Narrativa italiana Gialli, Thriller, Horror Agrò e il maresciallo La Ronda
 

Agrò e il maresciallo La Ronda Agrò e il maresciallo La Ronda

Agrò e il maresciallo La Ronda

Letteratura italiana

Editore

Casa editrice

Sant'Alessio Siculo, fine estate 1975. Il futuro dottor Italo Agrò, è ancora studente di legge nell'università di Napoli e sta terminando le vacanze nel suo paese d'origine. Il maresciallo dei Carabinieri, Augusto La Ronda, che ha già in passato chiesto a Italo di aiutarlo a stilare qualche rapporto particolarmente delicato, lunedì 7 settembre, lo fa prelevare in un bar di Letojanni, dov'era con gli amici, e condurre in caserma: nel pomeriggio è stato ritrovato tra i ruderi della chiesa di Sant'Agostino il cadavere di Biagio Mudaita, un giovane che lavorava nell'amministrazione della falegnameria paterna. Tra i manicaretti familiari, il mare della sua terra, il passaggio definitivo dall'adolescenza all'età adulta e gli aromi di una Sicilia lussureggiante, Italo Agrò non si limita a correggere il rapporto che il maresciallo intende inviare alle superiori autorità: si appassiona al caso e, in modo riservato, ma non troppo, collabora con La Ronda con suggerimenti e riflessioni che lo aiutano nelle indagini, mentre si consumano quegli ultimi giorni di vacanza durante i quali Italo inizia la sua storia d'amore con Irene Mangiacola, detta Nené.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Agrò e il maresciallo La Ronda 2013-04-04 03:30:47 Bruno Elpis
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    04 Aprile, 2013
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Agrò e il m.llo La Ronda - commento di Bruno

La Sicilia a tutto tondo è la protagonista del giallo di Domenico Cacopardo.
La Sicilia.
Nelle caratterizzazioni dei personaggi. Che ruotano intorno a due poli: Italo Agrò, promettente studente alla facoltà di giurisprudenza di Napoli, e il maresciallo la Ronda. I due sono legati da un filo: “Ecco, debbo mandare subito un fonogramma con tutto il racconto preciso dell’accaduto”. Italo non è soltanto un correttore di bozze. Diventa motore dell’indagine.
La Sicilia.
Nella dinamica di un delitto che lascia pensare ad un’esecuzione mafiosa. Nelle tecniche d’indagine: “L’ho letto nel Giorno della civetta di Leonardo Sciascia che i carabinieri usano questa tecnica: mettono in bocca a qualcuno la confessione di un particolare compromettente e suscitano le reazioni forsennate di qualcun altro, che, incazzato, rivela particolari ignoti”.
La Sicilia, nella bellezza dei luoghi e nello spirare dei venti: “Il Capo Sant’Alessio era punto d’incontro di venti e di correnti e il mare buddichiava assai”.
Nella sensualità erotica e carnale che pervade la relazione amorosa tra Agrò e Irene, detta Nené.
Nei sapori: “Faranno arancini, sfinci e modicane. E, in conclusione, il gelo di mellone”.
Nello stile: “Mi sarei evitato ‘sta camurrìa”.
La Sicilia nella mentalità: “Femmina di uno, femmina di uno; femmina di due, femmina di tutti”.
“Il maschio è maschio e dove può getta l’ontraco” (ndr: è “il fuso con gli ami per pescare il polpo”).
“Il maschio, in natura, è cacciatore di pelo, non c’è dubbio”.
La Sicilia nei tratti del carattere: “La gelosia. L’animo, di fondo siciliano, con le idee che in esso erano custodite riaffiorava con forza”.
“La permalosità isolana, inarrestabile, si impadronì di Irene”.
Nella superstizione: da Filomena “dominavano fotografie e cuori di Gesù trafitti: ricordi dei miracoli della fattucchiera donatile dai beneficiari”.
E soprattutto nell’ironia. Perché, quando uno crede che la Sicilia sia tutto questo, Cacopardo ti spiazza: e sferra il suo colpo finale, pieno di sarcasmo sottile, a dimostrare che la Sicilia è fantasia. E sorpresa. E molto altro.

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Gli altri romanzi di Cacopardo.
Camilleri.
Sciascia.
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Mala. Roma criminale
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Giochi di ruolo
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli