Anche le pulci prendono la tosse
Letteratura italiana
Editore
Recensione della Redazione QLibri
Alla prova durante l'epidemia
“Anche le pulci prendono la tosse” è il nuovo romanzo di Roberto Costantini. Viene definito “noir” ma non ne ha l’essenza, secondo il mio modesto parere. L’autore stesso dichiara che questa storia “è arrivata tutta insieme, nello spazio tra il tg della sera e la notte”, nel doloroso periodo del lockdown. Ebbene, nel corso della lettura si percepisce benissimo che si tratta di un romanzo scritto “di pancia”, sull’onda dell’emozione causata dall’eccezionalità del momento storico che abbiamo vissuto. Non è una narrazione che ha la pretesa di offrirci la profondità di uno scavo introspettivo nella personalità dei personaggi; piuttosto, l’intento dell’autore sembra essere quello di regalare uno sguardo critico su certe realtà dell’Italia di oggi, non attraverso un racconto verosimile ma grazie alla mediazione di un’ironia fortemente amara.
Ci troviamo quindi davanti ad un romanzo che racconta le vicissitudini di alcune persone di un paesino della provincia di Bergamo fra febbraio e la fine di marzo 2020. Sono personaggi di varia estrazione sociale e diverso ambito lavorativo: alcuni sono proprio dei criminali senza scrupoli, altri semplicemente dei perdenti: tutti conducono una vita vuota e senza alcun senso. Abbiamo la professoressa che non è ascoltata né considerata da nessuno; l’infermiera che inscena un incidente stradale pur di mettersi in malattia e non andare a lavorare; il poliziotto fallito che segretamente progetta di uccidere l’anziano padre; l’imprenditore che in realtà è un pericoloso criminale; il gestore di un ristorante che è invece un bordello, fanatico della religione, e così via. Nel romanzo domina un’ironia grottesca che riduce questi personaggi a delle caricature un po’ allucinate di loro stessi. Al termine della vicenda alcuni, proprio grazie alla dilatazione della percezione del bene e del male favorita dall’estremizzarsi degli eventi causata dal coronavirus, riusciranno a riscattarsi, altri invece rimarranno nel loro elemento di malvagità.
La storia scorre e si lascia leggere con facilità, sostenuta da uno stile semplice e leggero.
Il messaggio che sembra voler trasparire da queste pagine è che il covid 19 è riuscito a dissipare quella nebbia che ruotava intorno a molte esistenze, restituendo dignità a quelle persone che in fondo non erano veramente cattive ma solamente inette, e facendo definitivamente sprofondare nel fango della crudeltà i veri malvagi. Si tratta di una lettura che può far trascorrere delle ore piacevoli e che sottintende qualche riflessione, anche se forse un po’ troppo semplicistica per alcuni aspetti.
E’ importante, infine, ricordare che tutti i diritti d’autore di questo libro saranno devoluti a favore degli ospedali, nell’ambito della campagna di Rcs con La7 “Un aiuto contro il coronavirus”.
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storie umane al tempo del virus Covid
L’anno 2020 sarà sicuramente ricordato come l’anno del virus, della diffusione capillare della pandemia, delle mascherine, del lockdown. Ecco Roberto Costantini, con grande abilità letteraria, prende a prestito questa tematica e la sviluppa nei suoi contenuti, ottenendo una storia di grande attualità. Il risultato è un libro dal titolo curioso: Anche le pulci prendono la tosse.
Siamo ad Adeago, vicino a Bergamo. Si ha notizie di uno strano virus che si sta diffondendo, che uccide senza pietà giovani ed anziani. Servono mascherine in gran quantità per provare a limitare i contagi, insieme ai disinfettanti e ai guanti sterili. Ed allora c’è chi cerca, subito, di approfittarne e dalla gestione della prostituzione passa al furto di macchine da cucire e al confezionamento delle stesse mascherine. Poi c’è l’insegnante mai amata che lo diventa con l’uso della DAD E di un espediente molto apprezzato dagli studenti. Per non parlare della infermiera che da giovane donna superficiale diventa ricca di sentimenti e di umanità. Per non parlare del poliziotto poco apprezzato che dà prova di indubbie qualità, prima tenute nascoste.
Un romanzo inusuale, una specie di misto tra noir e romanzo rosa. Con un linguaggio semplice, sobrio, ma preciso Roberto Costantini descrive la situazione attuale italiana ai tempi del virus e delle sue complicanze. Un aspetto da apprezzare è che l’autore riesce a mettere bene in evidenza il costrutto per cui dal male si può avanzare, diventando, così, un’occasione di riscatto per storie umane, all’apparenza, già segnate. Una lettura semplice, ma con un messaggio di riscatto di sottofondo di importante accento emotivo. I proventi della vendita di questo libro saranno interamente devoluti agli ospedali. Una splendida iniziativa. Un plauso speciale, quindi, all’autore per aver scritto un libro che si fa doppiamente apprezzare.