più strana dell'altra, un poliziotto, un giornalista, un misterioso ragazzo...ed infine una serie di omicidi.
Il soprannaturale, infine, infarcisce di mistero i contorni di una vicenda nebulosa, ricca di punti interrogativi e costellata di vuoti narrativi, ma credo sia una scelta voluta dall'autrice, e credo e spero verranno svelati nei prossimi libri.

Viene definito il primo episodio di una trilogia Urban Fantasy ma sinceramente, a me, é sembrato un thriller/giallo paranormale con un pizzico di romanticismo.
Purtroppo il libro lascia molte domande senza risposta ed essendo il primo i comportamenti di alcuni personaggi saranno chiari solo a fine trilogia.
Il romanzo é uno Young Adult, ambientato ai giorni nostri, la protagonista é Alma, una diciassettenne bella, fredda, intelligente, frivola e un pò boriosa, che racconta in prima persona la propria storia.
A primo impatto, la ragazza é la tipica adolescente alle prese con i soliti problemi: familiari, scolastici, il gruppo di amiche di cui lei é la leader ma poi accade qualcosa e la storia si tinge di giallo e di mistero (strani omicidi stanno avvenendo in Città e che lei riesce a prevederli in anticipo).
All'inizio Alma non mi aveva colpito particolarmente, anzi, la trovavo un tantino antipatica poi però con il procedere della storia si é rivela molto diversa.
Lo stile dell'autrice é sicuramente scorrevole (sono riuscita a leggerlo in breve tempo), diretto, coinvolgente (forse l'inizio é un pò lento ma poi si risolleva), con la giusta dose di suspance e una buona descrizione dell'ambientazione. L'aspetto romantico é davvero molto marginale.
Il mondo adolescenziale é raccontato in modo più maturo e disincantato. L'autrice affronta tematiche difficili, come l'anoressia o le sette stataniche ma non solo (forse sono un pò troppe).
Proverò sicuramente anche il secondo.

Alla fin fine, viene da chiedersi chi sia tutta questa marea di personaggi senza risposta.
La storia si presenta originale (anche se ricorda vagamente Deathnote), però è sviluppata male. O meglio, vengono sviluppati male soprattutto i personaggi.

Chi è Alma, una ragazza che la scrittrice voleva esteriomente forte e determinata, ma che nasconde una grande fragilità? A me è sembrata solo e unicamente la ragazza piena di sé e frivola come ci si è presentata all'inizio, con qualche periodo di debolezza messo nei punti clou per dare l'idea della sua fragilità. Separazione troppo netta a mio parere, che non rende l'idea.
Ma perdoniamogli questo, a beneficio dell'originale inventiva dell'autrice riguardo ai crimini efferati e sviluppati bene, insieme alle altre dissavventure delle quattro amiche.

Altro punto a svantaggio:il testo, pieno di punteggiatura, si rivela glaciale, un muro trasparente tra il lettore e le vicende del romanzo, dove il primo non riesce ad essere coinvolto al fianco dei personaggi.

Infine, c'è un'aura di mistero che circonda il tutto e non da' soddisfazioni, poichè è solo intenzione di celare misteri, senza riuscita di suspence. Lascia solamente l'amaro in bocca.

Lo stile è scorrevole, il lessico non impegnativo e nè banale . Se cercate una lettura dark e improbabile, fa per voi.

Consiglierei questo libro a chi piace il genere fantasy...

Io l'ho trovato molto piacevole, sono rimasta male quando ho scoperto che fosse una trilogia...

credo che tutto l'intreccio che c'è nel primo libro verrà spiegato degli altri, come in Harry Potter d'altronde dove l'autrice ci tiene nascosti tutti i piani del preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts che ci spiega soltanto nell'ultimo libro.

Credo che sia una storia molto avvincente... quello che mi affascina di più è Morgan il quale non si capisce molto cosa provi per Alma, ma se devo essere sincera sono d'acordo con la protagonista l'unico che valga la pena di conoscere.

Ho comprato il romanzo invogliata dalla pubblicità presente un po' dappertutto sulla rete, e lo sconsiglio a chiunque. Tutto il libro non è nient'altro che un'accozzaglia di eventi ed intrecci senza senso, logica o motivazione. I personaggi (compresa la protagonista) sono incosistenti e forzati, non hanno una storia, non hanno un perchè e, seguendone i dialoghi ed il filo dei pensieri, si capisce ben presto che sono del tutto vuoti e campati in aria. Tutti gli eventi narrati nel romanzo si aprono e si chiudono senza dare il minimo contributo alla storyline principale, che resta vuota ed evanescente fino alla fine. L'autrice si sforza in tutti i modi di inserire particolari inutili e "colpi di scena" scadenti per dare carattere al racconto e riuscire ad instillare un abbozzo di curiosità nel lettore, ma il risultato finale non è nient'altro che un prodotto letterario scadente, pubblicizzato a dovere come "Urban Fantasy" per attirare i cosiddetti "young adult" nella speranza che la completa inconcludenza del primo libro sia un buon motivo per comprare il secondo capitolo della trama.

Il libro mi e piaiuto molto, speciamente per lo stile che ha utilizzato Elena P. Melodia.

Mi ha completamente travolto e trascinato nell'oscura storia di Alma.

Piu' volte, mentre leggevo, mi sono accorta di trattenere il fiato.

La trama e' quella che mi convince di meno. Non che sia cattiva, anzi, e' molto accattivante e mi piace molto, solo che la storia del primo libro l'ho trovata povera.

Nel complesso, il libro mi e' piaciuto molto, e aspetto con ansia il secondo volume.

Bex.

Ho comprato per sbaglio il libro, era nella sezione thriller/gialli, senza sapere nulla.

Storia e personaggi piuttosto evanescenti, dialoghi poco brillanti, metafore stiracchiate (da puro esercizio letterario). Troppi punti di domanda, poca sostanza. La "suspance", che in una trilogia è fondamentale per invogliare il lettore a seguire la "saga" (??) dovrebbe esserci ma non si sente.

Mi accorgo che se ne parla come di un libro per ragazzi, e quindi forse il mio giudizio dovrebbe tener conto di questo, ma allora anche l'autore o chi per lui dovrebbe scegliere di mettere il suo libro nella sezione dedicata ai ragazzi, o mi sbaglio?