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Non è facile, per una vetero-femminista incallita come me, difendere un uomo accusato di uno dei crimini più vili nei confronti di una donna: la deturpazione del viso con l'acido, che ruba la bellezza della persona che si dichiara di amare, riducendola a un mostro informe e condannandola all'emarginazione sociale Le difficoltà aumentano, poi, se l'uomo in questione è una figura pubblica da molti esaltato come esempio di probità, ma che nel privato non nasconde il proprio bieco maschilismo, e se le prove a suo carico paiono incontrovertibili: più testimoni hanno assistito a manifestazioni della sua gelosia e del suo astio nei confronti della vittima e le telefonate con le quali sono state date istruzioni all'autore materiale del delitto erano partite dalla stanza d'albergo in cui il mio cliente trascorreva una breve vacanza, a migliaia di chilometri di distanza dall'Italia. Ci vuole un'incrollabile fede nel principio secondo cui ogni imputato ha diritto a essere difeso per imporsi di concentrarsi sui soli dati oggettivi emergenti dalle indagini. E anche così facendo non si può evitare di tentennare e dubitare...



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Acido 2020-08-31 07:30:22 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    31 Agosto, 2020
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lo stolker e l'avvocatessa

Andrea Tamietti ha pubblicato nel 2014 il suo primo noir, Ossa dimenticate, a cui ha fatto seguito I tatuaggi del professore. Ora torna in libreria con Acido, un noir di toccante attualità per gli argomenti trattati e per la sapienza narrativa della trama congegnata.
Racconta la storia che vede l’avvocatessa Anna Rostagno, del foro di Torino, alle prese con un caso tanto delicato quanto misterioso. Lei :
“un personaggio pubblico, quantomeno a Torino. (..) Piccola, formosa, non esattamente una sifilide, capelli castani tagliati corti, viso regolare che non ha ancora subito le ingiustizie del tempo”.
Lei è una paladina dei diritti delle donne, ed ora si trova in grossa difficoltà. Deve difendere Giuseppe Ramello, noto imprenditore della zona, dall’accusa di aver commissionato ad un barbone l’incarico di sfregiare con l’acido il volto della sua ex fidanzata. Lui è un uomo all’apparenza onesto, pulito. Come può avere commesso un atto del genere, particolarmente odioso anche perché cancella la stessa identità della vittima. Tutti gli indizi conducono alla sua persona, anche se lui all’epoca dei fatti si trovava in Thailandia. Dalle indagini intraprese dalla stessa avvocatessa e del suo team emerge un doppio volto del suo assistito:
“Sembra mostrare a seconda dell’angolo da cui lo si guarda, i volti del dottor Jekyll e del signor Hyde. Imprenditore politicamente impegnato per la giustizia sociale; sfregiatore vigliacco; uomo colto, elegante e sensibile; narcisista affetto da gelosia patologica; e ora pure pedofilo e puttaniere.”
E poi lui è anche un uomo importante:
“Ne avevo sentito magnificare il nome e le gesta. Era considerato uno dei pochi imprenditori di successo dal volto umano e dai sani principi morali. Tenace e determinato senza essere sfruttatore. Socialmente impegnato. Di bell’aspetto, ma non vanesio. Brillante, pungente, con una punta d’ironia, ma attento a non cadere in offese personali o battute inopportune.”
Qual è la verità? Riuscirà la nostra avvocatessa a penetrare nella fitta cortina della menzogna e del mistero per assolvere il suo cliente, sempre che lo sia veramente?
Un libro perfettamente scritto, con una prosa accattivante, precisa e molto tecnica. Un legal thriller alla Grisham condotto con le modalità tipicamente italiane. Ne consegue una lettura trascinante, ricca di colpi di scena, dove nulla è dato per scontato e la verità una chimera da inseguire. Veramente un bel testo, consigliato agli amanti del genere.

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