Al mio giudice
Letteratura italiana
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Intrigante e diverso!
Un attualissimo romanzo- thriller, diverso da tutti quelli da me letti finora.
Qui, nessuna protagonista detective, come negli altri suoi romanzi, ma il protagonista è ..il computer, in un certo senso.
"Lo schermo del computer funziona come la grata del confessionale: lascia passare le parole e nasconde i volti, le vergogne.."
Proprio così funziona questo originale romanzo, dove tutta la vicenda ci è proposta attraverso lo schermo di un computer.
Un "carteggio" virtuale tra un uomo, Luca Barberis, accusato di omicidio, ed il giudice Giulia Ambrosini, incaricato delle indagini e della sua cattura.
Ogni breve capitolo è una e-mail, ma non si pensi che sia un arido susseguirsi di comunicazioni!
Prende corpo, man mano che la vicenda procede, una lunga storia intima, personale, un percorso doloroso, che coinvolge il lettore in misura incredibile!
E si dipana la storia di quest'uomo che , proveniente da una famiglia modesta, vede prospettarsi dinnanzi una possibilità di successo, di facili e lauti guadagni.
Grande è poi la disillusione, il crollo delle aspettative, il fallimento ; e qui matura in lui il desiderio fortissimo di vendetta.
Una storia gonfia di umanità e di dolore, che non permette di interrompere la lettura fino all'ultima mail, e oltre...
Un romanzo che mi ha preso il cuore, e che consiglio vivamente.
Una curiosità.
C'è una specie di struggente colonna sonora, nella storia: sono i versi dolenti e bellissimi di una canzone di Jacques Brel.
"Mon père disait
c'est le vent du Nord
qui portera en terre
mon corps sans ame
et sans colère."
( Mio padre diceva
è il vento del Nord
che porterà a terra
il mio corpo senz'anima
e senza più rabbia.)
Da non perdere!