Aurora nel buio
Letteratura italiana
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Thriller avvincente e consigliato
Aurora nel buio è il classico thriller dalle tinte cupe e dallo stile adrenalico. Tutto di questo libro, dalla trama ai personaggi, mi ricorda i grandi thriller americani, quelli che hai voglia di leggere perché sei sicuro che ti trasmetteranno emozioni forti, come paura, adrenalina e tanta voglia di scoprire la verità.
Barbara Baraldi nel suo libro è riuscita a mettere tutto questo e molto di più, creando una storia forte e perfetta nei minimi dettagli. Ci sono tutti gli elementi per renderlo un piccolo capolavoro di genere.
Aurora Scalviati, la straordinaria protagonista di questo libro, è superstite di un conflitto a fuoco in cui sembra essere rimasta viva per miracolo, portando con sé per il resto della vita un frammento di proiettile nel cervello e la consapevolezza di aver causato la morte del collega. È passato del tempo da quel giorno e Aurora ancora non ha superato quella storia. Per motivi disciplinari è stata trasferita in Emilia, dove non succede mai nulla di strano e tutto sembra tranquillo. Ma proprio il giorno del suo arrivo quella zona viene turbata dal ritrovamento del cadavere di una donna e la scomparsa del figlio. L’assassino ha lasciato sulle pareti una scritta con il sangue: Tu non farai alcun male. Tutto sembra far pensare ad un conflitto familiare e si parte alla ricerca del marito della donna. Ma Aurora, a causa del suo passato, viene subito messa da parte nelle indagini, relegata ad un lavoro di ufficio.
Fin da subito infatti la protagonista viene giudicata per quell’errore che le è costato tanto e i suoi superiori non si fidano di lei, nonostante sembra l’unica che possa realmente scoprire la verità sull’omicidio e riportare a galla i fantasmi del passato della piccola cittadina.
Aurora incarna la figura del perfetto protagonista di thriller. Una donna forte e determinata, che fa del suo lavoro la sua vita e che sembra essere nata per scovare la verità, anche lì dove le cose sembrano tanto facili. Ho apprezzato parecchio Aurora, soprattutto perché sebbene sia circondata da figure maschili riesce ad emergere e a non farsi mettere i piedi in testa da nessuno. Nonostante il suo passato turbolento, sa trarre vantaggio dagli errori per andare avanti, lentamente, nella vita.
Aurora nel buio insomma è un thriller tutto da scoprire e assaporare. La mole di pagine sfila via velocemente grazie alla suspense che tiene alto, continuamente, il ritmo della storia. Barbara Baraldi riesce ad incuriosire, con il suo stile diretto, e a far temere per il peggio. Tutto ciò rende il lettore incapace di interrompere la lettura.
Starei qui ancora e ancora a parlarvi di questo libro e a elogiarvi le sue qualità, ma spero di avervi fatto capire abbastanza con queste poche righe. Non vi resta che leggerlo per credere.
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La follia nascosta di un idilliaco paesaggio monta
Barbara Baraldi, indiscussa regina del gothic, dipinge per noi Aurora nel buio, un noir moderno con un retrogusto che rimanda ad altri tempi, in cui le penne riuscivano ad emozionare con poche, semplici parole.
Aurora Scalviati è la migliore. Questo è un paradigma assoluto. Sempre la prima a giungere sul luogo del delitto, sempre l’ultima ad andarsene. Poi, quel dannato giorno al mattatoio. Un conflitto a fuoco come tanti, un proiettile che impatta con la sua testa, e decide di rimanerci lì, mettendola in pericolo per il resto della vita. Una specie di spada di Damocle che forse l’ha cambiata o forse no, eppure i colleghi non la considerano più come prima? La soluzione? Un trasferimento in un luogo sconosciuto, un reset per cominciare una nuova vita. Però, purtroppo, il passato la segue, sempre ed ovunque. I nuovi colleghi sono un misto di gentilezza e cattiveria, forse invidia. Aurora non capisce di chi fidarsi e ha troppa paura di scottarsi, di mettere la sua vita, e magari anche il suo cuore, nelle mani di chi potrebbe premere il grilletto e quella, allora, sarebbe la fine. Inoltre il piccolo paese di provincia viene sconvolto dall’omicidio di una donna e dal rapimento, e forse omicidio, della piccola Aprile. Aurora andrà alla ricerca della piccola e accumulando indizi scoprirà un mosaico che le rivelerà gli oscuri segreti di una comunità che segue regole fin troppo rigide. Infatti la paranoia, gli incubi, un paesaggio montano tormentato, ma soprattutto gli abietti segreti sepolti nel più profondo della mente umana muovono le disperate azioni dei serial killer. La normalità non è certo di casa in questo romanzo. Tutti i personaggi, tormentati e difficili, sono i sofferti reduci da pacche, errori e traumi e gravi pene fatti o subiti nel passato. Ma soprattutto la follia è salita sul podio e dirige abilmente l’orchestra.
Una storia semplice, ma che ben presto si dipanerà in mille altre direzioni diverse, per poi convergere in un unico punto: al lettore affamato di verità. Un libro corposo, ma di ottima lettura.