Narrativa italiana Gialli, Thriller, Horror Biglietto di andata e ritorno
 

Biglietto di andata e ritorno Biglietto di andata e ritorno

Biglietto di andata e ritorno

Letteratura italiana

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La storia si snoda dentro la sua Caltanissetta e vede Antonio La Mattina come protagonista. Tutto parte da un incubo. Antonio sogna un suo conoscente, Gheppio, morto qualche mese prima, che lo cerca per consegnargli una scatola. Al risveglio, spinto da un'insolita curiosità per quello che sembra un sogno premonitore, decide di contattare Giuseppe, il figlio di Gheppio. Giuseppe avrebbe dovuto, infatti, consegnare una certa scatola al primo dei suoi amici che avesse chiesto sue notizie. Ma cosa c'è mai in questa scatola? Quel che è certo è che il contenuto costringe Antonio ad attingere a tutte le sue risorse per svelare ciò che adesso si propone come un mistero su cui fare luce: Gheppio è davvero morto?



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Biglietto di andata e ritorno 2009-08-28 12:15:38 Ezio
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Opinione inserita da Ezio    28 Agosto, 2009

Biglietto di Andata e Ritorno

Un libro così insulso era tempo che non lo leggevo.

Melenso e sdolcinato nel rapporto sentimentale del protagonista, frasi fatte e una storia poco credibile dove, per accalappiare l'attenzione dei lettori, si introducono anche elementi del "paranormale" vermaente trattati in modo ridicolo.

L'unica cosa che salvo è la descrizione della città, dei suoi sotterranei e Chiese che prova senza dubbio la conoscenza storica dell'autore.

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Biglietto di andata e ritorno 2008-09-12 07:25:30 majo
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majo Opinione inserita da majo    12 Settembre, 2008
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Un thriller completo

Difficilmente entro in una libreria sapendo già cosa comprare. La maggior parte delle volte ho soltanto voglia di leggere e guardo le copertine dei libri riposti sul tavolo delle novità.



Di Biglietto di andata e ritorno mi ha attratto la copertina. Una lettera, una chiave antica ed un floppy disk. La lettera e la chiave mi hanno fatto pensare a qualcosa di arcano ed antico mentre il floppy a prima vista no. Poi, pensando che siamo giunti alle Usb pen, ho capito che anche quel supporto di memorizzazione rappresentava qualcosa di antico. Bisognava guardare la quarta di copertina, chissà!



Leggo di un sogno, di una persona scomparsa, di un’avventura vissuta sotto una città… Sì, mi ha intrigato questo mix. E poi, 15 euro potevo anche rischiarle. Tantissime volte avevo comprato libri che poi, sistematicamente, venivano lasciati a metà. Al massimo, questo avrebbe seguito la sorte degli altri.



Contrariamente a quanto accade nella maggior parte dei thriller, che ti obbligano a leggere decine di pagine prima di entrare nel vivo del racconto, Paci ha deciso di catturare il lettore sin dalle prime pagine. La trama è viva sin dalle prime battute e la fine di ogni capitolo ti lascia addosso la curiosità di sapere come comincerà il successivo. Ma nel successivo capitolo Paci estrae il jolly e ti lascia con la curiosità che ti rode dentro mentre, con un linguaggio semplice, descrive una meravigliosa storia d’amore: quella che lega Roberta ad Antonio. I testi che riguardano questa storia d’amore rappresentano il trucco con il quale l’autore ti costringe a leggere due libri in uno: il primo dolce e mielato che si contrappone all’adrenalina che secerne il tuo corpo quando leggi parti come le lettere di Gheppio o immagini i personaggi dentro i cunicoli, in mezzo a mille pericoli e con degli enigmi da scoprire. L’incalzare della trama ti porta, nelle pagine finali, a vivere come se fossi Antonio La Mattina. A trovare la soluzione di alcuni enigmi quando il tempo a disposizione è scarso, ed ogni minuto perso rappresenta un pericolo per la vita del protagonista.



Volendolo paragonare ad una gara, indicherei i cento metri piani: si parte da fermi e poi si accelera, si accelera per raggiungere il massimo della velocità alla fine.



Era da tanto che non leggevo un libro così. Forse sarò masochista ma, quando leggo un libro, deve essere lo scrittore a gestire l’attenzione del lettore e quando ci riesce, facendomi morire di curiosità come in questo caso, mi diverto. Quando uscivo dall’ufficio per recarmi nel mio nido, mi faceva piacere sapere che il mio libro mi stava aspettando sul comodino. Così come mi ha fatto piacere riconoscermi in Roberta, grazie alle continue attenzioni di mio marito che mi fa sentire una donna fortunata, proprio come la compagna di avventure di Antonio La Mattina. In definitiva, mi è piaciuto tantissimo. Originale come idea e semplice da leggere. Un compagno delizioso al quale mi sono affezionata durante le sue 331 pagine.

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L'ultimo Catone
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Biglietto di andata e ritorno 2008-07-19 01:40:44 Emanuele
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Opinione inserita da Emanuele    19 Luglio, 2008

biglietto di andata e ritorno

Quando compro un thriller, mi auguro di comprare un libro che mi trasmetta momenti di tensione. Che mi faccia venire la voglia di finirlo subito.

Biglietto di andata e ritorno lo fa.

Mi ha preso sin dalle prime pagine. I personaggi sono stati descritti così bene che mi pare di conoscerli da una vita. Antonio La Mattina diventa subito simpatico, è l'amico di tutti, colui che vorresti al fianco: intelligente e leale. La storia è davvero affascinante ed il finale non lo è da meno.

La tensione si accumula "a tratti", a pagine. Ci sono pagine nelle quali è impossibile interrompere la lettura, perché proprio in quelle pagine si nasconde una rivelazione che l'autore ha inserito qualche pagina dopo.

Bello, completo. Veramente un grande thriller

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