Alla fine di un giorno noioso
Letteratura italiana
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Il noir alla Carlotto
Dopo 10 anni ritroviamo Giorgio Pellegrini nel suo regno, "La Nena" sposato con una donna che lega a sé nel suo inconfodibile stile. All'apparenza è un Pellegrini totalemte riabilitato e inserito nella "società bene" veneta. A causa di una fregatura perpetrata dal sua avvocato Sante Brianese, che è in serie difficoltà economiche, si ritroverà a rimanere vittina del "crimine creativo",la politica, e a rischiare di perdere tutto ciò che aveva guadagnato con sudore e sangue in "Arrivederci amore,ciao" ,finendo addirittura per diventare un galoppino della mafia calabrese.Il nostro antieroe è un "perdente" ma non è certo tipo da rassegnarsi e soccombere. Grazie alla sua innata crudeltà ed itelligenza e all'aiuto di due complici di fortuna lotterà per recuperare la sua tranquillità ed il suo regno.
Un noir diretto magistralmente in quella che potrebbe essere la sceneggiatura di un film di Tarantino. Carlotto ancora una volta riesce a condurci magistralmente attraverso una raltà fatta di vinti e vincitori,di mogli e amanti,di sesso e violenza nella quale solo chi non ha scrupoli può lottare per un posto tra i "vincenti"
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Re di cuori
Giorgio Pellegrini is back! Sono passati dieci anni da quando lo abbiamo lasciato, e non se la passa poi così male. Proprietario del ristorante “La Nena”, riabilitato grazie agli articoli 178 e 179 del codice penale, marito “premuroso” come può e sa esserlo solo lui.
Oggi però “La Nena” è anche il giusto ambiente dove mantenere il circolo virtuoso di politica, affari, sesso e corruzione, ormai in scena da diverso tempo nel Nord Est, la “locomotiva dell’economia italiana”. E con una bella attività illecita di escort straniere, Giorgio Pellegrini favorisce gli intrallazzi dell’avvocato Sante Brianese (diventato nel frattempo onorevole) con i costruttori che contano, e nello stesso tempo salva il bilancio del ristorante spesso in passivo per le laute feste (mai pagate), organizzate proprio per aiutare l’amico Sante.
Ma Brianese è in difficoltà economiche e decide di fregare due bei milioncini di euro al nostro, che è pur sempre un loser, non dimentichiamolo. Pellegrini però non dimentica neanche di essere stato fino a qualche anno prima un criminale freddo e spietato, quindi per recuperare quello che gli è stato ingiustamente tolto non gli resta che far vedere di che pasta è veramente fatto.
Alla fine di un giorno noioso, è un altro bel noir. Privo questa volta della componente di disillusione e di denuncia civile presente nel primo libro, e Carlotto, pur presentandoci uno spaccato raggelante della società che conta e fa affari, ma a cui siamo ormai inevitabilmente assuefatti (i rimandi alle cronache di questi ultimi anni ci sono ovviamente tutti), questa volta non affonda, lasciando spazio alla trama, che però è, ancora una volta, incalzante e ben costruita.
Consueta nota a margine per le donne presenti nel libro: Giorgio Pellegrini è il re di cuori e Martina, Gemma, Nicoletta, Ylenia e Ombretta sono le sue regine, alcune sottomesse e spesso umiliate, altre altezzose e arroganti, e per questo accuratamente evitate.
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All out
La "Nena" è uno di quei locali di lusso dove vi servono piatti gran gourmet e la cantina è quella del Re di Enotria, il proprietario ,Giorgio Pellegrini, ha sudato sette camice per realizzarlo, fra rapine a mano armata e attentati terroristici è stata proprio una gran fatica mettere i soldi da parte per realizzare questo piccolo gioiello, frequentato dai migliori politici del Veneto:i più corrotti naturalmente.Fra tutti la punta di diamante è l'onorevole Sante Brianese, il capobastone del partito che , di questi tempi, deve badare ai Padanos che sono diventati i più forti in Veneto e continuare a fare il politico, vale a dire "fottere il prossimo" e le molte escort che gli procura Giorgio e la sua socia Nicoletta.
Purtroppo Brianese un giorno commette un grave errore, frega due milioni di euro in un affare truffa a Dubai, al suo amico di sempre,Giorgio Pellegrini, e quando il ristoratore gli chiede la restituzione del denaro, gli fa un altro sgarro, invita i fratelli Palamara, autorevoli rappresentanti della n'drangheta milanese nel ristorante che dovrà trasformarsi in una "lavatrice" un posto deputato a riciclare denaro sporco. Sembra a tutti che Giorgio Pellegrini ormai abbia il cappio intorno al collo, manca solo qualcuno o qualcuna che gli tolga il sostegno da sotto i piedi per farlo penzolare, avanti e indrè,avanti e indrè...ma in questo noir molti hanno fatto confusione scambiando il lupo cattivo per una pecora, che non avendo perso il vizio,come recita l'adagio, comincerà col mangiarsi cappuccetto rosso per poi passare a tutto il villaggio.
Hard boiled raffinato , non manca nessun ingrediente,pistole,sesso,coltelli,sesso,mafiosi,sesso,mogli,amanti e...sangue
di Luigi De Rosa
p.s: "all out" nel gergo criminale è il killer "bruciato", quello che ha tradito il gruppo ed è a sua volta braccato, un morto che cammina che si assume per i lavori peggiori:la soluzione finale,per tutti.