Aria di neve Aria di neve

Aria di neve

Letteratura italiana

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Ariel è una ragazza italo-americana che ha girato mezzo mondo e ora vive nell'adorata Napoli. Lavora come traduttrice di romanzi rosa dai titoli immancabilmente profumati di agrumi e, dopo quattro anni di fidanzamento e due di convivenza, è appena stata lasciata da Andrea, l'uomo perfetto, ispettore di polizia e compagno dolce e premuroso. In lei si aggrovigliano sconforto, delusione, rabbia, ma soprattutto la fastidiosa sensazione di vivere in una di quelle storie melense e scontate che le consentono di pagare l'affitto. È necessaria una svolta, qualcosa di tanto imprevisto quanto atteso. E così, facendosi coraggio Ariel si mette alla ricerca di un luogo dove ricominciare da zero, e presto si imbatte nel coloratissimo e disordinato appartamento di via Atri, dove vivono altri tre ragazzi: Malù, sagace archeologa con una passione per i romanzi gialli, Samuel, rappresentante di articoli per gelaterie di origini sardo-nigeriane, e Kobe, talentuoso quanto sgrammaticato pianista giapponese. Un terzetto strambo e caotico cui si aggiunge la presenza fissa di Mycroft, uno stupendo gatto nero dagli occhi verdi che, coi suoi eloquenti miagolii, non ha bisogno della parola per farsi capire alla perfezione. Ariel si sente subito a casa, e tra una chiacchiera in cucina, un concerto e una passeggiata in una Napoli infuocata di sole, le cose per lei riprendono a girare per il verso giusto, al punto che dimenticare Andrea sembra quasi possibile. Ma proprio allora un evento tragico che si consuma molto vicino ai coinquilini rimetterà tutto in gioco e sconvolgerà il microclima di via Atri. Un suicidio molto sospetto o un vero e proprio delitto della camera chiusa? Le "celluline grigie" di Malù non potranno che essere stuzzicate da questa sfida e l'archeologa-detective coinvolgerà tutto il gruppo nelle indagini, cui parteciperà anche Mycroft dando sfoggio di tutta la sua sottile, felina intelligenza.



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Aria di neve 2018-08-14 07:20:04 Clangi89
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Clangi89 Opinione inserita da Clangi89    14 Agosto, 2018
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Zampino felino nelle indagini

Si preannuncia una torrida estate napoletana, non banale per 4 giovani che intrecciano le proprie vite in un coloratissimo e strambo alloggio in Via Atri 36, in compagnia di un gatto nero e setoso, Mycroft al quale non manca nulla di felino, misterioso ed intrigante, rompiscatole ed affettuoso. Facciamo però un passo indietro e scopriamo che Ariel si é ritrova una mattina in mezzo a stanze abbandonate, mezze svuotate dall'uomo che credeva sarebbe stato il suo futuro, la stabilità e la sicurezza. Solo un biglietto scarno di addio e nulla di più. Andrea se ne è andato, la casa candida e perfetta diventa all'improvviso soffocante per Ariel ma le lacrime devono lasciar spazio alla sua nuova vita. La donna deve andar via di lì, la soluzione é in un alloggio condiviso con altri giovani tutti da scoprire. Un nuovo inizio per lei: c'è il giapponese e sgrammaticato Kobe musicista, gentile ma geloso ed irascibile alle telefonate con la fidanzata che vive nel nord Italia. Samuel Italo nigeriano, rappresentante di gelati che ammalia con lo sguardo e con i gesti la nuova coinquilina. La stupefacente Malú l'archeologa, fenomenale mente aguzza, sempre con la caffettiera in mano e il micio a fianco. Questa palazzina é ricca di altri personaggi come l'anziana e tecnologica professoressa Papararo che fa domande in latino ed è la vedetta di turno e la bellissima Teresa, giovane messicana, perfetta in tutto, musicista nell'anima e sposata con Alberto. Un fatto scuote la stabilità che pare tornata nella vita di Ariel, una morte, quella di Teresa. Suicidio? Omicidio? Malú con Mycroft che miagola in maniera molto chiara e Ariel non si lasciano sfuggire la grinta di capire malgrado il dramma degli eventi. Ariel é nel mentre costretta a confrontarsi con il suo recente passato, Andrea. Intuizioni, scene di vita e tanta voglia di vederci chiaro arricchiscono il racconto, i sentimenti e le emozioni. Una lettura che unisce un giallo alle vite di chi ci sta attorno, all'aroma del caffè e delle torte di mele, alle domande che producono le menti ed ai misteri che si celano dietro volti all'apparenza perfetti. Un piacevole libro che scorre regalando immagini cui non manca lo zampino felino. Personaggi e momenti di vita che hanno sapore di casa.

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Aria di neve 2018-07-12 08:15:09 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    12 Luglio, 2018
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un gatto investigatore

Aria di neve di Serena Venditto è un bel giallo, un’appassionante storia di sentimenti, di amori, e anche di …. Un delitto!

C’è “aria di neve” in questo libro, ovvero:

“Aria di neve, certo. Quando tu sai che qualcosa accadrà non perché qualcuno ti dice, ma perché senti profumo diverso intorno a te.”.

E di profumo diverso percepisce parecchio la protagonista del libro, Ariel, una ragazza italo-americana che vive a Napoli. Lavora come traduttrice, ed è innamorata del “Bell’Andrea”, poliziotto che un giorno le combina un disastro! Fugge via tra la notte e il giorno, svuotando completamente l’armadio a lui riservato, senza una parola, una spiegazione. Lei è preda dello sconforto, della rabbia, ma soprattutto non riesce più ad abitare in quell’appartamento tutto bianco, che la soffoca. Ne trova un altro, una stanza in condivisione con altri tre ragazzi, Malù, Samuel, e Kobe; rispettivamente

“un’archeologa molisana che legge gialli dalla mattina alla sera e ragiona come Sherlock Holmes, un pianista giapponese geloso come un siciliano da barzelletta, ma dalla parlata elegante quanto sgrammaticata.”.

E anche:

“Samuel di madre nigeriana, laureato mancato, che fa il rappresentante per gelaterie.”.

A completare il quadro Mycroft, un gatto nero bellissimo

“con un pelo lungo e folto, e due occhi verdi insolitamente tondi (…). Mostrando un ciuffo di peli bianchi sul petto, proprio tra le zampe anteriori.”.

Completa il quadro:

“la portiera che fa domande in latino e la vicina di casa musicista e bella come una fotomodella.”.

All’interno di questo ambiente, Ariel cerca di raggiungere, almeno, una parvenza di serenità e ci riesce fino a quando il clima idilliaco viene bruscamente interrotto dall’apparente suicidio di Teresa,

“alta almeno 1,80, chioma bionda brillante e vaporosa, pelle bruna, occhi ammalianti, un fisico da fotomodella inguainato.”.

Un suicidio che non ha spiegazioni. Ma è proprio tale o qualcuno ha abilmente camuffato ed indotto in errore? I quattro protagonisti sono sconvolti, ed Ariel ancora di più, perché è in quest’occasione che rivede colui che tanto l’ha fatta soffrire, ed ora si dice pentito e sofferente.

Il libro è anche una commedia piacevole ed ironica, ricca di personaggi a cui il lettore non può non affezionarsi. Si respira e si vive, si condivide gli spazi e le emozioni in questo libro. Un caleidoscopio di musica, di colori, di riferimenti cinematografici e letterari. Un testo ben scritto, giovane, frizzante. Una lettura veloce, che appassiona e colpisce.

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